Il Brasiliano, nome d’arte (o di social) di Massimiliano Minnocci, torna a parlare dei suoi ultimi scandali a quattro ruote. Fermato la prima volta dalla polizia municipale a Porto Santo Stefano, a bordo di una Porsche e in uno stato di ebbrezza non proprio consono per la guida, e la seconda volta a Milano con il suo Audi Q8. Risultato: patente ritirata, multa salata e una promessa, fatta proprio dall’influencer romano alle autorità. “Non guiderò più” aveva affermato in una sua storia Instagram, anche se adesso sembra essere tornato sui suoi passi. Invitato a La Zanzara, il programma radiofonico di Radio24 condotto dai giornalisti Giuseppe Cruciani e David Parenzo, dove il Brasiliano sembra essere diventato ormai ospite fisso, il divo dei social ha voluto chiarire la questione raccontando la verità, forse… Infatti, dopo aver discusso (ironicamente) con Parenzo sulle dimensioni del suo “fagiolino”, come lo aveva chiamato su MOW Paolina Saulino nella recensione del video hard di Minnocci girato insieme a Michelle Comi, la discussione si fa sempre più importante, fino ad arrivare a discutere di legalità, Costituzioni e regole; ma il Brasiliano mette le cose in chiaro: “A Giusé - rivolgendosi a Cruciani -, ma tu stai parlando a me di regole?”…
Ed ecco che Minnocci dà inizio al racconto, forse (per non dire sicuramente) un po’ romanzato degli ultimi suoi appuntamenti con la municipale. “M’hanno fermato - dice con il suo tipico accento romanesco - che stavo a guidà senza patente, con otto de tutto. Avevo dieci telefoni in mano, il computer con i piedi […] stavo a parlà con due telefoni […] con i piedi mannavo il messaggio sul computer”. Dopo essere scoppiato a ridere, Cruciani cerca di fa ragionare il Brasiliano: “Ma è pericoloso guidare al telefono”. Ma a quanto pare non c’è niente da fare. “Lascia perdere che è pericoloso - risponde Minnocci -, a me delle regole non me ne frega un cazzo”; alla faccia delle promesse ai poliziotti. E poi continua: “Ma io pago, io pago” afferma il Brasiliano, per la rivelando poi l’ammontare della multa presa: “Quattromila e otto (di euro, ndr), sti cazzi. Ma sti cazzi - continua -, ma famo magnà lo Stato, non l’hai visto Salvini - dice ancora Minnocci a La Zanzara -? Stanno rovinati, mo’ se stanno attaccà al ponte […] allo Stretto per pijà tutti le mazzette, mortacci loro”. Insomma, il monologo del Brasiliano dalla Costituzione alle dimensioni del pene, passando per la multa presa alla politica, tra mazzette, libertà (o anarchia), la malavita, e il boss della Magliana (Marcello Colafigli) appena arrestato. E sulle prossime elezioni promette di andare a votare: “Ci vado e mi faccio anche un reel”.