L’estate italiana spaccata in due da un caso molto particolare: ma cosa sta succedendo in Puglia? La regione del sud, da sempre una delle più bramate mete turistiche d’Italia, sembra stia attraversando una stagione no. Tutto è partito da Gallipoli e dalla sua difficile situazione che pare aver portato alla fuga migliaia di turisti, anche se qualcuno nega e dipinge un quadro totalmente opposto. Sul tema, però, è intervenuto anche Flavio Briatore criticando aspramente i prezzi dei lidi pugliesi e l’assenza di servizi adeguati, parole poi riprese anche dall’ex ambasciatrice nel mondo della Puglia Nancy Dell’Olio; e di recente, sempre a Zona Bianca su Rete Quattro, l’imprenditore è tornato sulla questione: “I prezzi alti? Dobbiamo, però, dare un servizio, se vogliamo avere questo turismo. Se vogliamo avere un turismo di un certo livello, dobbiamo avere delle infrastrutture di un certo livello”. E poi è arrivata anche la risposta (dura) a Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli, che lo aveva accusato di parlare male della Puglia solamente perché non era riuscito a fare affari nella Regione. E adesso partono pure le denunce?
Come riportato da il Gazzettino, per mr. Billionaire “quel sindaco – riferendosi proprio a Minerva – non è gradevole, perché io non vengo a fare le cose mie senza regole” ha detto sempre a Zona Bianca. E poi è arrivato l’avvertimento: “Parlerò con i miei avvocati per querelarlo – ha detto sempre a Zona Bianca –. Gallipoli è l’esempio, quest’anno, di uno scandalo straordinario. Basta vedere i filmati di Gallipoli, con le macchine nella sabbia. Il sindaco, anziché parlare di Briatore, dovrebbe andare con la pala a spalare la sabbia per garantire alle macchine l’accesso al mare”. Immediata la risposta di Minerva tramite il suo profilo Facebook, in una lunga dichiarazione in cui ha scritto che “una sua querela (di Briatore, ndr) per me sarebbe una medaglia da portare al petto […] Cosa ho fatto di male? Io – continua il messaggio del sindaco – ho difeso la Puglia, la mia terra, come tutti noi dovremmo fare dinanzi a delle offese continue di chi pensa di venire da un’altra parte e con uno status economico importante si senta autorizzato a dare ‘buoni’ consigli”.