Stavolta per Jeremy Clarkson gli obiettivi polemici sono due: le auto americane e la pubertà. Andiamo con ordine. Nella nuova puntata della rubrica sul The Sun Jezza continua la sua “crociata” contro Donald Trump, già asfaltato varie volte. Ma stavolta si gioca sul campo da gioco preferito dell’ex conduttore di Top Gear: “Questa settimana Donald Trump si è chiesto ad alta voce perché gli europei comprino così poche auto americane. Bene, vediamo se riesco a risponderti, Don”. E il presidente si becca la lezione dal migliore: “Non molto tempo fa, dopo la fusione tra Chrysler e Mercedes, alcuni contabili che lavoravano per la filiale americana dell’azienda scoprirono che Mercedes pagava per i sedili che installava nelle sue auto cinque volte di più di quanto Chrysler pagasse per i sedili che installava nelle proprie. ‘Pensiamo che vi stiano truffando’, hanno detto gli americani. Per scoprire cosa stesse succedendo, gli ingegneri tedeschi smontarono un sedile che la Chrysler stava usando e, dopo un esame approfondito, riferirono ai loro nuovi partner americani: ‘No. Non ci stanno fregando. Voi sì’”. Insomma, forse non le comprano perché… fanno cagare?

“Ho comprato pali di recinzione e li ho piantati nel terreno. Ho sepolto due strati di rete metallica nelle profondità della terra. E per una sicurezza extra, ho aggiunto tre fili di recinzione elettrica”. Peccato che i volatili, per definizione, volino: “Ho capito che erano scappate e che stavano sul mio prato davanti casa perché il rumore ha fatto andare in frantumi tutte le finestre della mia cucina”. “La mattina dopo, una era morta. Un’altra era gravemente ferita”. Il motivo? Una famiglia di volpi, “le avevo recintate dentro fornendo loro quella che consideravano una cena di lusso”: “Mi sono sentito un completo idiota”. Ad ogni modo, era giunto il momento per la conta degli animali in fattoria: “Ci sono due cani, 30 oche, più di 100 pecore, 55 maiali, 17 mucche, 70 galline, 29 capre e, poiché Lisa ha deciso di entrare nel business della skincare, 8.000 lumache. Mi sembravano troppi e pensavo di dover ridurre. Le faraone sarebbero state la prima scelta per cominciare”. Tutto regolare, comunque. Almeno fino a due settimane fa, quando “cinque uomini su un furgone sono entrati nel cortile della fattoria. Hanno controllato le telecamere di sicurezza e hanno chiesto a Kaleb quanti cani ci fossero sul posto”. Dopo aver segnalato la cosa alla polizia, si è scoperto “che le targhe del furgone erano clonate. Ancora più preoccupante: nelle ultime due settimane, per due notti consecutive, un drone è stato avvistato mentre sorvolava la casa e il cortile della fattoria. La polizia dice che sembra proprio che ci stiano tenendo d’occhio dei malintenzionati e che dovremmo assicurarci che i nostri sistemi di sicurezza siano ben funzionanti”. Per fortuna che ci sono i rumorosi animali a difesa della proprietà. Clarkson prosegue parlando del programma Crufts, “uno show per pazzi e i loro cani laccati e cotonati. Ma io lo adoro. Principalmente perché adoro tutti i cani (…). I miei preferiti, ovviamente, sono i miei Labrador rosso volpe, ma ho un debole anche per i cani d’acqua portoghesi, i West Highland Terrier e gli Scottish Terrier, che stanno diventando una specie in via d’estinzione. Mi dicono anche che il cane coreano Jindo sia fantastico, a meno che non ti venga servito su un letto di purè all’aglio”. Crufts, però, sbaglia il target: “Cercano sempre il cane più obbediente o il più agile. Io invece penso che il pubblico adorerebbe una gara per il cane più sporco di fango, quello più flatulento o il più maleducato. È sicuro che i miei due, Sansa e Arya, vincerebbero l’oro in quest’ultima categoria”.

Dicevamo, la pubertà. Sì, quella che ancora deve interessare alcuni dei nuovi piloti che gareggeranno questa stagione in F1: “Le vetture che si schiereranno sulla griglia di partenza in Australia questo fine settimana per l'inizio della stagione non sono molto diverse da quelle che hanno gareggiato l’anno scorso. Ma ci sono molti nuovi conducenti, alcuni dei quali hanno anche 12 anni. Ed ecco una pratica guida da ritagliare e conservare, così saprai sempre chi è chi”. Jezza iinizia da Mercedes: “In coppia con George Russell c’è il talento italiano Andrea Kimi Antonelli, che ha quattro anni. Tra i successi passati si segnala un notevole terzo posto al Little Tykes Grand Prix, disputatosi l’estate scorsa nel cortile della sua scuola”. Si passa poi al team Haas e ad Alpine: “Il prossimo è il britannico Oliver Bearman, che è noto per andare meglio dopo che la mamma gli ha fatto fare il ruttino. E insieme ad Alpine c’è Jack Doohan, di 11 anni, il cui cibo preferito è un Farley's Rusk”. Non si salva neanche il Racing Bulls: “Abbiamo Isack Hadjar, dalla Francia, che ha imparato a guidare guardando la Hudson Hornet nel film Cars, mentre alla Sauber c'è Gabriel Bortoleto, dal Brasile, che utilizza pannolini a sgancio rapido per poterli cambiare durante i pit stop”. Ma queste nuove leve hanno davvero qualche possibilità? La profezia comica di Jezza è questa: “Chi vincerà? Facile. Sarà Max Verstappen, studente del sesto anno”.
