Chissà se Justin Timberlake nei suoi concerti del tour che sta portando in giro per tutto il mondo in questi giorni canta ancora la canzone Bye, bye, bye degli Nsync, boy band di cui faceva parte a cavallo tra gli anni novanta e i 2000. Beh, nel caso farebbe meglio a rinfrescare la mente e a ripetere il testo visto che deve dire ciao, se non addio, alla sua patente. Lo scorso giugno, infatti, la pop star statunitense era stato pizzicato dalla polizia di New York, precisamente nel villaggio di Sag Harbor, al volante in stato di ebbrezza. Secondo quanto riportato da Tmz, il cantante (e attore) non avrebbe rispettato uno stop, e in seguito la sua auto avrebbe sbandato vistosamente. Dettagli che hanno spinto gli agenti a fermare Timberlake, che poco prima si trovava a una cena con degli amici in un hotel, che hanno così segnalato un Dwi (driving while intoxicated or impaired, ossia guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze); procedendo, quindi, all’arresto di Justin. Ma non è tutto…
Tmz, a questo proposito, rivela che “al cantautore, che venerdì si è presentato all’udienza in collegamento dal Belgio, è stata revocata temporaneamente la patente di guida dal giudice, in quanto Timberlake si era rifiutato di sottoporsi all’alcol test durante il posto di blocco di giugno”. Infatti, secondo una legge dello stato di New York, il Dmv (Department of Motor Vehicles) è tenuto a ritirare la patente a qualsiasi automobilista che cerchi di sottrarsi a delle analisi di questo genere; la sospensione può arrivare fino a un anno. Ma per la popstar originaria di Memphis ci sarebbero anche altri problemi. Il suo avvocato Ed Burke Jr., riporta sempre il sito di gossip americano, sarebbe stato “rimproverato” durante l’udienza dal giudice Carl Irace per alcuni “commenti irresponsabili fatti quando è comparso in tribunale, quando ha cercato di far archiviare il caso, minacciando addirittura l’obbligo di silenzio”. E intanto, però, pure senza patente, il tour The Forget Tommorow di Timberlake continua a girare per il mondo.