Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa nel 2007 a Garlasco, si è riaperto a diciotto anni dal delitto. La Procura di Pavia, spinta da una nuova consulenza genetica, ha deciso di indagare nuovamente Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, Marco. La clamorosa scoperta arriva da un secondo parere scientifico che conferma una corrispondenza tra il Dna di Sempio e quello trovato sotto le unghie di Chiara, un dato che riaccende le indagini. Nel 2017, una consulenza del genetista Pasquale Linarello aveva già messo in evidenza la presenza del Dna di Sempio, ma la vicenda aveva preso una piega di omertà mediatica e personale, con il giovane che si dichiarava innocente, definendo il suo coinvolgimento come una casualità. Nonostante le dichiarazioni di innocenza, le intercettazioni hanno rivelato che Sempio non sembrava particolarmente infastidito dalla pressione dei media, anzi: in una conversazione telefonia con una sua amica nel marzo 2017, le ha confessato di essersi “divertito” durante un'ospitaga televisiva: "Qualcosa mi ha messo in difficoltà però è stato forte".


Oggi, la situazione appare ancora più complessa. Le indagini sono state rilanciate con il contributo di Carlo Previdere, genetista dell’Università di Pavia, che ha confermato la presenza del Dna di Sempio, associato a quello di un’altra persona non ancora identificata. Il fatto che il Dna sia “commisto” fa pensare che Sempio e un altro uomo abbiano avuto un contatto con Chiara prima della sua morte. Questo non implica necessariamente la sua colpevolezza, ma le nuove analisi potrebbero aprire scenari inquietanti. Tra le scoperte recenti c’è un altro elemento che scuote la scena: due vaschette di Fruttolo, una scatola di Estathé con cannuccia e una confezione di biscotti, tutti oggetti ritrovati in casa di Chiara e mai analizzati prima. Su di essi potrebbero esserci tracce di Dna che potrebbero svelare nuovi dettagli. Nel frattempo, il gip di Pavia ha ammesso un incidente probatorio sui reperti, con inizio il 9 aprile, e la Procura ha deciso di risentire tutte le persone coinvolte nel caso. Tra questi, i parenti di Andrea Sempio, amici e familiari di Chiara, e soprattutto testimoni chiave. Un super testimone ha già riferito di aver visto una ragazza bionda la mattina del delitto, dichiarazione che rievoca la testimonianza di Marco Muschitta, il quale poi si era rimangiato tutto. Il mistero sembra lontano dall’essere risolto, ma le nuove indagini potrebbero portare a una svolta.

