Un’estate caotica, per non dire di peggio, sulle spiagge della Puglia. Un tempo una meta turistica invidiata, e ambita, da tutti, ma da questa stagione sembra essersi trasformata in un vero e proprio inferno tra mancanza di servizi e costi letteralmente folli. A criticare il “sistema turismo” pugliese è stato Flavio Briatore, uno che di ospitalità ne sa qualcosa, intervenuto alla trasmissione televisiva Zona Bianca su Rete Quattro, e dipingendo una situazione veramente al limite, ammettendo addirittura che “non siamo molto lontani dai prezzi di Montecarlo”, e utilizzando la parola “overpriced”. Ovviamente non sono mancate le critiche a mr. Billionaire, reo di aver puntato il dito verso una delle principali attrazioni italiane per i turisti da tutto il mondo; ma adesso a sottolineare quanto affermato dall’imprenditore ci pensa Nancy Dell’Olio, che per la Puglia è stata ambasciatrice nel mondo. Beh, secondo la famosa avvocata (nata a New York), “Briatore ha ragione”…
Insomma, “già due anni fa – ha ammesso Dell’Olio in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera – ho cominciato a sostenere […] che i costi di una vacanza erano troppo elevati nel rapporto qualità-prezzo. Evidenziai il rischio di una flessione della curva di crescita a causa di questa strategia, anzi di una mancanza di strategia”. La colpa più grande è quella di aver fatto “una promozione che non è sostenuta da servizi e infrastrutture”, e quindi, commenta l’avvocata, “non regge […] – e – Non si può promuovere e non essere in grado di recepire adeguatamente la domanda. Quanti in Puglia conoscono il nome dell’assessore al turismo?”. La vera falla che avrebbe creato il caos attuale, dunque, si celerebbe nella scarsa (o scadente) accoglienza, ma lo sbaglio della Regione è a monte, visto che “la Puglia è fortemente carente di una politica del turismo [..] non abbiamo servizi adeguati per tutti”. E a quanto pare, continua Dell’Olio, adesso “bisogna tornare con i piedi per terra, occorre essere realistici e concreti”. Beh, più che realista l’ex ambasciatrice sembra essere piuttosto pessimista, tanto da ammettere che “questa estate è forse l’inizio della fine della parabola Puglia”, e che “il grande flusso di medio livello e di alto impatto di consumo sta finendo”. In fin dei conti basta guardare gli esempi citati da Nancy Dell’Olio sul Corriere, tra milanesi pentiti (per i prezzi troppo alti) di aver acquistato casa a Monopoli, amici inglesi a cui “sono stati chiesti sessantacinque euro per una bottiglia di vino che ne costa cinque proprio perché stranieri”, e stazioni (come quella di Lecce) senza censori e con solo ventuno taxi. Insomma, termina Dell’Olio, “come è possibile?”.