Come se ci fosse bisogno di gettare altra benzina sul fuoco, ecco che spunta una nuova "ipotesi" a proposito della scomparsa di Emanuela Orlandi, che si avvicina al suo quarantesimo anniversario il prossimo 22 giugno. A dare voce a questa teoria, di cui nessuno sentiva il bisogno, Antonio Goglia. Un ex carabiniere, ora impiegato comunale di San Giorgio a Cremano, convinto che il corpo della quindicenne cittadina vaticana sia sepolto a Castel S. Angelo. Tesi spiegata in una lettera indirizzata al sostituto procuratore Stefano Luciani, incaricato dalla Procura della Repubblica di Roma di indagare sulla sparizione di Emanuela: "Vi comunico che nei sotterranei del Castel Sant' Angelo, o Mole Adriana, altrimenti detta Mausoleo di Adriano, dietro una porta rinforzata dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri. Nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La struttura dovrebbe ricadere sotto l’Autorità del Comune di Roma, perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo. Mi assumo tutta la responsabilità di quanto dichiaro e sono pronto a risponderne civilmente e penalmente". Purtroppo, non è la prima volta che viene individuato un luogo dove cercare i resti di Emanuela. Era già accaduto nell’estate del 2019, quando la notizia dell’apertura di due tombe nel Cimitero Teutonico, sotto la giurisdizione vaticana, fece il giro del mondo. A chiederne l'apertura, in quell’occasione, fu Pietro Orlandi, mosso da una missiva in cui si suggeriva di cercare in quel campo santo. Ricerche che non portarono a nulla: le tombe erano vuote. Ancora prima, nel 2005, fu indicata l’apertura di un’altra tomba. Una telefonata anonima Chi l’ha visto? Invita ad andare a vedere chi è sepolto nella Basilica di Sant’Apollinare per risolvere il caso Orlandi. Si trattava di Enrico De Pedis, detto Renatino, uno dei boss della Banda della Magliana.
Sulla credibilità di quanto affermato da Goglia ha detto la sua Pietro Orlandi, fratello di Emanuela: "Lo conosco da anni, ogni volta cambia ipotesi. È uno che racconta frottole. Già in passato aveva scritto in Procura, ogni volta con ipotesi senza riscontri, ipotesi completamente diverse tra loro. È passato, come movente, dalla teologia della liberazione, ai preti pedofili di Boston, al terrorista Carlos, ai Marrani e altri.Comunque, assurda tutta questa attenzione. Ma possibile che ormai la stampa lavori con il copia e incolla senza cercare riscontri?”. Per poi rivolgersi direttamente all’ex carabiniere: “Antonio Goglia vedi che cosa hai fatto? Che confusione, ora che è un momento particolare lanci un'ipotesi senza riscontri. Basandoti solo su dove guarda l'angelo di Castel Sant'Angelo? Quello che cercavi era solo qualcuno che pubblicasse l'articolo, e hai usato per questo Nicotri, che ti ha intervistato, ma non ti sei accorto che ti prendeva in giro? Che non credeva ad una parola, ma sapeva benissimo che il suo articolo sarebbe stato ripreso da altri siti perché purtroppo funziona così, e sapeva che avrebbe aggiunto un l'ulteriore tassello sul fatto che andiamo dietro ad ogni fantasiosa ipotesi. Forse, era il caso che approfondissi un po' di più la tua ipotesi prima della necessità di vederti nei titoli degli articoli. Vabbè, purtroppo per molti è un gioco”. Dopo Marco Accetti stiamo forse asstistendo all'entrata in scena di un nuovo mitomane?