È arrivato il nuovo nemico dell’agricoltura: la formica di fuoco, protagonista dell’emergenza verde dopo il granchio blu e il pappagallo monachello. Dove? In Sicilia. Ben 88 i nidi di Solenopsis invicta (formica di fuoco o formica guerriera) sono stati ritrovati nelle vicinanze di Siracusa, forse provenienti dalla Cina o dagli Stati Uniti. A quanto pare si tratterebbe di una specie aliena per il continente europeo. Non solo, infatti è inserita nella lista delle cento specie più invasive del mondo. Ma come mai è così dannosa per l’agricoltura? Perché con la costruzione dei propri formicai è in grado di danneggiare le radici delle piante, mettendo a rischio intere coltivazioni. La sua puntura poi è dolorosa e irritante. Di tutti i paesi in cui è riuscita a diffondersi solamente la Nuova Zelanda è riuscita ad eradicarla. Nel frattempo, negli Stati Uniti i danni provocati da questa specie sono stati quantificati in sei miliardi di euro annui.
Mattia Menchetti, ricercatore presso IBE e primo autore dello studio: "Il pubblico potrebbe giocare un ruolo fondamentale nell'individuazione di S. invicta, considerando che viene frequentemente ritrovata in aree urbane e adiacenti. È possibile individuare queste formiche grazie alle loro punture dolorose e ai caratteristici cumuli dei loro nidi, anche se è necessaria la conferma di un esperto". Roger Vila, dell’Istituto di Biologia Evoluzionistica in Spagna: "Sforzi coordinati per il rilevamento precoce e per una rapida risposta nella regione sono essenziali per gestire con successo questa nuova minaccia, prima che si diffonda in modo incontrollabile. Il riscaldamento climatico previsto ne favorirà l’espansione. Ciò è particolarmente preoccupante perché molte città, tra cui Londra, Amsterdam e Roma, hanno grandi porti marittimi, che potrebbero consentire alle formiche di diffondersi rapidamente in più paesi e continenti”. Quale sarà il prossimo animale a mettere a rischio l’agricoltura? Staremo a vedere…