Giorgia Meloni, checchè se ne scriva, sta giocando bene le sue carte. Memore di quanto fatto dai governi Berlusconi e dalle troppe parole spese da Berlusconi su certi argomenti, la premier se ne sta buona e vede passare uno ad uno le facce smunte dei “nemici”, che ormai sono politicamente dei morti che camminano. Via libera ufficiale della Commissione europea alla terza rata del Pnrr dell’Italia da 18,5 miliardi di euro; l’esecutivo Ue ha anche approvato anche le modifiche proposte da Roma agli obiettivi della quarta tranche. La Commissione europea ha approvato una valutazione preliminare positiva dei 54 traguardi e ha inoltre approvato la revisione mirata del piano dell’Italia, relativa alla quarta richiesta di pagamento. A Palazzo Chigi è festa grande.
I problemi giudiziari di alcuni componenti del governo, legati certamente ad una giustizia ad orologeria, il silenzio sulla maleducazione del "compagno" Zaki e l’eventuale commissione d’inchiesta su Pasquale Tridico, inerente allo spreco di soldi sul reddito di cittadinanza, passano in secondo piano, poiché il popolo italiano vuole più soldi in tasca e non gli frega nulla delle polemiche interne alla politica. Il tutto, per buona pace di Giorgia Meloni ma meno del segretario del Partito Democratico, Elly Shlein, che non sa più cosa fare contro l’attuale Governo che va avanti come un treno su riforme e rapporti internazionali, nonché sull’occupazione che è tornata ai livelli pre-pandemia, e per fermare il declino nei sondaggi di un Pd pieno di correnti e quindi di attriti interni. Le parole della Schlein sembrano rivolte sempre ad una nicchia, a pochi eletti, escludono il mondo cattolico e danno spazio a quello dei centri sociali, ovvero di una sinistra radicalizzata, morta e sepolta con Achille Occhetto. Eppure è giovane, ma non si applica.
Per una donna politica che non sa che pesci prendere ad un cantante che, oltre a vendere dischi, cattura pure milioni di telespettatori: Nek. Ormai l’artista, al secolo Filippo Nerviani, è stato sdoganato come conduttore: due programmi, due successi. Dalla Strada al palco è stato il suo esordio, su Rai2, come presentatore all’interno di un contesto musicale; grande successo e due edizioni, fece bene l’ex direttore del prime time Stefano Coletta a scommettere su di lui. Il Summer hits, insieme ad Andrea Delogu, è uno dei successi dell’estate, sempre sulla rete giovane di Viale Mazzini. Volto bonario, familiare, simpatico, parlata romagnola, mai un gossip o del ciarpame mediatico sulla sua figura, Nek ha conquistato giovani e famiglie ed è ormai una faccia televisiva riconoscibile e affermata, certamente farà strada anche nel nuovo corso Rai.
Come Giorgia Meloni e Nek, Piersilvio Berlusconi va dritto per dritto per la sua strada e, dopo aver messo da parte Belen Rodriguez e Barbara D’urso dopo anni di successi, aver “acquistato” da altre reti Myrta Merlino e Bianca Berlinguer e aver piazzato Veronica Gentili a Le Iene, estromette vallettine e influencer trash sulle reti Mediaset; Giulia Salemi in primis. Certamente, alcuni personaggetti resteranno per dare colore ai talk di Canale5 o Rete4 ma senza i fasti berlusconiani di una volta. L’operazione “Mediaset low profile” continua spedita verso un rinnovamento, con volti puliti e senza eccessi; il Biscione torna moralmente ed editorialmente alle origini. Una tv commerciale non può fare a meno degli eccessi, anche per distinguersi dalla concorrenza, ma a tutto c’è un limite e questo è stato superato più di una volta; se ciò stava bene a Silvio, ora non sta bene a Piersilvio. Spazzate via le sgallettate e le cocche di papà, anche i reality subiranno una battuta d’arresto artistica, Cesara Buonamici come opinionista unica al Grande Fratello Vip docet. Si parla di Cristina D’avena come seconda opinionista: scelta azzeccata per rimanere nel mood, ma ancora non è stata confermata.