L’interesse verso il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori non era così alto forse proprio dal 1983, anno della loro sparizione a pochi giorni di distanza l’una dall’altra. Complice la serie Netflix “Vatican Girl”, il piede non sembra più riuscire a spostarsi dall’acceleratore. E menomale, anche se con quarant’anni di ritardo. Da zero a cento. Indagini interne e anche una Commissione d’inchiesta parlamentare, che insieme hanno portato il livello di attenzione mediatico molto in alto, favorendo anche la comparsa di ulteriori mitomani, messaggi anonimi e compagnia bella. Alla collezione si è appena aggiunta un’altra lettera anonima, stavolta recapitata a Radio Cusano Campus indirizzata a Fabio Camillacci, giornalista che da tempo segue il caso di Emanuela e che nella sua trasmissione, “La storia oscura”, ha più volte ospitato Pietro Orlandi. Il contenuto della missiva non è ancora stato reso noto, se non che si tratta di un rebus da risolvere. Nel frattempo, la redazione di Radio Cusano Campus ha rivolto un appello a chi l’ha scritta: “Se l’autore della lettera sa dove si trova, si faccia avanti, parli, indichi dov’è che bisogna guardare chiaramente, senza giri di parole, senza rebus”.v

Il nome di Emanuela non viene citato nel contenuto della lettera anche se, nella busta che dove era presente la missiva, c’era anche una busta più piccola, vuota e indirizzata proprio al fratello di Emanuela: “Alla cortese attenzione di Pietro Orlandi”. Noi di MOW abbiamo contattato Pietro, che da quarant’anni si batte per arrivare alla verità. Non è di certo questa la prima missiva simile ad aver ricevuto: “Ho i faldoni di lettere anonime. Sinceramente, dopo quarant’anni lettere simili che formulano enigmi… però bisogna sempre leggere e seguire ogni cosa”. Il rebus a quanto pare non aiuterebbe a risolvere il caso di Emanuela, dunque l’autore è pregato di mettersi in contatto con la redazione solo se ha veramente qualcosa da raccontare. Di perdite di tempo ce ne sono state anche troppe.