Dopo tanti anni, complice l'invito di Donatella Lavizzari ambasciatrice dei City Angels, sono tornato a sfilare nel corteo a Milano del 25 aprile. Testimonianza dovuta ai martiri resistenti della Brigata Ebraica e alla mia visione della storia. Non riesco a giudicare la Brigata Ebraica colpevole di quanto il governo di Israele sta compiendo nei confronti del popolo palestinese. Sarebbe come dire che tutti i tedeschi – anche i Giusti che hanno reagito contro Hitler – siano responsabili del genocidio ebraico, o tutti i turchi, anche quelli che hanno salvato gli armeni nascondendoli durante il genocidio mai riconosciuto del 1915, siano tutti responsabili del Massacro.
Mi ribello a questa visione semplicistica e ignorante della storia. Mi vergogno profondamente di essere italiano. Perché? Perché non la polizia (che pur c'era e in forze!!!) ma i soli City Angels hanno protetto la Comunità Ebraica dall'assalto con bastoni e coltelli di un gruppo di facinorosi di chiara origine araba. Solo dopo gli agenti in divisa antisommossa hanno bloccato un giovane egiziano che – poveretto – stava cercando di evitare il peggio aiutando i City Angels a dividere gli assalitori che ovviamente se la sono data a gambe. “Il 25 aprile è una festa che appartiene a tutti – dice Mario Furlan, fondatore dei City Angels. Anche quest’anno noi City Angels siamo stati al fianco della Brigata Ebraica, che partecipò attivamente alla lotta di liberazione dal nazifascismo, per proteggerla. Siamo stati aggrediti pesantemente ma abbiamo evitato il peggio. È assurdo che proprio gli ebrei, che sono stati le prime vittime del nazifascismo, siano stati contestati da un gruppo di ignoranti della storia”. Ovviamente i City Angels non erano armati, non hanno provocato e nemmeno risposto alle provocazioni. Hanno semplicemente fatto cordone per evitare che scoppiasse l'aggressione. Questa vigliaccheria, unita alla poca solerzia di chi era preposto all'ordine pubblico, mi provoca indignazione profonda. Se aveste visto questo sparuto ma determinato gruppo di ragazzi arabi in piazza del Duomo ieri, capireste come Hamas trovi presa facilmente sui giovani, in gran parte senza alcuna istruzioni, infatuati dal simulacro di una liberazione che si ottiene solo col sangue dei “nemici”.
E non posso che dispiacermi dei tanti “compagni” che hanno fatto esattamente ciò che Gramsci odiava: gli indifferenti. Perché pestare coi bastoni anziani che sfilavano pacificamente, ragazze della gioventù ebraica che cantavano “Bella Ciao” , “Bandiera Rossa” , “Ora e sempre resistenza” è vigliacco e criminale. Ma lo è altrettanto voltarsi dall'altra parte, tra canti e balli. Ma forse chi lo fa gradirebbe un viaggio in Iran come premio. Ah, portatevi veli e burqa care signore che incitavate alla violenza i pro-pal. Forse vi accorgerete che la libertà non risiede da quelle parti.