In Cina, nell'arco di appena 24 ore, si sono registrate due morti improvvise e misteriose. I media di Stato hanno prima annunciato il decesso dell'ex premier del Paese, Li Keqiang, mentre il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, dopo qualche ora, ha comunicato quello dell'epidemiologo Wu Zunyou. Due nomi di spicco, nonché figure rilevanti all'interno del sistema politico, istituzionale e sociale dell'ex Impero di Mezzo, che sono dunque sparite dalla scena in maniera inaspettata. E che, soprattutto, si aggiungono ad altre stranezze avvenute oltre la Muraglia nel corso dell'ultimo anno. Stranezze che comprendono la rimozione di due ministri in carica, apparentemente scomparsi nel nulla, l'allontanamento pubblico di un ex presidente e la messa in stato d'accusa di alti funzionari e dirigenti aziendali.
La morte improvvisa dell'ex premier della Cina
Li Keqiang aveva 68 anni e si trovava a Shanghai per un periodo di riposo, dopo esser andato in “pensione” un anno fa e aver lasciato il ruolo di primo ministro a Li Qiang. Non risultava che il veterano della politica cinese avesse problemi di salute o che soffrisse di qualche patologia. È per questo che, non appena la Cctv, la tv cinese, ne ha annunciato il decesso, a causa di un improvviso infarto, sono rimasti tutti di sasso. Fino a pochi mesi fa, Li camminava a testa alta nelle stanze dei bottoni del governo cinese ed era formalmente il secondo uomo più potente della Cina dietro al presidentissimo Xi Jinping. Certo, col tempo era apparso sempre più emarginato, visto l'accentramento dei poteri cercato e trovato da Xi, ma nessuno si aspettava una simile uscita di scena. Le malelingue hanno quindi iniziato a speculare sulla vicenda ipotizzando un omicidio, perpetuato magari per togliere di mezzo una figura diventata ormai l'alter ego del leader in carica. Non ci sono ovviamente prove di alcun tipo per credere a simili ricostruzioni. Si vocifera, tuttavia, che tra Li Keqiang e Xi Jinping non scorresse buon sangue. All'inizio degli anni 2000 sembrava che Li dovesse esser destinato a succedere ad Hu Jintao nelle vesti di presidente del Paese. Non fu così, visto che le sue ambizioni furono stroncate nel 2013, quando il Partito preferì puntare su una leadership collettiva formata da Xi Jinping come presidente e dallo stesso Li come primo ministro. Riformista e favorevole al settore privato, Mr. Li sarebbe presto diventato l'opposto di Xi, fautore al contrario del rafforzamento del controllo del Partito sull'economia. Dal 2013 al 2023 è stata l'ombra silenziosa del presidente cinese. Fino alla sua eclissi definitiva.
Leader e ministri scomparsi
Anche se Li Keqiang non rappresentava una minaccia per Xi Jinping, l'uscita di scena dell'ex premier contribuisce a rafforzare la linea dell'attuale leader. È curioso, inoltre, ricordare che Li era considerato un protetto del predecessore di Xi, Hu Jintao, presidente cinese dal 2002 al 2012. Li e Hu condividevano le stesse sensibilità economiche e sono saliti al potere attraverso la Lega della Gioventù del Partito Comunista, una fazione politica nota per aver originato figure riformiste in seno al sistema politico cinese, fino alla sua perdita d'influenza coincidente con l'ascesa dello stesso Xi. A proposito di Hu, che fine ha fatto? Non lo sappiamo. L'ultima volta che è stato visto in pubblico risale all'ottobre 2022. Durante il XX Congresso del Partito, che avrebbe consolidato il potere assoluto di Xi Jinping, l'ex presidente è stato accompagnato fuori dalla Grande Sala del Popolo di Pechino da alcuni inservienti. Purga in diretta o semplici problemi di salute? Nessuno ha ancora chiarito niente. È stato invece parzialmente chiarito il destino di due ministri spariti dalla luce dei riflettori da settimane. Li Shangfu e Li Qiang, rispettivamente ministro della Difesa e degli Esteri della Cina, sono stati rimossi ufficialmente dalle loro cariche. Nessuna spiegazione chiarificatrice, anche se il primo, stando a rumors e indiscrezioni, potrebbe esser finito al centro di un episodio di corruzione, mentre il secondo in uno scandalo “extra matrimoniale”, con tanto di figlio avuto da una giornalista cinese.
Misteri irrisolti
Altri due ministri sono stati rimpiazzati: Liu Kun e Wang Zhigang, ministri delle Finanze e della Scienza e Tecnologia. Peggio, al di fuori della politica, è andata al citato Wu Zunyou, rinomato epidemiologo cinese che, durante la pandemia di Covid, ha contribuito a promuovere le rigorose misure zero-Covid della Cina. Le stesse che avevano confinato milioni di persone all'interno delle loro case e congelato attività economiche e commerciali. Wu aveva 60 anni. A differenza di Li Keqiang, pare fosse scomparso dagli occhi del pubblico per mesi a causa di un cancro. Ciò nonostante, le autorità non hanno fornito alcuna causa specifica per la morte dello scienziato, limitandosi a sottolineare il “fallimento” di tutte le possibili “misure di salvataggio”. In privato, Wu non concordava con gli eccessi della strategia anti Covid perpetuata da Xi, ma si sentiva impotente nel contrastarla. Nell’autunno del 2022, aveva scritto un rapporto interno esortando il governo a evitare misure eccessive, anche se nelle conferenze stampa pubbliche ha sempre sposato la linea ufficiale. Il caso ha voluto che il decesso di Wu Zunyou seguisse di poche ore quello di Li Keqiang.