In questi giorni le notizie relative alla separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi si concentrano sui dettagli di un accordo molto difficile da trovare. Sia Il Messaggero, sia il Corriere parlano di Ilary che avrebbe rinunciato al mantenimento senza mollare però la pretesa di ottenere per sé sia la villa all'Eur sia l'affidamento dei figli. Ma quello che vi stiamo per raccontare è destinato a ribaltare l'attenzione sugli altri protagonisti di questa vicenda: Noemi Bocchi (che per i ben informati sarebbe la vera artefice del mancato accordo tra Totti e la Blasi che aveva trovato l'ex avvocato del capitano della Roma, Anna Bernardini De Pace) e Mario Caucci. Chi sono Noemi Bocchi e Mario Caucci oramai lo sa tutta Italia: lei è la nuova compagna di Francesco Totti, lui imprenditore di spicco nel settore del travertino nonché suo ex marito. I più informati sapranno anche che tra di loro c'è un procedimento giudiziario in corso. Tutte le cronache parlano di un caso di maltrattamenti. In pochi, pochissimi, invece sanno che la verità è un'altra: l’accusa da parte di Noemi Bocchi sarebbe di violenza sessuale, molto più pesante anche dal punto di vista dell’eventuale pena.
La curiosità di saperne di più ci è venuta dopo che a Non è l’Arena su La7 da Giletti l’imprenditore trentacinquenne aveva dichiarato di essere “stato tirato in mezzo a questa storia con accuse gravissime” e che “la situazione è assolutamente più grave e profonda di quel che sembra”, riservandosi di spiegare meglio al giudice. Siamo quindi andati a verificare e, l'accusa fatta dall'ex moglie sarebbe non di maltrattamenti, ma di violenza sessuale, appunto.
Nell’ultima udienza Caucci, assistito dall'avvocato Gian Giacomo Asquini e dall'avvocato Fabio Frattini, all'uscita del tribunale, ha velocemente e senza troppe parole detto di aver deposto spiegando un po’ la propria versione, ma non del tutto, non disponendo evidentemente di tutto il tempo necessario per esaurire le argomentazioni, ribadendo che è e dovrebbe rimanere un processo a porte chiuse.
Il recap della vicenda
Caucci, detto il re del travertino per l’attività imprenditoriale e la grandezza dei lavori che svolge portando all'estero una delle eccellenze italiane, aveva detto a Chi di aver “amato Noemi più di ogni cosa al mondo”. I due si sono lasciati nel 2017, ma stando all’imprenditore non sono ancora arrivati al divorzio, per quanto la separazione giudiziale si sarebbe conclusa nel 2019. Un’unione durata undici anni e finita male in tutti i sensi, con questa pesante coda giudiziaria. “Noemi sa perfettamente ottenere ciò che le interessa”, aveva aggiunto. Una convinzione dettagliata anche su La7.
“La mia famiglia – le parole di Caucci – mi ha sempre detto che Noemi non facesse per me, ma io ne ero innamoratissimo e ho voluto portare avanti la nostra storia. Non avrei mai immaginato un finale del genere”. Quando Bocchi ha detto all'uomo di volere il divorzio, lui sarebbe sprofondato in una spirale di profonda depressione: “Mi sono trasferito nel Veneto, non volevo saperne più niente di nulla, è fallita la mia azienda perché non avevo la testa per occuparmene”. Per amore di lei, Caucci dice di aver anche rotto i rapporti con la famiglia d'origine: “Mi sono lasciato convincere da lei, accecato dall’amore e dalla convinzione di aver riposto tutto nella cosa a me più cara, la famiglia. Non mi rendevo conto che quello che fa Noemi è una scalata, un’arrampicata verso qualcosa di meglio. La casa di campagna non andava bene perché era meglio un appartamento. Preso l’appartamento a Tivoli con vista su Roma, ancora non andava bene perché lei voleva stare nella capitale. E allora le ho preso l’appartamento, un bell’appartamento, a Roma. Ci trasferimmo l’estate del 2017 ma mia mamma stava male e mi dividevo un po’ tra casa, l’ospedale e l’azienda, fino a novembre quando Noemi mi ha detto di prenderci una pausa appena dopo un mese dalla morte di mia madre”.
Caucci racconta a Chi che il mondo gli è crollato addosso. “Mi alzavo la mattina e non sapevo che cosa fare” dice al giornalista Valerio Palmieri. “Non avevo più rapporti con nessuno”. E Noemi? “Ha iniziato a chiedere quello che, secondo lei, le spettava: mi devi dare questo, voglio la macchina nuova, mi servono questi soldi, tutta una serie di richieste che non sapevo come accontentare perché non avevo più risorse”. Per questo, ha aggiunto Caucci a Non è l'Arena, è passato dal dare un cospicuo assegno a Noemi Bocchi a girarle un “migliaio di euro”, e afferma categoricamente di non averla mai lasciata senza sostentamento. Noemi Bocchi ha dichiarato un'altra versione, dicendo che dal novembre 2017 non avrebbe avuto più alcuna assistenza fino ad arrivare all'aprile 2019, il mese sia della separazione consensuale sia della presunta violenza, quando, stando sempre al racconto della Bocchi, Caucci sarebbe piombato a casa di notte, le avrebbe messo le mani al collo, l'avrebbe strattonata e aggredita. Adesso, invece, emerge che il reato di cui è accusato è quello di violenza sessuale.
Un’accusa pesantissima, dato che ci sono di mezzo dei minori. L’imprenditore infatti ha sostenuto che, da quando è iniziata ufficialmente la relazione tra Bocchi e Totti, la sua vita continua a essere un incubo. “Purtroppo questa storia fa parte della pagina più nera della mia vita. Se non fossi stato tirato in mezzo a questa storia con accuse gravissime, non sarei qui in questo momento”. Caucci ha sempre negato: “Non esiste una cosa del genere. Questa è una guerra che io devo vincere assolutamente in tribunale per me stesso, per i miei figli, per la mia famiglia e per la donna che ho accanto. Perché la situazione è assolutamente più grave e profonda di quel che sembra”. E grave e profonda vuol dire, appunto, accusa di violenza sessuale e non di maltrattamenti, come scritto e riportato da tutte le parti e i media fino a ora.