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I giovani snobbano l’auto:
ecco le ragioni del crollo di vetture
intestate ad under 25

  • di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

18 settembre 2022

I giovani snobbano l’auto: ecco le ragioni del crollo di vetture intestate ad under 25
Dal 2011 al 2021 il numero di auto intestate ai giovani con meno di 25 anni è calato del 43%, passando da oltre 1 milione a 590 mila. I motivi di questa riduzione sono diversi: dalla perdita di status culturale dell’auto all’aumento dell’età in cui i giovani raggiungono l’indipendenza economica. Ma lo studio di Segugio.it ci racconta anche tanto altro sulla nuova mobilità

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

L’automobile sembra aver perso il suo status culturale, sopratuttto tra i più giovani. E una delle ragioni del calo è che guidare un’auto non è più simbolo di emancipazione come lo è stato per le generazioni precedenti, testimoniato anche dal fatto che i giovani prendono la patente sempre più tardi. Infatti, nel mese di agosto 2022, tra gli under 25 solo il 53% ha preso la patente a 18 anni, mentre tra gli over 50 è stato l’80% a farlo appena maggiorenne. Insomma, niente più ansia di arrivare alla magiore età e prendere la patente, simbolo di maturità e libertà. È quanto emerso dai dati dell’Osservatorio di Segugio.it che evidenziano nel decennio 2011-2021 un calo del 43% del numero di auto intestate a giovani con meno di 25 anni, passati da oltre 1 milione a 590mila. A fronte di una fascia di popolazione che nello stesso periodo è rimasta sostanzialmente stabile (-3%).

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I giovani considerano l'auto sempre meno uno status symbol

Secondo lo studio della società leader nella distribuzione online di prodotti di credito e nella comparazione di prodotti assicurativi e utilities, questo calo del desiderio per le quattro ruote può essere legato alla crescente sensibilità ambientale e alle limitazioni alla circolazione di mezzi vecchi e inquinanti, che in passato costituivano spesso le prime vetture possedute dai giovani, ma anche la disaffezione degli under 25 per le quattro ruote sembra riguardare le nuove opportunità offerte dalla mobilità alternativa. Soprattutto nei grandi centri urbani dove ormai spopolano i monopattini o le bici in sharing. Ma non è tutto. Perché un altro aspetto da non sottovalutare è l’età più avanzata, rispetto ai propri genitori, in cui raggiungono l’emancipazione economica.

I dati mostrano come dal 1981 al 2021 il numero di occupati under 25 si è ridotto del 68%, passando da oltre 3 milioni a 1 milione, mentre il numero di occupati totali nello stesso periodo è cresciuto dell’11%. A questo si somma il calo dei redditi medi percepiti dai giovani che, secondo stime effettuate dall’Inps, si aggira intorno al 30% tra il 1975 e il 2019. Non sorprende quindi che l’Italia sia uno dei Paesi in Europa con la più alta percentuale di giovani under 30 che vive ancora con i genitori: l’85,4%, contro il 67,1% della media europea rilevata da Eurostat. Sempre stando ai dati dell’Osservatorio di Segugio.it del mese di agosto, gli under 25 pagano in media un premio RC auto di 759,2 euro, oltre il doppio della media nazionale di 369,2 euro. Mentre l’RC auto diviene meno pesante con l’aumentare dell’età: 433,3 euro tra i 25 - 34 anni; 337,6 euro tra i 35 - 44 anni; 333,1 euro tra i 45 - 59 anni e 314,8 euro dai 60 anni in poi

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