Dalle auto lussuose e da corsa, tra Top Gear (Bbc) e The Grand Tour (Amazon Prime Video), ai trattori, e che trattori, della sua Diddly Squat Farm. Insomma, Jeremy Clarkson nella sua lunga carriera di giornalista e conduttore televisivo ha saputo trasformarsi in continuazione. Capace di essere tutto e incapace di essere nulla, forte di uno stacanovismo instancabile secondo la sua compagna Lisa Hogan, Jezza adesso da assoluto protagonista manda avanti la sua fattoria nelle Cotswolds, diventata famosa soprattutto grazie alla serie tv Amazon. Insomma, agricoltore, ma anche birraio e tante altre cose, ma soprattutto uno dei più grandi, e famosi, contestatori degli ambientalisti. La giovane svedese dalle bionde trecce, ovvero Greta Thunberg, i suoi slogan e le sue manifestazioni, sono diventate presto terreno fertile per le critiche di Jeremy, che adesso lancia sfida all’attivista ventunenne: ma siamo sicuri che le emissioni di anidride carbonica siano realmente dannose?
Beh, Clarkson, come il suo solito d’altronde, sembra avere un’idea molto differente rispetto a quella che gli ecologisti in questi anni hanno cercato di difondere in tutto il mondo. Già, secondo Jezza la Co2 non è poi il peggiore dei mali; e anzi, senza di lei vivremmo tutti peggio. E forse è anche per questa ragione che, scrive il giornalista su The Sunday Times, “in un giorno produco più gas serra di India, Brasile e Cina messi insieme”. Una dichiarazione che Greta non avrà preso troppo bene; ma Jeremy continua. Infatti, secondo il presentatore televisivo più amato (e discusso) del Regno di re Carlo, “se devi vivere senza produrre anidride carbonica vuol dire che avrai freddo, sarai solo, povero infelice e ricoperto di piaghe sanguinanti”. Una previsione piuttosto tragica, sicuramente anti ecologista. Ma, a dire il vero, non si aspetterebbe altro da Clarkson, che si rivolge direttamente alla giovane svedese: “Greta Thunberg sarebbe stata furiosa con me”. Il motivo? Semplice, nella sua Diddly Squat, Jeremy ammette di aver fatto largo uso di “diserbanti per tenere a bada le erbacce […] ma ora – continua – questi sono molto costosi e forse non sono più così utili per noi. Quindi abbiamo deciso di arare alcuni campi”. Una scelta non proprio ambientalista, visto che in questo modo, sottolinea Clarkson, “per trainare otto vomeri il mio trattore utilizzava un gallone di diesel (quattro litri e mezzo, ndr) per coprire cento iarde (poco più di novantuno metri, ndr) […] è un sacco di anidride carbonica”. Quanto di preciso? Beh, scrive Tom Earnshaw di Lad Bible, “un’auto media a benzina raggiunge circa 36 miglia (58 chilometri, ndr) ogni gallone, mentre l’auto a diesel ne fa quarantatré”. E come se non bastasse, continua Jezza, “il terreno è un enorme deposito di anidride carbonica, e quando si ribalta (durante l’aratura, ndr) la sostanza viene emessa nell’aria”. Insomma, la Diddly Squat non sembra essere proprio il posto adatto per Greta…