Con Claudio Borghi il confronto sulle temperature di questi giorni è più termodinamico che dialettico. Sotto il sole impietoso di un’estate che sa di Apocalisse, abbiamo chiesto al senatore della Lega, esperto di mercati e di provocazioni, come mai non creda nel climate change. E lui, dal fresco (si fa per dire) del Senato della Repubblica, ha ribaltato il tavolo: il cambiamento climatico esiste, ma non è colpa dell’uomo — al massimo della Panda Euro 3. Tra un attacco agli attivisti climatici e qualche frecciata ai climatologi da scrivania, Borghi ci ha poi parlato di ghiacciai, satelliti e del Sahara come se fossero titoli di Borsa. E tra un dato e un “ma per favore”, si è anche espresso sulla leva militare, sulle apocalissi annunciate e sulle insegne che crollano dal cielo.

Allora Borghi, fa un caldo incredibile. Secondo lei…
Estate. Bello.
Secondo lei un visionario come Bezos, perché sceglie di fare un matrimonio con 40 gradi allombra a Venezia?
Hai ragione. Ma forse pensava che, (ride) dato che cè tanta acqua, magari sarebbe stato più fresco... No vabbè, a parte gli scherzi: il mondo globalizzato, come spiego nel mio ultimo libro Vent'anni di sovranismo. Dall'euro a Trump (edito da Guerini e Associati) che ci è stato “regalato” dai governanti degli ultimi - boh, 25 anni? - è quello che ha consentito a Bezos e pari suoi di fare fortune incredibili. Il famoso mondo senza confini, senza dazi, senza limiti, giustamente consentiva a chi aveva capitali, possibilità e appoggi nazionali di prendersi tutto.
Ci spieghi meglio.
Che in passato Bezos sia stato favorito da tutti è evidente. Che sia stato favorito principalmente da quelli che normalmente sono i riferimenti politici di quelli che oggi protestano, è altrettanto vero. Alla fine, quelli che volevano un minimo di confini, un minimo di dazi... eravamo noi. La cosa ridicola è che tu non hai protestato prima, lasciando che queste cose succedessero. E adesso che queste enormi ricchezze vengono in parte redistribuite protesti. Ma sei scemo? Ma scusa... Quindi l'hanno capito. Ha razziato, con la sua fortuna imprenditoriale, soldi in tutto il mondo, e adesso che ne redistribuisce un po'... cosa fai, lo cacci via? Così magari va a farlo a Parigi?
Il cambiamento climatico esiste?
Non lo so sinceramente di chi sia la causa, ma di sicuro esiste. Cioè, che il cambiamento climatico esista è palese, ma per un motivo semplice: è sempre esistito. Io abito a Como, di fronte a un bellissimo lago che, non più tardi di 10mila anni fa - quindi non parliamo di milioni di anni - era un ghiacciaio. Per cui, che esista un cambiamento climatico, è certo. È altrettanto certo che 10mila anni fa non cera la Panda Euro 3. Quindi ho i miei dubbi sul fatto che possa essere luomo la causa di qualcosa che cera già prima. E soprattutto i miei dubbi iniziano quando tutte le volte mi si dice: “Eh, ma tu non sei un climatologo.”
No, certo, non lo sono. Però per la mia ex professione - ero economista, operatore di borsa - so leggere i dati. E di una cosa sono matematicamente certo: i dati su cui si basano queste teorie del “fa caldo destate” sono ridicoli per consistenza.
In che senso?
Adesso si usano i satelliti. Ma io confronto una temperatura rilevata da satellite - che misura la superficie terrestre - con temperature che, in precedenza, venivano prese da termometri piazzati in alto, su pochissime aree, che nel tempo si sono urbanizzate. Magari quel termometro che prima era in campagna ora è in mezzo a un parcheggio. E poi ci sono enormi aree non misurate. Secondo voi, prima dei satelliti, quindi prima di ventanni fa… chi cazzo è che misurava la temperatura nell'Oceano Pacifico? Stiamo parlando di metà del globo. E nel Sahara? C'era qualcuno, nel mezzo di Tamanrasset, alle quattro del pomeriggio, a dire: “Cazzo, oggi sono 80 gradi”? Ma per favore.

Però, sull'onda di questa idea, certi provvedimenti presi potrebbero comunque danneggiare il pianeta non trova?
Io ho vissuto gli anni '70, dove la gente se ne fregava platealmente dell'ambiente. E ovviamente questo era sbagliato. Non è che, se avevi una tintoria, potevi sversare nei fiumi. L'inquinamento era - ed è - sbagliato. Ma il fatto che magari l'uomo non sia la causa del cambiamento climatico non significa che debba inquinare liberamente. Abbiamo imparato dagli errori, e va bene così. Dico solo una cosa: quello che non facciamo noi qui, con tutte le regole, presumibilmente viene fatto in paesi dove del rispetto ambientale se ne fregano ancora. Se io metto 2mila regole alla mia ditta, la produzione verrà delocalizzata in Cina, in India, o chissà dove, senza nessun controllo. E il mondo è lo stesso, eh. Forse bisogna trovare degli accordi, degli equilibri.
Ad esempio?
Se ci sono paesi che non rispettano le prescrizioni ecologiche che abbiamo noi, vanno messi dazi maggiori. Punto.
Ma, al di là dei numeri, secondo lei tutto questo allarmismo climatico non sembra un po come l'Apocalisse di San Giovanni? L'innalzamento dei mari, le stelle che cadono dal cielo, le bombe americane sull'Iran. Coincidenza?
Ma no, non siamo di fronte all'Apocalisse, se devo essere sincero. I profeti di sventura hanno sempre avuto grande successo. Quando leggevo le enciclopedie negli anni '70, mi dicevano che il petrolio sarebbe finito sicuramente prima del 2000. Con tutti gli scenari: ci congeleremo, daremo fuoco agli infissi per scaldarci... Mi pare che il petrolio non sia finito. Circolano ancora video di attivisti climatici che dicevano che il Polo Nord sarebbe stato privo di ghiacci entro il 2022. Mi pare che il 2022 sia passato, e i ghiacci siano ancora lì.
Però ci sono dati che dicono che le temperature stanno aumentando.
Sì, ma dire che sia sempre tutto uguale non vuol dire essere “negazionisti” - che poi è un termine pessimo, visto che si riferisce a cose molto più gravi. Il cambiamento climatico, ripeto, cè sempre stato. Forse farà più caldo in futuro, forse no. Se dovessi guardare i dati da semplice analista, mi verrebbe da dire che siamo vicini a un massimo. Anzi, forse siamo già all'inizio della fine di questo mini-periodo di riscaldamento. Ma se allarghiamo lo sguardo, una volta depurati i dati "taroccati" usati per fare allarmismo, non si trova nulla di anomalo.
Tra le sue iniziative legislative c'è anche la sua proposta di modifica al codice penale contro chi danneggia i monumenti. Ma secondo lei, questi attivisti li manderebbe anche a fare la leva, come proponeva Vannacci?
Sinceramente no. Pensare che, se c'è un conflitto in giro per il mondo, io ci mando un attivista climatico mi sembra ingiusto... nei confronti del teatro di battaglia! No, davvero. Io spero che nessuno di voi pensi che ci sarà un teatro di guerra in Italia, eh. Cioè, lo scenario in cui la Russia schianta Austria, Croazia e Slovenia e noi ci mettiamo a difendere il confine con i carri armati sul Piave... non mi sembra realistico. Il nostro esercito, la leva, dovrebbe essere spiegato per catastrofi naturali, missioni di pace, forze di interposizione. E lì, secondo voi, ci mandiamo gli attivisti? Vabbè. Con la carne da macello, a farsi investire dai carri armati? Ci sono tattiche in cui si mandano grandi numeri di persone per superare la potenza di fuoco... Lo sminatore, per capirci. Ma io non gli voglio così male, eh. Non sono daccordo, non li manderei mai a fare gli sminatori.
