Inevitabilmente l’aumento del prezzo del gas metano si sta riflettendo anche sull'industria automobilistica. Al momento il costo al Megawatt-ora in Europa è arrivato a superare i 220 euro, circa dieci volte superiore al 2021. Aumento causato dall'inflazione degli ultimi mesi, che ha ridimensionato in modo notevole l'accessibilità al metano come alternativa ecologica ed economica alla benzina e al gasolio. In base agli studi pubblicati da Unrae, il numero di automobili a metano immatricolate in Italia è calato di molto negli ultimi mesi. Secondo Assogasmetano, il prezzo al kg del metano ad agosto 2021 era pari a 1,00 euro. Prezzo accettabile e conveniente rispetto al costo al litro della benzina e del diesel.
Situazione che oggi appare completamente capovolta. Difatti, ad agosto 2022 il prezzo al litro di benzina e diesel si aggirava intorno ai 1,70/1,80 euro al litro, mentre il metano 2,77 euro al kg. Quasi il triplo rispetto al prezzo dell’anno precedente. I rincari variano anche in base al luogo. A Milano non è difficile imbattersi in distributori di metano con prezzi al kg pari a 4,67 euro. Quindi, comprare un'auto alimentata a metano è diventato molto sconveniente. Una considerazione alquanto logica che ha finito con l’esprimersi sul mercato, confrontando i dati sulle immatricolazioni anno dopo anno. Nel 2021 il numero di automobili a metano vendute è stato pari a 1.508 unità, ad agosto del 2022 le immatricolazioni sono crollate a 387 unità. Ampliando il periodo d'indagine la differenza risulterà ancora più evidente.