Ci hanno provato, non ce l’hanno fatta. Volevano rubargli un Richard Mille da trecentomila euro. Ma son stati beccati? Da chi? Da quella che doveva essere la vittima e da alcuni passanti solidali. Parliamo del caso di furto sventato più discusso di questi giorni che ha visto come protagonista il pilota Carlos Sainz. Il campione del Cavallino, finito il GP a Monza con un terzo posto (di poco avanti al compagno di squadra Charles Leclerc), torna a Milano, esce dall’albergo e entra nell’auto del manager, ma tre ragazzi di origine marocchina si sarebbero avvicinati per sfilargli l’orologio extralusso al polso. Le cosiddette bande dei rolex (ma è un fenomeno che riguarda vari brand costosi) hanno tuttavia sbagliato obiettivo, finendo per trovarsi a scappare da Sainz, che decide immediatamente di inseguirli tra le vie della zona Quadrilatero. Il risultato? Loro son stati presi, a scaglioni, tra le vie, dal pilota, dal suo assistente e da alcuni passanti che hanno scelto di intervenire in sostegno dello spagnolo.
I ladri, tutti intorno ai vent’anni, sono stati portati in carcere dalle forze dell’ordine con una denuncia per furto. Milano bella da Dio ha pubblicato il video dell’arresto di uno dei tre accusati, proprio in una delle vie della zona commerciale di Milano. Le riprese sono state fatte da uno dei tanti passanti che si sono fermati per seguire la scena, mentre altri pedoni in zona sono intervenuti e hanno aiutato a bloccare l’uomo. La scena è stata commentata da molti utenti e il video è diventato virale. Tra le opinioni espresse anche quelle di Luca Salvadori che con ironia scrive, in riferimento alle affermazioni di Beppe Sala secondo cui sia la poca sicurezza a Milano sia solo un fatto di percezione: “Ragazzi è una percezione come dice Salah. Stanotte hanno sfondato sotto casa mia le vetrine di un bar e un negozio fastweb, abito in zona crocetta, quindi relativamente in centro. Ma ripeto, tranquilli, a tirare le mazzate è stata la percezione”.