Il nuovo regolamento europeo sulle auto a diesel e benzina che dovrebbe andare in porto entro il 2035, ha sollevato aspre critiche, soprattutto da parte di Germania e Italia. Proprio quest’ultima, in particolare, è stata la scena degli aspri contrasti tra opposizione e maggioranza, in particolare tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (contro lo stop alle auto endotermiche) e Movimento 5 Stelle, Europa Verde, Sinistra Italiana (a favore), anche se di recente anche il PD ha espresso una linea favorevole verso la svolta green. Svolta che, agli occhi di alcuni, davvero “verde” non sembrerebbe. Molti hanno sollevato sui dubbi sull’effettivo impatto delle auto elettriche. Al di là degli inconvenienti di natura economica per alcuni Paesi coinvolti in una conversione che sembra troppo affrettata, c’è chi non crede che le bev siano davvero così ecosostenibili.
Tra le tante, la tesi secondo cui le auto non endotermiche abbiamo delle emissioni di CO2 comunque molto elevate. Tuttavia, le cose non stanno così. In base a quanto si può leggere nel libro di Marco Mazzocco, Mobilità elettrica: falsi miti e consigli pratici (Efficient Driving Publishing 2022), le emissioni di CO2 sarebbero tre volte inferiori a quelle di una normale auto a benzina o diesel. Una stima che non può che essere molto generale, dal momento che ogni combustibile produce un differente quantitativo di emissioni. Le emissioni maggiori sono quelle della benzina, mentre il metano resta la scelta per motori endotermici più green. Tuttavia, di per sé un’auto elettrica non dovrebbe produrre, in movimento, emissioni.