In quarantani la famiglia Orlandi ha preso veramente in considerazione ogni pista, tutto pur di riportare Emanuela a casa. Mondo dell’occulto incluso perché, in certi momenti, ci si aggrappa a qualsiasi cosa sia in grado di donare un barlume di speranza. Quanti sensitivi hanno detto la loro? Tanti, ma purtroppo di Emanuela ancora non c’è traccia. L’ultima indicazione su una pista da seguire arriva da due sensitivi siciliani, secondo cui Emanuela si troverebbe all’interno delle mura Vaticane, sepolta in un muro dove poi è stato appeso "un quadro specifico". Tela o dipinto che ritarerebbe una ragazza somigliante a Emanuela.
Una teoria, condivisa su un gruppo Facebook dedicato alla ricerca di Emanuela, che ha completamente spaccato in due gli utenti. Chi crede alla possibilità che i sensitivi posano realmente apportare elementi utili alle indagini, e chi invece grida alla mitomania. Pietro Orlandi, fratello di Emanuela come sempre non si smentisce nel suo desiderio di verità, che lo porta a non escludere mai a priori nessuna pista: “Ringrazio per la volontà di aiutare. So che è stata contattata anche Radio Cusano tv per chiederne la divulgazione. Purtroppo, non è realizzabile o almeno è difficilissimo. Intento pareti con quadri in Vaticano ce ne sono centinaia e centinaia, dagli uffici piccoli o grandi, abitazioni, chiese fino palazzi del Papa, segreteria di Stato e via dicendo. Soprattutto un quadro specifico? Ricordiamoci che purtroppo è uno stato estero. Il mio non vuole essere affatto una critica nei confronti di chi manifesta particolari doti, ne ho incontrati tantissimi anche con le forze dell'ordine proprio per dire che non ho rinunciato a nulla, ma questa è proprio impossibile da verificare”. Un’ipotesi, quella di passare al vaglio tutti i quadri presenti in Vaticano, che nella fattibilità concreta è di irrealista realizzazione.