Feel the Burn, era il motto del candidato democratico Bernie Senders alle elezioni presidenziali 2020. Si, ha perso, lo so. Aveva perso anche contro Hillary Clinton nel 2016, le elezioni dove tutti davano per scontata la vittoria della prima senatrice donna di New York aka la prima donna Presidentessa degli Stati Uniti, dopo il doppio mandato di Obama, il primo presidente nero americano. Ovvio che nessuno aveva fatti i conti con Donald Trump, con le sue bugie, deals economici, minacce, ricatti, abusi, soprusi, bancarotte, frodi fiscali controllate e sanzionate da entità repubblicane ecc ecc che comunque l’hanno portato all’elezione, cosi come il 51% degli Americani, loro padre padrone, primo presidente americano appartenente alla classe dei businessman (come Silvio Berlusconi votato all’unanimità come “papà e dagli italiani” nel 1994), stanchi com’erano del sistema politico & dei politici, riconosciuto da tutti come inadatto, corrotto, dove sono equamente tutti impastati in lobbies, tutti a farsi-restituirsi favori-voti, tutti pronti a mantenere lo status quo che permetta loro (Rossi&Blu, canaglie e delinquenti, repubblicani e democratici) di tenere $$$ e il seggiolino sotto al culo.
Detto questo, passo a dirvi che sono democratico, pro Biden, sono liberale, progressista e rimango stupefatto quando leggo sui vari quotidiani italiani e sento nelle trasmissioni tv che Biden è per la guerra, che gli americani sono favorevoli al prolungamento del conflitto, che la salute di Biden è compressa, che blah blah blah. Cominciamo a dire che gli americani hanno visto l’attacco-invasione della Russa in Ucraina come una minaccia per la democrazia mondiale; il 60% degli americani è favorevole alle sanzioni economiche (anche a costo di inflazione); sono contrari (83%) ad un possibile intervento militare sia degli States che della Nato (paura del nucleare), ma favorevoli all’invio di armi agli Ucraini; possiamo anche dire che il conflitto ha in qualche modo ri-unito l’America (divisa internamente da Trump), riavvicinato le due fazioni politiche; il 60% degli Americani ha approvato le azioni del Presidente (popolarità al 42%) e in maniera alquanto clamorosa ha mostrato quanto gli stessi Americani non si considerano più il modello di democrazia da esportare nel mondo. Incredibile ma vero. Detto questo, leggo anche che gli americani pensano che la salute del Presidente stia declinando e che balbuzia, senilità e demenza stiano avendo il sopravvento. Niente di tutto ciò, a meno che non ascoltiate Fox News repubblicana che non perde occasione di sminuire il suo operato, sopratutto in politica interna, preparando un possibile golpe per le prossime elezioni di Mid Term.
Perchè questa premessa, questo mio endorsement per Bernie Sanders? Perchè Bernie è il mio presidente virtuale, colui che ancora da solo combatte contro università ed istruzione elitaria, contro un sistema sanitario basato su Mafie Assicurative; contro colossi come Amazon, Starbucks, Facebook e gente come Bezos, Koch Musk, Buffett, Gates, contro la S.501 Ultra Millionaire Tax Act del 2021conosciuta anche come net wealth tax, che fa pagare le tasse ai più ricchi, ai più influenti, a quell’ 1% della popolazione che, per via di com’e’ strutturato il code fiscale americano, riesce sempre a farla franca e a non pagare le tasse. Queste le sue tre promesse, e proprio per questo l’hanno fatto fuori immediatamente, non perché socialista o comunista (quello l’hanno detto agli americani) ma perché nessuno vuole modificare il sistema, specialmente la tassazione dei ricchi, argomento piuttosto importante perché sia i democratici che i repubblicani sono praticamente gestiti da persone ricche e non vogliono che nulla cambi, da qui, la mia tesi che Democratici e Repubblicani, quando si tratta di governare, stanno dalla stessa parte, quella del portafoglio, dello status quo ottenuto. Possono variare su armi, aborto, razzismo cazzi e mazzi, ma l’unico fattore fondamentale è non toccate i miei fucking soldi. In questo sono esattamente uguali.
Joe hai voluto la bicicletta, adesso pedala
Stacco veloce due anni dopo, in cui un Biden irriducibile, al limite dello sfrontato, ha avuto a che fare con Covid, risanamento economico, ristrutturazione delle infrastrutture, inflazione, Afghanistan e aborto, tutti problemi creati ed ereditati dai repubblicani, che non gli perdonano di aver vinto le elezioni barando. Problemi, che non potendo risolverli in 5 minuti, (mica è GoldDrake) gli vengono urlati quotidianamente in faccia come capi di imputazione, che non fanno altro che abbassare il suo livello di popolarità (a fine aprile è sceso al 37%), importantissimo per gli americani, a volte vale più della ragione. In mezzo a tutto questo eccoci arrivare al conflitto Russia-Ucraina-Usa-Europa dove Biden viene accusato di tutto, dall’essere guerrafondaio, armatore, dittatore, temporeggiatore, pro genocidio (passato yankee in Vietnam e Afghanistan) nonché, ultima strategia repubblicana (con rappresentanti democratici, fra le cui fila cominciano a far capolino gli insoddisfatti, i bastian contrari, i fake friends) che lo vuole rincoglionito, chiedendoli ogni giorno di sottoporsi ad un esame cognitivo. Si, dove rincoglionito stà per malato, demente, incapace di intendere e volere… tutti attacchi che quotidianamente tendono a sminuire il suo lavoro, visto che di cazzi non ne ha a sufficienza anche in casa (leggi Florida Dont Say Gay movement, inflazione, prezzo del petrolio, immigrazione, libertà religiosa, ambientalismo, integrità diritto di voto e, per ultima, una delle più importanti lotte sociali da affrontare a vincere, la questione di aborto e sua validità o presunta illegalità, lotta che nulla dovrebbe aver a che fare con fazioni ed interessi politici. Tutto possibilissimo, eccome. Dopo tutto, gli yankee sono abituati a fare qual cazzo che vogliono, ora più che mai, ora dopo il governo Trump, il periodo Covid e le (in) giustizie sociali post Floyd, c’è un’altra fattore da prendere in considerazione, il più importante di tutti: il degrado civile e l’assoluta divisione-frattura degli Americani, situazione che è sotto agli occhi di tutti, che permea la quotidianità di 330 milioni di persone, 24/ 7/ 365, peggiorata dalla sempre più evidente disuguaglianza di reddito e ricchezza.
Joe sei rincoglionito, ergo, sei un weak leader
Detto dei problemi politici, economici, di guerre ecc ecc, eccoci alla sanità fisica-psico-mentale di Joe Biden. Verità vs Fake News. Problematiche ed allarmismi. Prove e illazioni. Ovvio che la richiesta dei Repubblicani (proprio il partito che ha eletto Trump) a Joe Biden di sottoporsi a un esame cognitivo (gennaio 2022), è una richiesta alquanto provocatoria, proprio in vista delle elezioni di Mid Term, atta solamente a rovesciare il già delicato equilibrio tra elefanti e somari, House & Senato (i Democratici controllano 222 seggi e i Repubblicani 212), per non parlare poi della pratica del ridisegnare i confini dei distretti elettorali, il cosiddetto redistricting, che, se portato avanti con l’intento di svantaggiare il partito opposto, prende il nome di gerrymandering (soppressioni voti), dove in questo momento, i Repubblicani sono in netto vantaggio. Lungi da me voler parlare di questo. Voglio invece elencare le motivazioni per cui la gente (loro) pensa che Joe sia rinco:
1) Ha quasi 80 anni.
2) È risaputo che durante i suoi discorsi spesso fa errori, sbaglia nomi e si macchi di qualche volo pindarico.
3) Biden balbetta. Sintomo di declino cognitivo?
4) Inciampando una-due-tre-quattro volte salendo-scendendo l’Air Force One ha fatto sorgere dei dubbi sul proprio stato di forma psico-fisico.
5) Ha sbagliato e scambiato diverse (tante) volte i nomi fra Libia e Siria, indicano erroneamente l’uno invece che l’altro. (Sì, perché voi sapete la differenza?).
6) Ha chiamato un paio di volte Kamala Harris come il “presidente” degli Stati Uniti d’America.
7) Sbaglia continuamente i nomi dei ministri del suo cabinet, confondendoli.
8) Ha sbagliato i nomi dei suoi nipoti e chiamatone un altro con il nome del figlio Beau, defunto anni fa.
Dazed & Confused
9-10) Ma l’esposizione al pubblico ludibrio, responsabile di tanto polverone, è avvenuta durante la visita di Barack Obama alla Casa Bianca, dove ci sono stati un paio di momenti durante la celebrazione del 12esimo Anniversario dell’Affordable Care Act (legge di riforma globale che fra l’altro aumenta la copertura assicurativa sanitaria per i non assicurati) dove, il Presidente Biden, grazie ai suoi movimenti e sguardi sembra, dapprima disorientato (stava invece cercando qualcuno) e subitodopo stordito (stava gesticolando a Obama, fuori campo, dove andare), momenti che l’hanno fatto diventare de facto demente e senile. Dove invece la realtà è esattamente l’opposto, sempre che si voglia veramente esaminare quello che è successo. Check your factsm nion fidatevi delle fake news. Una volta fatto questo, non avrete alcun dubbio sulle accuse infondate di stampa e Fox News di chiaro stampo Repubblicano.
Ed eccoci alla fine del discorso. Biden fa cazzate, Biden perde popolarità, Biden difficilmente verrà rieletto. Biden è odiato. Biden sta facendo quello che può, ma la gente si dimentica in fretta da dove si veniva e come si stava umanamente sotto Trump. Il problema è che i Repubblicani non hanno un’anima, non accettano compromessi, e fondamentalmente hanno amato Trump (e con loro l’America) perché nonostante tutto (specialmente quando aveva torto), faceva sempre quello che voleva, in barba a tutto e tutti (punizione massima: l’hanno interdetto da Twitter!), poster child del perfetto bullo di quartiere, armato sempre di arroganza, impertinenza, insolenza, prevaricazione, spacconeria, spavalderia, strafottenza e sopratutto violenza, caratteristica che un presidente di una nazione democratica non deve, ne può avere.