Nonostante il patriottismo tipicamente british il volto simbolo di Top Gear Jeremy Clarkson non conosce bandiera e, nell'ormai famosa rubrica periodica sul tabloid britannico per eccellenza, il The Sun, il presentatore inglese se la prende spesso con i suoi connazionali, dalla politica al popolo, passando per TV, star, amici e colleghi.
Questa volta però il motivo delle sue invettive riguarda la classe dirigente, colpevole di innumerevoli critiche, scandali e disastri politici nel corso degli ultimi tempi difficili. Per spiegare un sentimento che Clarkson condivide con la maggior parte dei britannici però, il presentatore fa un paragone che non piacerà molto ai suoi fans italiani: "Sono solo io o tutti sono stufi del modo in cui i politici si stanno comportando in questo momento? Stavo per scrivere che sono peggio degli italiani ma, onestamente, sono più come delle anatre che schiamazzano per un po' di pane".
Clarkson prosegue poi la critica ai politici inglesi spiegando il comportamento inammissibile degli ultimi tempi: "Ogni singolo giorno è la stessa cosa. Sei un bugiardo. Puzzi. Sei andato a una festa. Non sapevo di essere a una festa. Ho intenzione di cambiare partito. Comunque non ci piaci. Sei Thelma e Louise. Bene, sei Dick Dastardly e Muttley e bla bla bla".
"È patetico. E tutto il tempo che stanno seduti a discutere come scolari in una rissa nel cortile di casa - continua il presentatore - l'inflazione sta flettendo i muscoli, pronta a impazzire, le finanze del paese sono quasi in rovina, la Cina è pronta a invadere Taiwan e la Russia sta giocando a risico sull'Ucraina".
Una critica che riguarda tutti, spiega Clarkson, e che non comprende solo il primo ministro Boris Johnson, ormai capro espiatorio dei problemi inglesi: "Ma quando tutto sarà detto e fatto, i colpevoli verranno multati, come facciamo quando parcheggiamo su una doppia linea gialla. Tuttavia, dal modo in cui stanno tutti andando avanti, è come se Boris fosse effettivamente responsabile della morte del principe Filippo. E che solo lui è responsabile di tutta la povertà, del crimine e delle malattie del mondo".