A Elon Musk è stato chiesto da più parti di “spegnere” le Tesla in Russia. Lo farà? Difficile. Nel frattempo comunque qualcosa ha fatto: ha reso gratuiti le ricariche (supercharger) per le persone in fuga dall'Ucraina con veicoli elettrici.
Riguardo al primo aspetto, l’uomo più ricco del mondo è stato oggetto di varie richieste dei suoi follower su Twitter che gli domandano di chiudere i veicoli elettrici della sua azienda in possesso di russi, come contromisura per l’attacco di Putin all’Ucraina.
“Caro Elon Musk, puoi disattivare tutte le Tesla in Russia, per favore?”, gli ha chiesto per esempio un utente su Twitter.
E un altro utente ha aggiunto: “Forse è ora di disabilitare tutte le Tesla in Russia e Bielorussia?”
Qualora Musk decidesse di rispondere positivamente alle richieste, l’impatto sarebbe ulteriormente potenziato dal fatto che l'account Twitter del boss di Tesla è uno dei soli 22 seguiti dall'account ufficiale del Cremlino sulla piattaforma di social media.
Quanto alla questione ricarica, chi è in fuga dall'Ucraina ora può utilizzare gratuitamente i supercharger Tesla in quattro città vicino ai confini di Polonia, Ungheria e Slovacchia, secondo Electrek. Veicoli elettrici sia Tesla che non Tesla possono ricaricare senza alcun costo a Trzebownisko in Polonia, a Košice, Slovacchia, a Miskolc e a Debrecen in Ungheria.
Secondo quanto riferito, l’Ucraina ha circa 30.000 auto elettriche sulle sue strade, mentre l’Agenzia Onu per i rifugiati stima che in circa 660 mila siano già fuggiti dopo l’invasione russa.