Nel dramma che sta vivendo la famiglia Cecchettin non poteva mancare anche un aspetto grottesco, come ormai capita in ogni caso di cronaca che viene dibattuto ben oltre a quelli che sono i fatti. Così il consigliere regionale del Veneto, Stefano Valdegamberi, l’altro giorno con un post sul proprio profilo Facebook ha scatenato una polemica incredibile: dalle dichiarazioni di Elena Cecchettin, sorella di Giulia uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta a soli 22 anni, rilasciate alla trasmissione Dritto e Rovescio, ha scritto: "I magistrati valutino le sue parole, messaggi ideologici e anche satanisti". Questo perché il consigliere del Veneto (eletto nella Lista Zaia ma ora nel gruppo Misto), ha fatto notare alcuni simboli presenti sulla felpa indossata da Elena. Il presidente del Veneto Luca Zaia si è subito dissociato, il Pd ha parlato di “farneticazioni” e ora è arrivata persino la puntualizzazione dell’Unione satanisti italiani attraverso sua presidentessa Jennifer Crepuscolo. Di seguito riportiamo quando ha pubblicato sui social: Recentemente il consigliere veneto Stefano Valdegamberi ha sentito il bisogno di donarci la sua "utilissima" opinione riguardo ad alcune dichiarazioni di Elena Cecchettin, sorella di Giulia Cecchettin, brutalmente uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. In un'intervista la sorella della vittima si è espressa duramente contro il patriarcato e la cultura dello stupro che ne deriva. A queste parole il consigliere Valdegamberi "si indigna" e con un post su Facebook risponde così: "Mi sembra un messaggio ideologico, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro? Basta andare a vedere i suoi social e i dubbi diventano certezze. (...) Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza". Caro "signor" Valdegamberi, mi dica, lei crede seriamente che una ragazza a cui è appena morta la sorella, per altro nel peggiore dei modi, possa davvero mettersi a recitare una parte per fini ideologici? Non è forse invece lecito pensare che sia semmai lei a strumentalizzare le dichiarazioni di rabbia e dolore di un parente delle vittima per alimentare dietrologie ideologiche?
E che dire poi della sua "accusa" di Satanismo nei confronti di questa ragazza a causa di una felpa con un pentacolo? A tal riguardo lasci che la illumini sulla realtà dei fatti: indossare abiti con simbologie sataniche non significa per forza essere Satanisti. Conosco molti Satanisti che non amano un look particolarmente dark, così come conosco non aderenti al Satanismo che però adorano un look più dark. Ma aldilà di questo, se anche Elena fosse Satanista, quale sarebbe il problema? Le ricordo che la maggior parte di coloro che in questi anni si sono macchiati di crimini quali stupri e femminicidi sono per la maggior parte tutti "bravi ragazzi" battezzati e cresciuti a pane e catechismo. Il suo pregiudizio medievale pertanto non è altro che puro razzismo religioso verso una minoranza da sempre stigmatizzata dalla dittatura giudeo-cristiana, una dittatura che ha deciso di auto proclamarsi "il bene" e puntando il dito su chiunque sia diverso, etichettandolo come "male". In ogni caso "signor" Valdegamberi, lasci che le dica un'altra cosa e poi concludo: Elena Cecchetin ha ragione quando parla di patriarcato e cultura dello stupro. Il problema non è infatti una "società satanista" ma una società fondata su principi giudeo-cristiani. Nel Satanismo la donna è rispettata, nel nostro Culto ogni persona viene considerata per la sua anima, per la sua natura interiore, non certo per il suo genere sessuale. Nella Bibbia invece troviamo insegnamenti apertamente misogini ed è con questa educazione millenaria che gli uomini di oggi sono stati cresciuti. La mentalità biblica grava nell'inconscio collettivo della nostra società ed è questo che da sempre ha portato a piaghe come il maschilismo, l'omofobia ed ogni forma d'iintolleranza. "Signor" Valdegamberi, mi domando, ma lei ha mai aperto la sua amata Bibbia? Conosce ad esempio questi versi?
"Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore” (Colossesi 3,18) oppure: “Se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, allora la gente della sua città la lapiderà, così che muoia” (Deuteronomio 22:20,21). E che dire di certe perle elargite niente meno che da santi, papi e dottori della Chiesa? Sant’Agostino scrisse che “La donna non è fatta a immagine e somiglianza di Dio ed è dunque nell’ordine della natura che le mogli servano i loro mariti”. San Giovanni Crisostomo disse invece: “Le donne servono soprattutto per soddisfare la libidine degli uomini”, mentre San Tommaso d’Aquino pensava che “Il valore principale della donna è costituito dalla sua capacità di partorire e dalla sua utilità nelle faccende domestiche.” E mi fermo qui, ma potrei continuare portando citazioni anche ben peggiori. Ora mi dica "signor" Valdegamberi, crede ancora che il problema alla base di drammi come il femminicidio sia proprio il Satanismo?