Nuovo giorno, nuova polemica, ma alla fine i protagonisti sono sempre gli stessi. Nello specifico stavolta ce la prendiamo (di nuovo) con la signora Ferragni.
Al centro della diatriba due scelte: il voler devolvere l’intero cachet di Sanremo in beneficenza a favore di “D.i.Re”, associazione contro la violenza sulle donne, e averlo fatto sapere a tutto il pianeta. Stiamo parlando di una donazione in teoria da 100 mila euro, che onestamente non era tenuta fare. Molti sostengono che per lei sia una cifra irrisoria e probabilmente per l’imprenditrice effettivamente lo è, ma per l’associazione no.
“Quando si fa del bene non lo si fa sapere”, chiosano tutti quelli che mettono l’eleganza e la discrezione davanti ad altri valori e che vedono nel gesto solo un tentativo di rimettere in ordine un’immagine un po’ ammaccata da qualche recente scivolone di troppo. Potrei anche essere d’accordo in linea generale, ma onestamente amen. I tempi cambiano e le formalità forse pure.
Ricordiamoci tutti di cosa si occupa la sciura Chiara nella vita: è una influencer. Tradotto, è riconosciuta come personaggio pubblico in grado di condizionare, ad esempio, le scelte d’acquisto della sua community. E questo non lo dico io, lo dicono i fatti, se volete sgradevoli e intollerabili, ma rimangono dati concreti.
È una che è in qualche modo in grado di determinare stili e tendenze. Ingiusto e incomprensibile? Va bene, ma fattuale.
Ha deciso di rinunciare al compenso sperando che qualche suo follower la emuli? Non riesco a trattenere un “il fine giustifica i mezzi”.
Certo, la “bontà” e i gesti positivi non arrivano al pubblico con la stessa facilità e diffusione di un paio di orecchini, ma perché fingere che nessuno la imiterà per il puro e poco nobile gusto di farlo?
Quando il marito ha partecipato a Sanremo con la Michielin, Chiara è stata accusata di aver agevolato eccessivamente il compagno in gara per la “chiamata alle armi” della sua community da oltre 28 milioni di follower. Non dimentichiamoci che anche solo l’uno per cento di 28 milioni è comunque il corrispettivo degli abitanti di Parma e provincia. E ora mamma Rai ha chiesto di mettere a disposizione di tutto il carrozzone della kermesse di quest’anno questo potente “braccio armato” fatto di numeri, like, condivisioni e potenziali meme sui social. Puntano alla viralità, alla copertura online e chiamare la Ferragni in prima linea e in prima serata era la cosa più semplice da fare. Ed è stata fatta.
E va bene.
Ora come sempre speriamo nel miracolo: che oltre a convertire numeri converta anche buona volontà. E lì sono scettica. Non perché non creda in lei come influencer, ma perché non credo in noi come persone.