Un’amicizia nata all’inizio di quest’anno. Un legame, quello nato tra Fedez e Luca Lucci, capo ultrà del Milan coinvolto nei 19 arresti della Dda a Milano, che è diventato non solo affettivo, ma anche economico. Dalle intercettazioni sono emersi accordi tra i due sugli argomenti più vari, dalla vendita della bibita Boem del rapper all’interno dello Stadio di San Siro, fino alle discoteche e, persino, un negozio di tatuaggi. La storia, come detto, è partita a gennaio, quando i due si sono incontrati all’ingresso della villa con giardino nella bergamasca di Lucci. Tante idee condivise, ma soprattutto il desiderio del capo ultrà di fare il “salto di qualità”, entrano nel cuore di Milano con l’apertura di un tattoo shop a due passi dal Duomo. A rivelare l’idea di Lucci è la “contabile” della Curva Sud, Raffaella Grassi. “Mi ha detto: adesso parlo con Fedez, perché se vuole aprire Fedez, gliene faccio aprire uno in Duomo, perché anche se paga trentamila euro d’affitto… però lui e la Ferragni… vengono gli stranieri, mi faccio pagare mille euro un tatuaggio di una scritta” si sente dire da Grassi, intercettata e al momento solo perquisita, non indagata.
“Minch*a, è scoppiato l’amore” si sente dire in una delle intercettazioni da una persona che farebbe riferimento alla simpatia nata tra Fedez e Luca Lucci. Proprio il capo ultrà, intercettato, si è detto “contento” di essere stato scelto per gestire le vendite della bibita Boem all’interno dello stadio milanese. Ma non solo. Lucci vede, sempre secondo quanto emerso dalle intercettazioni, Federico Lucia come “il suo migliore amico”, addirittura “un fratello”. E sempre nelle intercettazioni, si sente dire a Luca Lucci: “Spacca, giuro”. Grande vicinanza tra i due, anche se, come riportato da Il Corriere della Sera, i due non trovano (stranamente, si potrebbe dire), una passione comune nel calcio: “Non gliene frega un caz*o (a Fedez, ndr.), non sa niente di calcio. Non capisce niente, mi fa morire dal ridere”.
Tornando all’idea di avviare un negozio di tatuaggi insieme, la polizia ha registrato l’apertura di negozi “Barber shop e tattoo” in franchising non solo a Milano, ma anche a Bresso, Bussero, Brescia e Monza. Il negozio è avviato da una società intestata a Fabiano Capuozzo, anche lui arrestato, e a Emis Killa. Il passo successivo, secondo quanto emerso, sarebbe poi stato quello di organizzare una doppia fiera di birra e tatuaggi.