Quattro nuove puntate, quattro viaggi mentali. Si parte stasera, lunedì 7 aprile, con Vincent van Gogh: genio, tormento, pennellate impazzite e orecchie volate via per amore o per delirio (o forse per entrambe le cose). Alberto Angela si muove tra Arles, Provenza e Saint-Rémy, inseguendo i fantasmi di un artista che la storia ha capito tardi, ma che ci guarda ancora oggi con quegli occhi da borderline della bellezza. Lettere strappacuore al fratello Theo, stanze vuote, campi di grano e quel sole che sembra esplodere sulla tela. Emozioni forti, gente. La seconda puntata, in onda il 14 aprile, è un trip nella Londra più iconica di sempre. Ma non aspettatevi la solita cartolina del Big Ben. Angela pigia play su dodici pezzi leggendari e ci accompagna in un viaggio musicale tra Beatles, Bowie, Freddie Mercury e Amy Winehouse. Ogni canzone è una tappa, ogni nota un’epoca. Se siete cresciuti a Britpop o avete mai fatto una vasca mentale a Camden Town, questa è la vostra serata.

Terzo episodio? Signore e signori, Lucrezia Borgia. La donna più chiacchierata del Rinascimento, e non solo per colpa dei pettegolezzi vaticani. Figlia di papa Alessandro VI, sorella di Cesare Borgia (che faceva più paura di un villain Marvel), Lucrezia è stata tutto fuorché una comparsa. Diplomazia, potere e veleno (forse). Ma chi era davvero? Angela la prende di petto tra documenti storici e mitologia pop, ridando spessore a una figura troppo spesso trattata come la reginetta del gossip del Quattrocento. Si chiude col botto: Istanbul. Quella vera, che sa di spezie, di intrighi e di battaglie epiche. Da Costantinopoli all’impero ottomano, tra sultani, eunuchi e basilisse, Angela ci racconta una città che ha più strati di una millefoglie e un fascino che stende chiunque ci metta piede. E ovviamente lo fa con il suo stile, quello in cui riesce a far sembrare fighi anche i bizantini. Insomma, Alberto Angela è tornato. E anche se non lo dice, sa benissimo che lo stavamo aspettando come l’ultimo episodio di una serie che ci piace troppo per finirla davvero.
