Per la prima volta c’è stato un modo abbastanza particolare di presentare i palinsesti Mediaset. Per chi non lo avesse seguito, Pier Silvio Berlusconi ha fatto (all’inizio commosso per il ricordo del padre e poi ricomponendosi in perfetto stile) un lungo discorso sull’importanza che ha Mediaset sul panorama non solo italiano ma internazionale, sul fatto che sia una televisione privata che non è stata acquisita da nessun fondo, autonoma e con lui alla guida. Il frontman è lui ma non lo ha mai sottolineato, ha usato spesso la parola “insieme”, “costruire”, “non mollare e andare avanti”, come a dire “la pesante eredità di mio padre ora è nelle mie mani”. È lecito domandarsi se possa essere così anche in politica e forse la risposta potrebbe essere “sì”.
La scelta delle parole non è mai casuale: Pier Silvio non ha voluto fare il leader solitario, non si è voluto elevare, ma ha voluto unire, ed è parso più un segnale politico che non una banale presentazione dei palinsesti. In molti si sono chiesti, da un mese a questa parte dopo la morte del leader Silvio, chi affiancasse Tajani, chi tenesse in mano le redini di un partito il cui retaggio è difficile immaginare possa essere lasciato a qualcuno che non porti il cognome Berlusconi. Forse il ruolo di Pier Silvio non sarà mai quello di scendere in piazza e fare i comizi, ma probabilmente saprebbe benissimo come indirizzare quella Forza Italia che per via anche di una serie di scombussolamenti interni ora più che mai ha bisogno di una guida. Basta guardare (o riguardare) come parla l’amministratore delegato di Cologno Monzese, come ha cambiato tono, postura, come indica la telecamera sapendo come e quando, esattamente, bucare lo schermo. Le doti le ha, il dna non mente, e come è stato in grado in pochissimo tempo di fare una seria rivoluzione in Mediaset potenzialmente (magari con meno celerità) potrebbe farla anche in politica: l’erede di Silvio Berlusconi non va cercato troppo lontano, è lì, basta solo accorgersene. Non sarà che l’ultimo discorso in occasione della presentazione dei palinsesti Mediaset, come già altri dopo la morte del padre, sia stato un test per vedere come reagisce l’opinione pubblica al suo prendersi la scena?
Sicuramente Mediaset è un ottimo bacino di consensi e di riscontri: non dimentichiamoci che non tutti quelli che guardano le sue reti televisive hanno votato Berlusconi, per cui, perché no, magari chi vede di buon occhio la sua “nuova Mediaset” può benissimo vedere Pier Silvio come un possibile leader (dietro le quinte almeno per il momento), da seguire o quantomeno da prendere in considerazione.