Cinquantaseiesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta ad aprire le danze il processo Ruby ter e l’assoluzione di Silvio Berlusconi, e poi coup de théâtre con il nuovo fidanzato di Ilary Blasi, che avrebbe mentito sulla sua identità. Occhio anche alla crisi Pretelli – Salemi e alle accuse di Ringo ad Amadeus (proprio tramite MOW!), e poi l’omaggio della BBC al capolavoro di Federico Fellini, 8 ½ e… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha più segreti.
UP
Silvio Berlusconi: 11 anni d’incubo finiti all’improvviso perché il fatto non sussiste
L’agenzia Ansa è chiarissima: «Silvio Berlusconi è stato assolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese sul caso Ruby ter… perché il fatto non sussiste». Oltre 6 anni di processo, per una vicenda iniziata 11 anni prima. Accuse cancellate per Berlusconi, imputato per corruzione e per cui la Procura aveva chiesto 6 anni di reclusione e oltre 10 milioni di euro di confisca. La Procura aveva chiesto condanne a pene in totale per circa 100 anni per 28 dei 29 imputati. Non voglio entrare nel merito, ma di certo nessun uomo “normale” ne sarebbe uscito vivo, credo: ha avuto più di 130 processi tutti conclusosi con assoluzione o prescrizione. I fatti riguardanti il “bunga-bunga”, i pettegolezzi, le maldicenze a suo tempo avevano preso piede sulla vita di un uomo, Berlusconi, non so se l’ha fatta franca o fosse innocente, ma non ricordo nulla di simile (e ho buona memoria). In ogni caso è un imprenditore cui migliaia di famiglie devono case, lavoro, figli cresciuti e mandati a scuola. A me ha dato lo stipendio da direttore per 12 anni, ho lavorato, certo, anche sodo, certo, ma gli dico comunque grazie a differenza di chi con lui ha fatto i soldi e ne parla male. Per anni ci si è dimenticati di questo, ma si è scritto di regalini, borsette, festicciole, complimenti, comprese le gaffe, reali, le frequentazioni a volte spericolate, dimenticando quanto Berlusconi ha fatto per noi italiani: quando altri chiudevano aziende, o vendevano e sceglievano residente estere in Svizzera, o a Montecarlo, per l’aria buona naturalmente che fa bene ai bronchi. Sarà finita? Non si sa, intanto mentre altri imprenditori si attrezzano a “dislocare” le proprie aziende all’estero, nel nome di Mediaset ogni giorno più di quattromila dipendenti (collaboratori a fattura esclusi) si alzano per andare a lavorare nell’azienda creata da lui. Le motivazioni della sentenza tra 90 giorni.
DOWN
Bastian Müller-Pettenpohl, quelle horreur: a 20 anni ha fatto il maggiordomo. Dove andremo a finire
A proposito di Bastian Müller-Pettenpohl, il fidanzato di Ilary Blasi, leggo su Dagospia un’anticipazione dal settimanale Oggi, diretto da un grande direttore come Carlo Verdelli, che è il marito di una mia amica, Cipriana Dall’Orto, altro grande direttore. L’articolo, svela Dagospia, dà parecchie informazioni sull’uomo che la stampa italiana (per primo io) ha definito «ricco ereditiere e uomo d’affari». Si scopre che in realtà la storica azienda di perforazioni e scavi per pozzi, l’attività di famiglia da oltre un secolo (come aveva rivelato al mia fida Tiziana Cialdea), è gestita dal padre e ha un’attività modesta, a giudicare dai conti: con un po’ più di 2 milioni di euro di fatturato, 16 dipendenti e oltre 500 mila euro di utili nel 2021. «Non sono più i Pettenpohl di una volta», leggo. E poi arriva la notizia bomba: «Dal 2007 al 2015, cioè dall’età di 21 anni, Bastian risulta aver lavorato a St. Moritz come «butler», come nell’ambiente si usano chiamare i maggiordomi. «Aiutano i clienti nello shopping, ma fanno anche da autisti e sono a disposizione 24 ore su 24, sette giorni su sette». E il peggio deve venire: «Sono soprattutto le donne che l’utilizzano, per lo più ospiti indiane e arabe», si era lasciato sfuggire Bastian qualche anno fa, in un’intervista ad un quotidiano di Monaco, confermando la sua attività di assistente-tuttofare in quell’Engadina dove si è fatto fotografare con Ilary. Tradotto: Bastian non è miliardario, e in passato ha ammesso di aver fatto perfino il maggiordomo e, sfrontato, torna da signore, là dove un tempo era servo. Il mio primo lavoro? Finito il liceo, durante le vacanze, facevo il commesso al Vittadello di Milano. La prima mansione? Lavare i vetri di sei vetrine. La seconda? Spazzare con scopa di saggina, segatura, acqua e ammoniaca i pavimenti. Noblesse oblige, Mesdames, quelle horreur. N’est-cepas? Mi rivolgerete ancora la parola?
UP
Pretelli Salemi: a volte la felicità è accanto a noi, e non ce ne accorgiamo
Mi ha colpito molto la dichiarazione “semi-spontanea” di Giulia Salemi che in una puntata del Grande Fratello Vip ha ammesso che tra lei e Pierpaolo Pretelli ci sia un momento difficile. Conosco lei e conosco Pretelli: lei è molto più matura dei suoi 29 anni, vive da adulta e indipendente da prestissimo, una brava ragazza, che non ha mai sfruttato la sua bellezza per avere scorciatoie o fidanzati facoltosi (Pierpaolo non fa parte della categoria), quelli che ha avuto le piacevano. Pure lui è un bravo ragazzo, un po’ più difficile ad evitare le scivolate (una volta ne ha fatta una clamorosa con Mara Venier che gli aveva dato da lavorare, ma pare abbia saputo chiedere scusa), forse più ragazzo e non ancora uomo, anche se ha già 32 anni. Ma ricordo che quando dopo aver fatto il bellone in tv le cose non funzionavano era andato a fare il barman (applausi) per mantenere suo figlio che ora ha sei anni, ed è una meraviglia. Non so se riusciranno a superare la crisi, me lo auguro, una cosa è certa: sarà difficile per tutti e due trovare qualcuno migliore dell’altro e la solitudine è una brutta bestia. Suon come una minaccia? No, ma a volte la felicità è accanto a noi, in casa, e chissà perché non ce ne accorgiamo.
DOWN
Ringo: per lui Amadeus con Blanco ha sbagliato tutto
Ringo è un uomo intelligente, arguto, sensibile, ironico, libero, pure bello, grande direttore di Radio Virgin, ma poi (mio parere) in un’intervista data a Alessio Mannino proprio a MOW, il giornale on line diretto dal mio amico Moreno Pisto, parlando di Amadeus e di come si è comportato con Blanco dopo aver distrutto i fiori sbraca. Dice: «Non me ne voglia, ma visto che ha la mia età, sessant’anni, e visto che è il padrone di casa, al suo posto a Blanco avrei detto ‘senti, sei alterato (perché era alterato, si vedeva), vattene lì dietro, io faccio pulire e poi torni a cantare’. Sono sicuro che il pubblico avrebbe applaudito, e lui la ramanzina l’avrebbe capita. Quando tornava fuori, chiedeva subito scusa. E invece no, ha preferito le scuse via Instagram. Ma no! No! Chiedi scusa al pubblico che ti ha fischiato! Sei un artista sul palco, rispetta il pubblico e quelli a casa! Hai perso la brocca? Capita a tutti nella vita. Ma non questa storia di scrivere su Instagram… Che palle!». Amadeus, a mio parere, ha reagito seguendo la sua personalità, che doveva fare? Sclerare? Della serie: «E ora rimetti in ordine, e dopo a letto senza cena. Capito?». Io, rompiscatole come sono, forse l’avrei fatto, infatti non conduco il Festival, proprio come il mio amico Ringo.
UP
Fellini, 8 ½: per la BBC suo il film più cool di sempre
Secondo la BBC inglese il film di Federico Fellini 8 ½ è il film più cool di sempre «un misto di moda, estro e finezza… 8 1/2 è sia un film di inganni fantastici, sia un film che conserva un cuore pulsante sotto il suo aspetto elegante. Compiendo 60 anni questa settimana, è ancora una delle più belle illusioni cinematografiche del XX secolo. 1/2 è uno spiritoso riferimento alla carriera di Fellini; il film è tecnicamente il suo ottavo film e mezzo dopo sette lungometraggi e due brevi segmenti per film compilation. «8 1/2 è il miglior film mai realizzato sul cinema", concluse fermamente il compianto critico Roger Ebert nella sua recensione. Il film ha influenzato un'intera generazione di registi negli anni '70 e '80 e continua a ispirare tutti: da David Lynch a Guillermo del Toro, hanno riflesso la sua rappresentazione fantastica della produzione cinematografica. La BBC va avanti con paroloni eccelsi, paroloni che facevano ridere Fellini, che ho avuto la fortuna di conoscere con la moglie Giulietta Masina da ragazzo. A lui non piaceva parlare di cinema, nemmeno di scriverlo. I copioni li faceva consegnare agli attori, poi li lasciava in camerino, diceva: «Vai avanti tu, a soggetto, ti viene meglio» E Mastroianni creava l’incanto.
DOWN
Paolo Conte: una rivolta contro di lui alla Scala. Avrebbero preferito una noia mortale
Qualcuno s’è preso la briga di pubblicare una lettera accorata e lagnosa (ma è solo il mio stupido parere) per convincere Paolo Conte, il grande cantautore, a non esibirsi alla Scala di Milano, «un luogo non adatto, come dimostra anche la modalità di vendita dei biglietti, distribuiti per raggiungere un pubblico diverso da quello che normalmente frequenta la Scala».Tradotto: alla Scala deve andare solo la solita gente, mica gli altri. Direi che nella critica sta il perché di questo concerto, proprio quello di arrivare a chi la Scala non la frequenta e che potrebbe iniziare a farlo, in più credo che sia un dovere di un’istituzione così importante aprirsi agli artisti cui tutti noi italiani dobbiamo tanto, e a Paolo Conte dobbiamo davvero tanto. Un’ultima osservazione: alla Scala (che per secoli è stato anche il locale gay più gettonato d’Europa) sono andato pochissimo e solo ospite per occasioni mondane come la prima, ma ho assistito a rappresentazioni di una noia tale che una volta ho creduto che mi si potesse fermare il cuore. Con Conte nessuno ha pensato di rischiare tanto… per una volta l’hanno sfangata.
UP
Francesco Amadori: pace fatta con la nipote, la scelta più intelligente
Sono fan e cliente di Francesco Amadori. Leggo i comunicati: «Si è chiuso il contenzioso tra Francesca Amadori e l'omonima azienda di famiglia: la fine della vicenda arriva con un accordo extragiudiziale. Francesca, la nipote del fondatore del gruppo, copriva la carica di responsabile della comunicazione e nel gennaio 2022 era stata licenziata dall'allora amministratore delegato». Leggo sempre (su Dagospia) che fanno sapere gli avvocati «La reciproca disponibilità ha reso possibile un accordo che consentisse, in primis, la tutela dell'azienda quale patrimonio della famiglia, dei dipendenti e della collettività intera». Francesca Amadori ha lavorato 18 anni in azienda, che nel 2021 ha fatturato 1.362 milioni, ma poi qualcosa s’era incrinato ed erano partite le controversie con strascichi legali. Ma il mio consiglio: mai andare per avvocati in famiglia, hanno trovato un accordo, meglio così, lo dico seguendo il mio buonsenso e lo dico anche da cliente (il mio prodotto preferito? Le Birbe).
DOWN
Zeffirelli, si menava con Luchino Visconti, ma era anche un farfallone seriale
È andato in onda il documentario “Franco Zeffirelli, conformista ribelle” di Anselma Dell’Olio sul grande regista (nella produzione è coinvolta anche Francesca Verdini, la donna di Matteo Salvini). A un certo punto viene ricordato lo scazzo tra Zeffirelli e il suo mentore Luchino Visconti, che pare fossero stati anche amanti, fuori dal Teatro alla Scala, a Milano. Una loro amica che assistette alla lite disse: “Ma sapete che si picchiavano proprio come du’omini?”. L’osservazione fatta oggi fa ridere, gay o non gay, gli uomini so’ omini, oltretutto Luchino era molto testosteronico, fin troppo, ma anche Zeffirelli non è che fosse una mammoletta: lo ricordo con Giuliano Ravizza, l’imprenditore delle pellicce con cui realizzò uno spot con Jerry Hall, allora sposata a Mick Jagger, a una festa alla Besana di Milano: era ormai in età, ma sembrava molto sensibile all’interesse di giovani ammiratori. Purtroppo (o per fortuna) l’interesse era del tutto solo cinematografico e se ne tornò in albergo da solo a riposare.
UP
Isola Famosi, solo 10 puntate, ma potrebbero entrare Milton e Luana Borgia
L’Isola dei famosi, condotto da Ilary Blasi e diretto da Roberto Cenci, dovrebbe partire ad aprile, anche se hanno tagliato sei puntate per far posto alle sei di Pio e Amedeo che, visto l’incredibile successo rivoluzionario della scorsa edizione tornano, con il loro serale Felicissima sera. Ma per le dieci puntate il cast è già chiuso, anche se segretissimo per ora. Però chi è rimasto escluso non disperi: nel corso delle puntate ci saranno degli “innesti”. Tra i papabili si fa il nome di Luana Borgia, ex attrice hard che ha reso ceca mezza Italia più che riconoscente, di buon carattere, e Milton Morales, il sex symbol cubano (lo chiamano da sempre «la banana» e non ho mai capito perché) tornato ora in Italia e che viene visto come il naufrago ideale: fisicato, di carattere, prestante, ma non palestrato, insomma quel maschio alfa dominante ormai una rarità nel mondo piuttosto genuflesso dello spettacolo.
DOWN
Gilles Rocca, dal Ballo all’imitazione vince sempre, ma prima o poi ingrasserà pure lui
Va a Ballando con le stelle e vince, va all’Isola dei famosi e preferisce mollare il colpo (se no avrebbe portato a casa la vittoria), va a Tale e quale Sanremo e vince pure lì, Gilles Rocca fa scappare i concorrenti dai talent: è talmente preciso, concentrato, professionale, che è facile avere la meglio su chi magari non è avvezzo a una disciplina ferrea come la sua. E così pure le due puntate di Tale Quale Sanremo le ha vinte lui. Non solo ha voce e faccia, ma è pure fisicato, e in questo è pure disonesto: appena può sceglie mise, quando ci sono, che mettono in risalto la sua fisicata da paura. A volte fa prima (come a Ballando con le stelle) e rimane a torso nudo. Se non è giocare sporco questo… Ma prima o poi ingrasserà pure lui: lo aspetto al varco con ansia. Per il confronto, Gilles, sono già a dieta.