Chiunque appaia costantemente in televisione, sembra avere pochi segreti agli occhi del pubblico, eppure non è così. Nessun vip, in realtà (e naturalmente), è senza filtri, soprattutto quando si tratta del loro privato. Per esempio, Jeremy Clarkson lo abbiamo conosciuto in veste di presentatore televisivo e giornalista, ma anche pilota e appassionato di motori, e poi ancora come produttore di birra, ristoratore, anche se per poco, e soprattutto in questi ultimi tempi come contadino nella sua fattoria chiamata Diddly Squat, protagonista di una fortunatissima serie su Amazon Prime Video. Ma Jezza com’è nel privato? In questo caso due sono le opzioni: cominciare a spiare Jeremy, alternativa piuttosto sconveniente (e sicuramente pericolosa, e quindi sconsigliata), oppure chiedere alla sua compagna di vita. No, non si tratta né di James May e né tantomeno di Richard Hammond, i suoi inseparabili colleghi in Top Gear prima e The Grand Tour poi, ma piuttosto della sua fidanzata Lisa Hogan. Ed ecco l’altra faccia di Clarkson…
Ex modella e attrice, Hogan e Jeremy stanno insieme ormai da sette anni, e la donna ha cominciato a essere conosciuta al grande pubblico soprattutto dopo la messa in onda de La fattoria di Clarkson, dove appare regolarmente nella gestione della Diddly Squat. Di recente, proprio con il lancio della terza stagione della serie contadina, ha fatto discutere, o meglio ancora chiacchierare, una scena in cui sembrava che Jezza si stesse preparando per la “fatale” proposta di matrimonio, che in realtà non è avvenuta. Lisa ci ride su e, al giornale britannico The Mirror, confessa di scherzare sulle eventuali nozze. Eppure, ha rivelato anche che “a volte la relazione è ‘difficile’”. Aria di crisi di coppia? No, non sembra proprio. “È un maniaco del lavoro - ha detto la Hogan parlando del suo compagno -, e questo a volte può essere difficile. Penso di lavorare piuttosto duramente, ma in confronto a lui io sono bradipo - ha scherzato - […] (Jeremy, ndr) stava facendo The Grand Tour, Chi vuol essere milionario? e scriveva tre articoli a settimana, a volte quattro. Ha una straordinaria capacità di portare a termine le cose”. Insomma, il Jezza stacanovista, anche se la sua dedizione al lavoro si può riscontrare anche dal piccolo schermo, ci mancava.