Fra le pop star più ascoltate del momento c'è ancora Justin Bieber, che a 28 anni sta svolgendo il suo tour europeo che qualche settimana fa lo ha visto esibirsi anche in Italia. Il cantante si è esibito di recente a Helsinki, in un concerto in cui si è però innescata una polemica a sfondo politico-ideologico. Infatti, durante la performance, l'artista ha inscenato un ballo a mo' di marcetta con il braccio sinistro alzato, impugnando il microfono, e facendo avanti e dietro sul palco. Un utente di Twitter ha filmato la scena e l'ha condivisa accusando il cantante canadese di aver fatto l'Heil Hitler, il saluto con cui i nazisti si salutavano negli anni Trenta (cioè il saluto romano e fascista), e un passo che richiamava alla marcia dell'esercito. Diverse comunità ebraiche in tutta Europa hanno accusato il gesto di Bieber, fra cui anche un importante rabbino, Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei rabbini europei, che ha spiegato: "Il famoso cantante ha schiaffeggiato milioni di ebrei in tutto il mondo quando ha scelto di eseguire il 'sieg heil' che simboleggia l'identificazione con i valori del partito nazista".
A difendere la popstar canadese è intervenuta però la sua fanbase israeliana, con diversi appassionati di Justin Bieber che hanno spiegato sui social che il gesto compiuto dal cantante in Finlandia è tipico delle sue esibizioni. Bieber infatti è stato filmato anche in altri concerti mentre marciava in modo simile, con una sorta di danza chiamata "stomp", che sarebbe un gesto di riconoscimento fra l'artista e i suoi fan più stretti. E ovviamente sia il suo entourage sia la società che si sta occupando di promuovere gli show di Justin Bieber in Israele hanno affermato che le movenze non avevano nulla a che fare con i saluti nazisti o fascisti che dir si voglia. Infatti, dopo già due occasioni in passato, Justin Bieber tornerà a esibirsi in Israele, a Tel Aviv, il prossimo 13 ottobre.
Ma non è la prima volta che si crea un triangolo Justin Bieber-nazisti-polemica. Infatti, nel 2013, durante una visita alla casa di Anna Frank ad Amsterdam, il cantante canadese aveva scritto nel quaderno riservato alle dediche dei visitatori che gli sarebbe piaciuto che Anna Frank fosse stata una sua fan, un membro del Bielebers fan club.