Siamo a Potenza nel settembre del 1993, ed Elisa Claps è stata appena promossa agli esami di riparazione. Questo l’inizio della serie trasmessa ieri sera in prima serata su Rai Uno, “Per Elisa – Il caso Claps”, con il racconto degli ultimi giorni felici della sedicenne, prima che scomparisse nel nulla. In sei episodi sono stati condensati ben diciassette anni di vuoto, incertezze e bugie che hanno segnato la famiglia Claps e l’Italia intera. Il giorno della sua scomparsa, domenica 13 settembre, aveva appuntamento nella chiesa della Santissima Trinità con Danilo Restivo, un ragazzo alquanto bizzarro che tutti tenevano a distanza. Elisa, da quella chiesa, è uscita senza vita. Il suo corpo è stato ritrovato nel sottotetto da due operai durante dei lavori di manutenzione. Fa pensare che sia accaduto dopo la morte del parroco Don Mimì Sabia, che più volte nel corso degli anni era stato tirato dentro questa tragica vicenda. Noi di MOW abbiamo contattato Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, cittadina vaticana scomparsa nel nulla a Roma nel lontano 1983. Una scomparsa in cui è stato più volte coinvolto il Vaticano: “La prima puntata credo rispecchi abbastanza i fatti. Sono curioso di vedere le prossime puntate per capire come affronteranno la responsabilità della Chiesa”.
Protagonista della fiction Gildo Claps, fratello di Elisa, interpretato da Gianmarco Saurino. Fratello che non si è mai fermato di fronte a nulla per ottenere verità e giustizia, fratello che per certi versi ci ricorda molto Pietro Orlandi: “Con Gildo ci conosciamo da tempo e capisco perfettamente quale fosse il suo stato d’animo. Mi sono un po’ riconosciuto in lui”. Per l’omicidio di Elisa è stato condannato Danilo Restivo, che l’ha uccisa con 12 coltellate dopo un approccio sessuale finito male. Sulla maglietta della ragazza furono trovate tracce del suo Dna. Nel momento in cui fu delineata l’accusa Restivo viveva in Inghilterra, tenuto sotto controllo dalla polizia inglese, in quanto sospettato dell’omicidio della sua vicina di casa, la quarantottenne Heather Barnett. Omicidio per cui sta scontando quarant’anni in un carcere inglese, al termine del quale lo aspettando trent’anni di reclusione in Italia per l’assassinio di Elisa. Il corpo della donna era stato rinvenuto mutilato e nelle mani erano state trovate due ciocche di capelli che non appartenevano alla vittima. Per questa sua inclinazione si era fatto già notare a Potenza, una mania inquietante che gli era valso l’appellativo de “il parrucchiere”. Ben tre milioni di spettatori per il debutto della fiction. La tragica vicenda di Elisa ha raggiunto il 16,9% di share. Ascolti record soprattutto in Basilicata, dove la serie è ambientata e girata.