Cerchiamo di documentarci attorno all’inchiesta di Equalize. Perché? Perché potrebbe aiutarci a rimorchiare. Ne sei sicuro? Certo, è una vicenda così misteriosa che ci si potrebbe fare un film. Sì, però è pure estremamente complicata non trovi? Questo è anche vero. Prima forse occorre fare un bel ripasso. E va bene. Chi è Enrico Pazzali? È il capo di Equalize? Circa, il socio di maggioranza, e al tempo stesso ex presidente della Fondazione Fiera di Milano. Okay, andiamo avanti. Cosa ha fatto Pazzali? Pazzali, secondo l’accusa, avrebbe ordito grazie all’aiuto di Carmine Gallo – ex poliziotto – e Simone Calamucci – informatico responsabile della piattaforma Equalize – un sistema di dossieraggio a scopo di lucro nei confronti di personaggi pubblici di qualsiasi tipo, dai politici agli imprenditori, ecce cc. Samuele, non Simone. Vabbé dettagli, Samuele. Comunque, come facevano ad ottenere queste informazioni? Attraverso l’accesso abusivo a banche dati del Sistema di indagine delle forze dell’ordine (l'Sdi) e Beyond. Ma sei sicuro che questa storia possa interessare ad una tipa? Ma certo, è talmente intrigante che pure io che te ne parlo, che non sono certo un bel fusto, sto riuscendo nell’intento di farti leggere fino in fondo questo articolo. In realtà sono ancora qui perché non ho niente di meglio da fare. Aspetta, adesso ti dimostro che può essere utile a rimorchiare conoscere questa storia. Adesso vado da quella biondina che se ne sta seduta lì su quella panchina e con la scusa di Equalize attacco bottone. (Si avvicina alla vittima)
Hey, ciao, di un po’, la conosci la storia di Equalize? La ragazza un po’ imbarazzata mette la mano in tasca dove probabilmente tiene uno spray al peperoncino. “Ehm, no, perché?”. Beh, perché è una storia così intrigante! La mattina, quando apri il giornale è la prima cosa che devi andarti a leggere. “Hmm, okay…”. Beh dai, ti racconto un po’ di che si tratta. “Non ho spicci, davvero”. Non voglio soldi, tranquilla. Allora, Pazzali, il boss di Equalize e presidente della Fondazione Fiera di Milano avrebbe ordito un sistema di dossieraggio a danno di vari personaggi pubblici, secondo l’accusa, ma adesso si sta difendendo dicendo che Carmine Gallo, il super poliziotto morto per infarto fulminante poco prima di essere audito nel processo, avrebbe agito per danneggiarlo. E invece prima diceva di essere un suo intimo amico, capisci? “No, non capisco, scusami ora devo proprio andare, ciao…”. (La ragazza si alza dalla panchina e se ne va senza voltarsi, poi affretta il passo e si mette a correre). Non mi sembra abbia riscosso grande successo questa storia, ti pare? Vabbé, ma che c’entra. Il primo approccio va sempre male. Poi forse era troppo giovane, ai giovani di queste cose non gliene frega niente. È pazzesco che a nessuno interessi del fatto che Beniamino Lo Presti, l’ex presidente della tangenziale Milano-Serravalle, oggi parte offesa nel procedimento sui dossieraggi di Equalize, abbia accusato Attilio Fontana, il presidente della regione Lombardia di essere il mandante politico del dossieraggio nei suoi confronti. E Fontana? Boh non mi ricordo più cosa è successo dopo. È tutto un casino tremendo.
Pazzali a proposito ha detto che per accelerare un report reputazionale realizzato dalla società Equalize, avrebbe “solo fatto finta” che la richiesta provenisse da Attilio Fontana o dalla senatrice Licia Ronzulli per mettere fretta a Gallo. Mah a me sembra una cosa molto strana. Ma certo, è tutto molto strano, Pazzali si è contraddetto più volte. Durante l’ultimo interrogatorio dice che “nessun generale della GdF gli avesse detto di indagini in corso”, quando invece parrebbe che il 7 ottobre avesse parlato di una partita di calcio “dove c’erano alcuni generali” e uno di questi gli disse che “doveva stare tranquillo”. Sembra una barzelletta. Sì, poi di mezzo pare che ci siano pure gli israeliani del Mossad, secondo quanto raccontato da Calamucci. Vabbé però ci credo che sta storia non piace alle tipe. Non ci si capisce niente, è un disastro. Il fatto è che se tu ti metti lì con santa pazienza e ti leggi tutto qualcosa lo capisci, però ci va tanto di quel tempo. Questa storia si mischia con quella dell’urbanistica, perché Pazzali avrebbe chiesto pure dossieraggi a Gallo circa Massimo Ferrari di Webuild, che il presidente della Fondazione Fiera Milano avrebbe incontrato a proposito della ristrutturazione dello Stadio San Siro e del nuovo progetto. Senti, secondo me è meglio che ce ne torniamo a casa, mi stai facendo venire l’emicrania. Massì, tanto queste notizie torneranno a galla quando l’inchiesta toccherà un nervo scoperto che ci riguarda tutti, e poi la gente si dimenticherà di Alessandro Pazzali e di... Enrico. Enrico chi? No, nel senso che non si chiama Alessandro, ma Enrico Pazzali. Vabbé, dettagli... e poi la gente si dimenticherà pure di quel Simone Calamucci… Samuele. Sì, giusto, Samuele.