Da 24 ore, ho l'Interpol sulla collottola. Nella giornata di ieri, un big account brasiliano ha messo una taglia sulla mia testa, ossia sul mio profilo X, invitando chiunque a inviare segnalazioni a Musk per cancellarmi dai social. Il messaggio, scritto in portoghese, è chiarissimo: c'è lo screen con le istruzioni a procedere, l'obiettivo dichiarato di raggiungere almeno "500 risposte per ripulire i social dai suoi commenti contro Zeudi Di Palma (concorrente del GF, ndr)". Questo tipo di associazione prende il nome di "mutirão", ovvero "Comitato", ed è la stessa categoria di consesso che, come il Codacons e non solo sospetta, starebbe invalidando il televoto del reality, mandando avanti concorrenti 'dopandone' le percentuali di preferenze del 'pubblico'. In pratica, il 'Grande Fratello', Auditel alla mano, non lo guarda più nessuno. Nemmeno chi vota. Una cosa, si dice sui social, purtroppo accaduta pure nelle edizioni precedenti. Ma mai in maniera così fiera, arrogante e minacciosa. Sostanzialmente questi soggetti imbrogliano e se ne vantano pure, non si sa poi se i magheggi di cui si bullano siano veri oppure soltato deliri mitomani. Sarebbe grave, comunque, in entrambi i casi. Nel mirino dei "mutirão" non ci sono soltanto io, ma anche pagine satiriche come 'Indifferenza Astrale' e non si contano i profili effettivamente sospesi e/o spirati per non essersi genuflessi a venerare questa Zeudi, ex Miss Italia e ora apparentemente star internazionale, per quanto nota soltanto ai parenti stretti prima dell'ingresso nella Casa oramai meno spiata d'Italia, tre mesi orsono. Intanto, per aver fatto il mio lavoro esprimendo un'opinione discordante da questo gruppo di ossessionati internazionali, vengo diffamata in tutte le lingue del mondo: mi danno dell'omofoba, della misogina - probabilmente nemmeno sapendo che cosa significhino 'sti termini, menzionano in massa i siti con cui collaboro per caldeggiare un mio pronto licenziamento, sono assediata da screen in cui mi si segnala a X in quanto 'istigatrice d'odio', non so per quanto e se il mio account che, ribadisco, uso soprattutto per motivi professionali, resisterà. Oh, ma tutto a posto?

Devo sparire, essere cancellata, perdere il lavoro. Questo il parere degli eserciti di Unni che mi scrivono da ieri, minacciando di togliermi la parola. Oppure invitandomi, ora che hanno ottenuto la mia attenzione, a "riflettere" su ciò che andrò a scrivere su Zeudi Di Palma da ora in poi perché, ora dovrebbe essermi chiaro, "non mi conviene fare scherzi". Ma chi sono queste persone? Le nipoti sceme del Padrino? Tendenzialmente donne, o almeno con nickname femminili, mi attaccano per qualsiasi cosa perché non elogio la loro eroina - ricordo che stiamo pur sempre parlando di una che sta al 'Grande Fratello' - accusandomi delle peggiori infamie. Mi sottopongono video "da riguardare con più attenzione", mettono in discussione il mio lavoro, il mio essere "obbbbbiettiva" (con uno strabordio di 'b' francamente infinito, come si scrive 'sta parola nessuno lo sa, tipo il verso del coccodrillo, Zanichelli fanno harakiri a ogni tentativo). Ma si rendono conto che stanno scatenando tutto questo delirio per un programma tv di intrattenimento - e che, tra l'altro, non si sta filando nessuno?
"Guardala come piange, così impara". Scrivono compiaciuti, tronfi di aver potenzialmente messo in difficoltà una persona che, semplicemente, la pensa diversamente da loro. Per come 'ragionano', critico l'opinionista del reality perché mi avrebbe tolto il follow tempo fa (sincera: non me ne ero manco accorta) e non avrei in simpatia questa Zeudi perché sostengo a spada tratta la 'rivale' Helena. Posso dire? A me non frega un assoluto cazzo di Zeudi, di Helena, di chiunque campi in quella Casa ora come nelle edizioni precedenti. Commento questa gente per lavoro, non per hobby personale. Pure fosse per hobby, comunque, avrei diritto, come tutti, a esprimere i miei gusti, le mie opinioni, senza dover aver 'paura' di ritorsioni. Sieriamente: ritorsioni?! I più scaltri, nasando come soffiava il vento sui social, fin dai primissimi giorni hanno cominciato a elogiare Zeudi, aprioristicamente: per non avere rogne e accumulare follower facili. Ora, non voglio ridurmi a parlare di 'onestà intellettuale' di fronte al 'Grande Fratello', ma visto che ho sulla collottola una sorta di mandato di cattura internazionale, forse mi tocca: avrei potuto benissimo incensare questa ragazza, anche se non mi piace come concorrente perché la trovo finta. Invece, no. Ne ho scritto sempre ciò che ritenevo e, pensate un po', mo' mi devo pure sentire Roberto Saviano, come se fossi coraggiosissima. Ma io mollo tutto e da domani mi metto a fare inchieste su Mafia e narcotraffico, signore e signori, magari campo più serena.

È innegabile che ci sia un grosso problema intorno alla figura di Zeudi Di Palma che, da quando è entrata, può contare su un esercito sterminato e perfino internazionale di Unni pronti a eliminare chiunque esprima il minimo dissenso nei suoi confronti. C'è una enorme confusione, o si tenta comunque di generarla per poi marciarci sopra. Qualcuno si azzarda a twittare che l'ex Miss Italia sia un filo spettinata? Orde di account lo prendono di mira accusandolo di "omofobia". Come mai? Perché la concorrente si è dichiarata bisessuale, proclamandosi a gran voce portabandiera della comunità arcobaleno tutta. Quindi, se non ti sta simpatica significa che odi i gay, punto e fine, non c'è scampo, qui siamo davanti a un ferreo sillogismo. Zeudi non si può criticare perché, altrimenti, si va contro un ideale, una minoranza già abbastanza sbertucciata e repressa dalla società, contro gli stessi diritti umani delle persone che ne fanno parte. Ma non sarà un filo troppo?
La narrazione del personaggio Zeudi è tossica. Basti pensare a come la concorrente abbia ottenuto tutto questo seguito (reale, bot, Narnia? Chissà). Entrata in corsa nell'edizione meno vista di sempre dopo aver vinto Miss Italia in streaming cinque anni fa, si è avvicinata a Helena Prestes e le due sono state molto unite per qualche giorno. Tanto da solleticare la fantasia degli spettatori. I più accaniti, hanno creato il fandom di 'coppia' #Zelena perché le volevano vedere insieme. Ok. La modella brasiliana, però, si è tirata fuori da questa ship, preferendo alla reginetta di bellezza, il manzo coinquilino Javier con cui ora è fidanzata. Le #Zelena, o chi per esse, non hanno preso bene la libera scelta sentimentale di Helena, arrivando a scatinarle contro "mutirão" social, riti voodoo con candele accese per la sua eliminazione. Si parla addirittura di minacce ai famigliari della concorrente. Minacce rivolte perfino ai suoi nipotini (che vanno alle elementari) e alla sorella incinta che, tramite social, ha implorato d'essere lasciata in pace. Invano. Questa gentucola si rende conto di stare parlando con persone reali? E che le loro parole d'odio, per altre sfoderate in difesa di bellissimi ideali come la solidarietà tra donne che Zeudi starebbe rappresentando così bene, possano avere delle ripercussioni sulla vita di chi prendono di mira? Sì. E ne vanno anche fieri. Danno a tutti, a parer loro, "ciò che si meritano". Magari ritenendo pure di prestare ottimi servizio alla propria beneamata. Beneamata che, una volta uscita dalla Casa, dovrà stare bene attenta a non deludere questi "fan" tanto calorosi, altrimenti s'arrabbiano. E se s'arrabbiano, son cazzi. Già ora ne stanno scrivendo in modo rispettosissimo, esemplare, nulla che possa in alcun modo mettere i brividi.
In tutto ciò, mentre profili su profili vengono cancellati e silenziati da questo sciame di Unni squinternati, non si può fare a meno di notare il silenzio di chi gestisce i social della concorrente Zeudi Di Palma. E che, con ogni probabilità, è la stessa madre della ragazza, già intervenuta più volte in trasmissione per parlare del suo impegno politico a Secondigliano, anche grazie all'apertura di case d'accoglienza per giovani cacciati dalle famiglie perché non accettano la loro sessualità. Una attività meritoria a dir poco, curioso però il fatto che le pagine di questa associazione non siano più attive da quel dì. Cos'è successo? Forse dovremmo chiederlo al Brasile. Magari, è una questione aerea.
In ogni caso, fosse anche solo per decenza, di fronte a tali atti di bullismo vandalico e ritorsioni da Sacra Corona Unita, osiamo azzardare che si debba almeno far finta di intervenire, di prendere una posizione con due righe ai "fan" sulla pace nel mondo, la solidarietà, l'inclusione e tutti i bei messaggi che la fanciulla in questione rappresenterebbe. Insomma, un papiello, non importa quanto paraculo, volto a mitigare gli animi di questi plotoni di esaltati che danneggiano terzi mentre di certo non fanno un favore all'immagine pubblica della stessa Zeudi. Invece, niente. I social della ex Miss Italia - perché postano ossessivamente in quattro lingue diverse?! - tacciono sul vergognoso caos e colgono l'occasione per annunciare l'uscita di un croccante inedito del fratello di costei, con testo ispirato alle gesta della sorella nella Casa meno spiata d'Italia. Ciumbia.
Intanto, spuntano fuori partecipazioni dell'Incoronata reginetta di bellezza a convegni tenuti da Matteo Salvini, non proprio un fervente paladino della comunità arcobaleno. Certo, le Miss hanno obblighi legati al titolo, ma stona vedere la faccia e il nome di questa sedicente Sailor Moon rainbow sui manifesti di eventi leghisti. La realtà, a dirla tutta, è che non me ne frega niente. Zeudi Di Palma, grazie ai bot, al televoto puro, ai suoi santi in paradiso, a se stessa, finirà comunque per essere la vincitrice meno amata della peggior edizione del 'Grande Fratello' di sempre. E questo a prescindere da ciò che fa all'interno della Casa, sarà soprattutto grande 'merito' di chi la sostiene minacciando, intimidendo, insultando e silenziando chiunque non la reputi una dea scesa in terra. Un tipo di 'pubblicità', un clan, che nessuno vorrebbe davvero avere perché si fonda sulla psicosi, sulla paura, se questi potessero avvelenerebbero il caffè di chi non la penso allo stesso modo con litrate di olio di ricino. E ne vanno indefessamente fieri, sono orgogliosi, se ne bullano a ogni tweet sospinto, con soverchia arroganza.
Una situazione surreale, tragicomica, fatta della stessa sostanza della mitomania, fuori controllo, inaccettabile. Il 'Grande Fratello' è, o dovrebbe essere, un programma di intrattenimento. Un tempo era pure divertente da commentare. Si è persa ogni leggerezza, qualsiasi livello di buonsenso. Ora stormi di hater minacciano di far perdere profili a screanzati che osano esprimere la propria opinione sulla loro 'protetta'. Si impegnano per farti licenziare e poi ti sottopongono video della fanciulla nella Casa, "in modo che tu possa rifletterci meglio". Ma riflettere su che cosa? Siete bulletti, orrendi bulletti che si schierano in strenua difesa di un personaggio di cui, tempo due settimane, con la fine del reality nessuno ricorderà nemmeno più il nome di battesimo. Qualcuno, chi può, dovrebbe davvero avere la decenza di intervenire. La situazione non sta collassando, è già esondata oltre ogni limite razionale. Tra le altre cose, vengo accusata pure di "fare la vittima", denunciando quanto sta accadendo. Invece di ringraziare i propri dei, Zeudi compresa per carità, perché non ho ancora deciso di denunciarli tutti. Lo schifo, il disagio generalizzato. Nessuno vorrebbe questo tipo di "fan", nessuno dovrebbe volere (e coltivare) questo tipo di "pubblico". Magari il mio profilo X non arriva a domani, ma la vergogna su questa edizione del 'Grande Fratello' rimarrà. E sarà dura da cancellare, con buona pace di 'sti "mutirão" meravigliao.