Questa mattina Flavio Briatore ha pubblicato una foto della sua colazione e abbiamo pensato di chiedere alla dottoressa Sara Farnetti, grande esperta di disturbi del metabolismo, se la colazione dell'imprenditore potesse fare anche al caso nostro. La Farnetti ci ha risposto dicendo che: “in questa foto ci sono frutta dolce, fresca e cotta, 2/3 noci. I carboidrati a colazione vanno bene ma sono rapidi. Non è adatta per chi è famelico. Va bilanciata meglio: solo la mela, per esempio, e 1 cucchiaino di mandorle in più. Non va bene se vogliamo controllare insulina e cerchiamo una soluzione che velocizzi la perdita di grasso viscerale. Meglio le noci con un avocado come frutto, mima il digiuno in modo ormonale”. Intanto ci ha dato una buonissima notizia, ovvero il fatto che i carboidrati, come dice qualunque uomo di scienza, non vanno demonizzati. Dobbiamo immaginare che i carboidrati sono il carburante principale del nostro cervello e nel momento in cui questi non vengono inseriti all'interno di una dieta, ne risente tantissimo quell'organo che ci consente di svolgere le nostre regolari attività, sia mentali che fisiche.
La dottoressa Farnetti, ci ha spiegato, quando ha di fronte un paziente mette in atto un approccio integrato. Spesso e volentieri vogliamo il “tutto e subito”, ma non pensiamo al fatto che ci possa essere il fegato che va in blocco, che sia il pancreas che possa avere qualche problema. La ricerca della causa è tutto e non bisogna pensare che le calorie siano il centro dell’alimentazione o che fare una dieta iperproteica trovata a caso su Internet non comporti dei danni per esempio a livello renale e non bisogna nemmeno pensare che il “fai da te” sia un buono strumento. A proposito di quest'ultima abitudine, la dottoressa ci ha detto che: “La colazione deve essere fatta in modo funzionale e in base all'obiettivo che abbiamo per quel paziente. Con 'funzionale' intendo che deve seguire il progetto ormonale migliore per il paziente”. Quello di cui molti di noi non si rendono conto e che geneticamente siamo tutti diversi. Questo riguarda i farmaci, il cibo e le abitudini che ognuno di noi deve seguire. Fare il “copia e incolla” della dieta data all'amico o al parente è in primis un danno per noi stessi.