"Devo ricordarmi che questi momenti sono parte della vita, passeranno". Così ClioMakeUp, guru del trucco da quattro milioni di follower su Instagram, lamenta nelle storie del suo profilo, con occhi inumiditi e faccino contrito. Le principali testate di informazione si riconcorrono per riportare la notizia (?) interrogandosi su quali possano essere i motivi del pianto dell'imprenditrice digitale. Avrà forse cannato la tonalità del fondotinta per un evento troppo top? Chissà. Lei non si sbottona, parla solo di "un mix di tantissime cose che si sono accumulate nel tempo e situazioni che sto vivendo. Non è riassumibile in un paio di stories" e lascia tutti appesi. Tutti appesi ma, in gran parte, smaronati. Su Twitter (pardon, X!) scoppia la polemica: "Sono tanca, piena di aprire Instagram e ritrovarmi davanti queste influencer milionarie che continuano a frignare", cinguetta qualcuno. "Ho l'impressione che dopo il caso Chiara Ferragni stiano cominciando tutte a sentire la terra tremare sotto ai loro piedi", epitaffiano altri. Le lacrime non tirano più? Forse no. Con buona pace di chi ci ha fatto sopra una carriera, toccherà forse cambiare storytelling per continuare a campare. Dovesse essere la fine di un'era, sarebbe la fine di un'era che non rimpiangeremo. Non è la prima volta, però, che Zammatteo si mostra affranta di fronte allo specchio del proprio reame. Solo che nella precedente occasione, aveva compiuto l'enorme e catastrofico errore di raccontare il motivo di cotanto lacrimare, ricevendo già in cambio sberleffi e pernacchie. Andiamo a riesumare l'osceno.
A marzo 2023 l'influencer e imprenditrice del mondo beauty si era prodotta in un interminabile pianto perché aveva scoperto quanto lavorare fosse stressante. Lei porta avanti un'azienda milionaria e, diceva, si sentiva scocciata dall'attenzione della stampa che, casomai, si riteneva pure libera di scrivere paragoni tra il suo brand e altri del medesimo settore, lato fatturato e comunicazione. Un'onta inaccettabile per la nostra, maledetti giornalisti hater, carogne. Quanta pressione le mettevano sulla collottola svolgendo semplicemente il loro mestiere, solo non nel modo in cui la nostra avrebbe preferito. Poveretta, vien proprio da empatizzare. Oppure no. Comunque, come accennavamo, ai tempi si prese la sua buona dose di sberleffi social e la cosa finì lì.
Questo fino a ieri l'altro quando la reginetta del make up è tornata a frignare e, dopo aver calamitato l'attenzione delle principali testate nazionali online, ha nascosto sia la mano che il fazzoletto: "Arrivo in ufficio e iniziano a dirmi che i giornalisti mi stanno cercando perché vogliono scrivere cos'è successo, perché sono triste, ci sono già articoli in giro. [...] Semplicemente era per dire a chi sta passando un momento brutto che ci passiamo tutti ma alla fine ne usciamo sempre. Non dico cosa nello specifico sia capitato a me perché non ho voglia che le persone si facciano i cavoli miei. Poi le cose vanno solo peggio quando la gente si impiccia. Sono consapevole di essere fortunata, ma ho i miei momenti no anche io". Un'influencer che si mostra piangente di fronte a una platea di quattro milioni di persone, non vuole che la gente si faccia i cavoli suoi. Va bene. E poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata.
Nel giro di 24 ore, dunque, la nostra è passata dal pianto disperato a una virata di mood importantissima, ridimensionante. L'attenzione della sempre solerte informazione nazionale l'aveva pur ottenuta, del resto, e forse s'immaginava noi tutti col grattacapo di scoprire cose la stesse travagliando. Invece, quando lo stagista di turno ha dato una scorsa ai social, si sarà ben accorto di un "sentiment" (parola sempre orrenda!) arcigno, per non dire negativo. E allora Zammatteo corre ai ripari dicendo che i momenti no capitano a tutti, perfino a lei, ed evitando di scendere nei dettagli del dramma di turno.
Rinfrancati dalla notizia (?) che anche le influencer milionarie possano piangere senza arrugginirsi, chiudiamo con una riflessione: la gente vuole leggerezza. Nel momento in cui tu, intesa come brand, offri un servizio che sia di entertainment o, come in questo caso, di tutorial make up, hai purtroppo o per fortuna da attenerti a tale servizio. Quando fai i dobloni grazie ai social, nessuno vuole aprire Instagram e vederti frignare. Frignano, nella vita vera, quella reale, fuori dalla bolla, le partite iva, chi lavora in fabbrica, quelli a cui tocca pagare un affitto più alto del risicatissimo stipendio mensile perché il mercato immobiliare funziona così, bellezza. Frigna chi è disoccupato e non trova impiego, chi viene sfruttato, malpagato, bistrattato in ufficio dal capo che si è svegliato con la luna stortissima e tocca abbozzare perché da questo tizio, purtroppo o per fortuna, dipende se mese prossimo mangi oppure no. Tutte queste persone, ClioMakeUp, ti seguono e ti hanno resa milionaria. Perché sei brava, perché sei bella, perché sei forte, speciale, utile. Per i motivi che hanno ritenuto loro, non importa. Vederti piangere è, a prescindere dalle ragioni, uno schiaffo alla miseria di tutta questa gente che magari, essendosi bevuta una narrazione totalmente distorta, riesce a preoccuparsi pure delle sorti tue più che delle proprie. ClioMakeUp sei un'imprenditrice ma sei, soprattutto, distrazione dalle beghe quotidiane e, per tuo talento e fortuna, non ti è forse mai toccato di campare nel qui e ora. Il qui e ora è una merda. Cerca di sorridere, di mantenere la parte, perché la gente s'è scocciata di stare a seguire milionarie che piangono in metaforiche Lamborghini. Vedi cosa è successo a Chiara Ferragni. Anzi, immaginiamo che tu lo abbia visto già. All'engagement dell'influencer che frigna oramai credono solo le testate online, non i follower. È ora e tempo di cambiare storytelling, le lacrime non macchiano. Ma rompono i maroni. E un follower insoddisfatto ne genera altri cento, poi mille, poi chissà. Se cascano le braccia, chi te li mette più i cuoricioni, come lo porti avanti il tuo impero? Occhio. Asciutto.