Da una tragica scomparsa, che ha portato tantissimo dolore, sta per nascere finalmente qualcosa di bello. In Africa vedrà presto la luce un ambulatorio medico dedicato a Elisa Claps, la sedicenne potentina uccisa nel 1993 da Danilo Restivo. Il suo corpo fu trovato soltanto diciassette anni dopo, nel 2010, nascosto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Ad annunciare il progetto Gildo Claps, fratello di Elisa, con un videomessaggio pubblicato sul profilo Instagram del giornalista Pablo Trincia, in cui spiega che il sogno della ragazza era proprio quello di diventare un medico e aiutare le persone in difficoltà. Un sogno che ora in qualche modo potrà tradursi in realtà con la creazione di un dispensario a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, che verrà realizzato con il compenso che la famiglia Claps ha ricevuto dalla Rai daal fiction "Per Elisa": “Sono davvero molto felice di poter annunciare che il sogno di Elisa di diventare un medico e di poter operare al servizio degli ultimi e dei più deboli in Africa si potrà tradurre in un progetto, fortemente voluto dalla mia famiglia, intitolato ‘Il cuore di Elisa nel cuore dell’Africa’. Grazie a un’associazione di volontariato, ‘Vis’, realizzeremo un dispensario in una delle terre più martoriate e più povere, attraverso la costruzione di un’area attrezzata con apparecchiature medicali per la medicina generale, e questo dispensario porterà il nome di Elisa. Spero che, ancora una volta, potrete aiutarci a realizzare il sogno di Elisa e che il suo sorriso possa arrivare alle popolazioni così martoriate, grazie”.
Pablo Trincia non è nuovo al caso Claps. Infatti, ha recentemente realizzato, in occasione dei trent’anni dalla scomparsa, un podcast dedicato ad Elisa, “Dove nessuno guarda”: “FINALMENTE! Vi avevo promesso una bellissima notizia. Eccola. Il sogno di Elisa di diventare medico e trasferirsi in Africa per aiutare chi ne ha bisogno... Si avvererà! Il compenso che la famiglia Claps ha ricevuto per la fiction sulla Rai sarà interamente devoluto alla realizzazione di un ambulatorio dedicato a Elisa a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. È stato Gildo a scegliere l'associazione a cui affidare il progetto: ONG Vis”. Volontariato internazionale per lo sviluppo, che dal 1986 realizza progetti di Cooperazione allo Sviluppo in 40 Paesi e attività di sensibilizzazione, formazione ed educazione. Il cuore di Elisa ora inizierà a battere nel cuore dell’Africa.