image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Il presidente del movimento di Di Battista ha 25 anni e un nemico: “I moderati. Noi vera novità, altro che la Schlein”

  • di Alessio Mannino Alessio Mannino

6 aprile 2023

Il presidente del movimento di Di Battista ha 25 anni e un nemico: “I moderati. Noi vera novità, altro che la Schlein”
Alessandro Di Battista, dopo mesi dall’annuncio, ha fondato la sua associazione (“culturale”, tiene a precisare). Le idee ricordano quelle del Movimento 5 Stelle originario, ma lui ne è il vicepresidente. A capo del movimento c’è Luca Di Giuseppe, classe 1997, ex coordinatore campano dei grillini, che in questa intervista non si sbilancia troppo ma chiarisce: “Non vogliamo presentarci alle elezioni, la nostra attività sarà elaborare idee e iniziative su singole battaglie, aperte a tutti”

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Mesi fa l’aveva preannunciata e ora l’ha ufficializzata: Alessandro Di Battista ha fondato il suo movimento. Pardon: associazione culturale. Ci tiene con puntiglio alla definizione esatta, il presidente di “Schierarsi”. E’ così che si chiama l’organizzazione nata qualche giorno fa, con tanto di sito, logo (cinque sagome umane) e vertice a sei. Ma il presidente non è lui, il reporter e attivista che fu messo, diciamo così, nelle condizioni di non nuocere alla prima linea del Movimento 5 Stelle di anni or sono, che ne temeva la probabile, anzi pressocché certa ascesa alla leadership se si fosse fatta la conta interna. Di Battista è il vicepresidente. A presiedere il nuovo soggetto è Luca Di Giuseppe. Classe 1997, ex coordinatore regionale della Campania del M5S, è il giovanissimo volto scelto per non schiacciare la creatura dibattistiana sul solo Dibba. Largo ai giovani, come si dice (nel direttivo c’è anche una classe 1998, Carlotta Graziani, mentre gli altri vanno dai cinquant’anni ai trenta e rotti). È con Di Giuseppe che parliamo per saperne di più su quello che non si sa se considerare il potenziale nucleo di una futura forza politica, o, com’è sicuro per ora, un punto di raccolta per chi si riconosce nelle battaglie caratterizzanti il Di Battista-pensiero: no alla sudditanza agli Usa, legge sul conflitto d’interessi, lotta all’austerità finanziaria, servizio civile ambientale, casa farmaceutica pubblica. Non il reddito di cittadinanza, che stranamente non compare (ma lui assicura: "Quella online è una sintesi di ciò in cui saremo impegnati nei prossimi mesi, esiste un documento molto più ampio con decine e decine di punti, tra cui c’è anche il reddito di cittadinanza, che pubblicheremo a poco a poco").

Luca Di Giuseppe
Luca Di Giuseppe, presidente di Schierarsi

Luca Di Giuseppe, partiamo da lei: che lavoro fa?

Sono consulente di comunicazione.

Non aveva lavorato anche al parlamento europeo?

Ho fatto uno stage a Bruxelles, sì.

A chi si rivolge la vostra associazione, a parte gli ex grillini o i grillini delusi?

Ci rivolgiamo a tutti i cittadini indipendentemente dall’orientamento politico, a tutti coloro che credono alle singole battaglie che porteremo avanti. Chi vorrà partecipare parteciperà e chi non vorrà partecipare non parteciperà.

Ovviamente. Ma quale spazio politico-culturale intendete coprire?

Non abbiamo un target politico specifico. Copriamo gli spazi partendo dal tema specifico, se ci sono dei temi su cui gli attuali attori nel campo politico non si focalizzano, per esempio il sostegno alla causa palestinese, a quel punto è chiaro che andremo a coprire quello spazio. L’idea di fondo è prendere posizione in modo netto e chiaro su dati temi su cui di solito non si è abituati a vedere prendere una posizione netta e chiara nel mainstream. Questo è ciò che caratterizzerà la nostra organizzazione rispetto a tutte le altre.

Cioè, per dirla in una parola che avete sottolineato, che voi non siete dei moderati. Di centro di sicuro non siete.

Proprio così.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte, leader del M5S

Che cosa significa per voi il termine “moderato”?

Conformismo.

Come vi definite in positivo? Rivoluzionari?

La parola chiave direi che è “netti”, ci definirei così.

Che rapporto avrete con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte (e di Beppe Grillo)?

Essendo questa un’associazione culturale, non è che ci interroghiamo più di tanto su questo. Noi promuoveremo iniziative su singole battaglie, poi chi vorrà venire con noi verrà con noi, e chi non vorrà farlo non lo farà. Il focus del nostro ragionamento non è sugli attori attualmente in campo, ripeto. Non vogliamo mettere limiti.

Tradotto: anche chi è iscritto al M5S, così come ad altri soggetti di vario tipo, potrà iscriversi con 20 euro alla vostra associazione.

Non c’è un limite di iscrizione. Noi ora ci rivolgiamo ai singoli cittadini, vogliamo una partecipazione orizzontale, non ci interessa l’appartenenza di ognuno, perché non siamo un’associazione politica.

Leggendo i punti qualificanti da cui partite però sembra di tornare ai tempi degli Amici di Beppe Grillo, alle origini del Movimento.

Io ho 25 anni, sono cresciuto in quel contesto, però le dico che, per quanto quella sia stata un’esperienza bellissima, soprattutto all’inizio, e per quanto noi oggi sicuramente ci ispiriamo a certi valori e princìpi che hanno fatto da guida a tantissime persone, il punto principale è che non vogliamo fare una replica di quel che è stato, ma fare qualcosa di nuovo, di diverso. In qualsiasi contesto, una cosa che ha funzionato vent’anni fa, se la riproponi vent’anni dopo non può avere lo stesso risultato. L’obbiettivo è di fare qualcosa di nostro.

Di aderente alla realtà odierna, se capisco bene.

Esatto. Per esempio, un tema su cui bisognerà senz’altro lavorare è quello dell’intelligenza artificiale, sul quale aggregare persone che vogliono riflettere su come cambierà il mondo del lavoro.

Alessandro Di Battista Luca Di Giuseppe
Alessandro Di Battista, Luca Di Giuseppe e gli altri responsabili dell'associazione culturale

Nel programma-base si leggono punti già noti, altri meno, e che mescolati assieme ripropongono l’antico principio di fondo del grillismo delle origini: andare oltre la destra e la sinistra. Mi riferisco per esempio alla “socializzazione delle imprese” e al “diritto a non emigrare”. È ancora quella, la spinta fondamentale?

Non è un programma, è un punto di partenza di idee. Se viene chiamato programma poi si dice che abbiamo fatto un partito. E invece no, è un’associazione culturale. Sul merito da te sollevato, io non mi sento né di destra né di sinistra, come immagino anche Alessandro. Ma non lo dico come posizionamento politico, ma proprio come questione ideologica, come forma mentis. Noi analizzeremo e approfondiremo con persone esperte un argomento, e su questa base elaboreremo una posizione che andremo a divulgare.

La descrizione che mi hai fatto è, sostanzialmente, di un think thank, ma con in più l’attivismo, visto che da maggio nasceranno le cellule locali. Da ex responsabile locale del M5S, pensa che al tuo ex movimento sia mancato in passato soprattutto un pensiero strutturato?

Deve immaginarsela, anche proprio come struttura associativa, come un luogo di sviluppo del pensiero. Tendenzialmente, quando si parla con un politico, gli si chiede tot cose, e lui risponde a tutto con frasi pre-impostate. Noi, non dovendo creare consenso per presentarci alle elezioni, possiamo dedicarci a costruire quei temi per dare risposte realmente esaustive. Quelle proposte che lei ha letto sono frutto di anni di riflessioni, non è una roba nata ieri. Quanto al M5S, non credo che fosse una questione di pensiero strutturato, perché era una forza politica nuova, serve sempre il tempo necessario per strutturarsi anche a questo livello. Ma sicuramente ci sono stati dei problemi organizzativi e alcune scelte politiche che non ho condiviso. Ma ora è tempo di guardare avanti.

A proposito di novità. Elly Schlein, la nuova segretaria del Pd, è indubbiamente una novità nella politica italiana. Autentica o falsa?

Posso risponderle che non mi convince.

Quindi non è una vera novità?

Per me, no.

More

Di Battista lavora al suo movimento: “Ma non sarà un nuovo M5S”. Per forza: manca un Casaleggio

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Agenda Dibba

Di Battista lavora al suo movimento: “Ma non sarà un nuovo M5S”. Per forza: manca un Casaleggio

L'ex M5S Favia: "Di Maio si è venduto! Lo conosco bene: è disposto a tutto per la poltrona". E su Conte...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

House of Cards

L'ex M5S Favia: "Di Maio si è venduto! Lo conosco bene: è disposto a tutto per la poltrona". E su Conte...

La compagna di Casaleggio rivela a MOW: "Il futuro di Luigi Di Maio è alla Nato". E non potete immaginare con chi...

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Tu vuo' fa' l'americano

La compagna di Casaleggio rivela a MOW: "Il futuro di Luigi Di Maio è alla Nato". E non potete immaginare con chi...

Tag

  • Alessandro Di Battista

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • SPOILER CLAMOROSO O FAKE? Ecco chi sarà il nuovo papa: ma davvero uno dei cardinali avrebbe già la maggioranza al Conclave? E si sa anche il nome che sceglierà...

    di Riccardo Canaletti

    SPOILER CLAMOROSO O FAKE? Ecco chi sarà il nuovo papa: ma davvero uno dei cardinali avrebbe già la maggioranza al Conclave? E si sa anche il nome che sceglierà...
  • Omicidio Liliana Resinovich, LA TESTIMONIANZA CHE POTREBBE INCASTRARE il marito Sebastiano: “Voleva che mentissi agli inquirenti”. Non è strano che in casa di Visintin ci fossero dei cordini identici a quello trovato sul collo della moglie?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Liliana Resinovich, LA TESTIMONIANZA CHE POTREBBE INCASTRARE il marito Sebastiano: “Voleva che mentissi agli inquirenti”. Non è strano che in casa di Visintin ci fossero dei cordini identici a quello trovato sul collo della moglie?

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Chi vuol far fuori Vittorio Sgarbi? Sutri, Carfagna e Stati generali della cultura: le tre "mine" per farlo saltare

di Alessio Mannino

Chi vuol far fuori Vittorio Sgarbi? Sutri, Carfagna e Stati generali della cultura: le tre "mine" per farlo saltare
Next Next

Chi vuol far fuori Vittorio Sgarbi? Sutri, Carfagna e Stati generali...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy