"Per arginare il fenomeno delle baby gang proporremo di ritardare il conseguimento patente per ragazzi e ragazze coinvolti negli episodi di violenze. Se ti comporti male, non avrai la patente a 18 anni. Che ne pensate?" Firmato, il profilo Twitter ufficiale di Matteo Salvini. Il leader della Lega ha infatti avanzato una proposta del suo partito per contrastare il fenomeno delle baby gang. Assalti, risse, molestie e vandalismo che il partito verde vuole arginare limitando, con una punizione, le future azioni dei protagonisti.
In pratica, secondo Salvini, se pprima dei diciotto anni commetti reati o vieni in qualche modo segnalato - non si è capito ancora bene come o in base a cosa (graffiare una macchina sarà uguale a una rissa?) - non potrai prendere la patente una volta raggiunta la maggiore età. Una provocazione o un atto politico vero e proprio, non si sa, eppure il post è stato pubblicato con tanto di font e colori ufficiali della comunicazione della lega.
Da Milano ad Ancona, da Riccione alla Liguria, il problema di gruppi di minorenni che in massa infastidiscono le persone e i residenti o che si picchianon tra loro è un problema emerso spesso nelle cronache locali. Ma a dirla tutta, è anche un problema ricorrente nelle grandi città - e che non è sicuramente una novità. In campagna elettorale, comunque, la sicurezza è entrata di forza nei programmi elettorali e nei discorsi della coalizione di destra. Un tema che, per carità, finora è stato citato anche se non è stato estremamente approfondito, ma che nelle prossime settimane, quando i canali strategici saranno più nitidi, verrà riproposto. Per esempio, in queste ore, Salvini si trova a Lampedusa, ospite nella villa di Berslusconi, e ha incontrato l'amministrazione locale e i cittadini. Ovviamente si è parlato del problema dei migranti e degli sbarchi.