È morto due giorni fa a 97 anni Michele Jocca, il fumettista noto per aver disegnato i cartelli stradali. L’artista era da tempo ricoverato in una Rsa di Roma, dove si è spento. Nativo di Calascio, in Abruzzo, Michele Arcangelo Jocca si trasferì con la famiglia a Roma quando aveva dodici anni, nel 1937. La passione per il disegno lo infiammò fin da giovanissimo, anche se il padre, a ogni buon conto, lo fece studiare alla scuola per geometri. Professionalmente, nacque durante la guerra mondiale, quando iniziò a collaborare con le riviste Carosello e Campanello. Dopodichè si iscrisse ad Architettura che tuttavia lasciò per dedicarsi ai fumetti. Nel 1956 entrò nel Genio Civile, che gli diede l’occupazione della vita, fino alla pensione, nel 1990. Nel frattempo non smise mai di dedicarsi al disegno, e alla fine degli anni ’50 fu l’autore della segnaletica stradale del Codice della strada del 1959. Una segnaletica che rimane, in gran parte, quella di oggi.
Ma è stata sua anche l’idea dei pannelli a messaggio variabile (Pmv), che riportano agli automobilisti i messaggi in tempo reale sulle condizioni della viabilità e del traffico. Una personalità estrosa e dalla vita piuttosto movimentata, quella di Jocca: da giovane, durante la guerra, fu renitente alla leva e per questo condannato a morte. Trovò fortuna rifugiandosi a Roma da dove poi tutto, per lui, ebbe inizio. La mucca per indicare il pericolo di attraversamento animali, il cervo che salta per avvertire che possiamo incrociarlo sul nostro cammino, l’albero con il fiammifero per il rischio d’incendio, sono tutte sue creazioni.Nel pensare i segnali stradali, Jocca cercò di attenersi alla massima semplicità possibile, così da facilitare l’immediata e intuitiva comprensione da parte di tutti.