Io non li capisco questi Millennial. Sono per la maggior parte su Onlyfans e rompono la minchia a Chiara Ferragni per alcune foto castissime in lingerie rosso natalizie che sembra Babba Natale. Ha ragione lei quando risponde: “Altro che libertà di pensiero, secondo me fate schifo” e quando per tutta risposta pubblica una castissima foto del suo culo “per fare incazzare ancora di più i commentatori bacchettoni”. Le rimproverano persino di essere mamma. Certo deve essere difficile da digerire spalancare le gambe a 360 gradi su Onlyfans e guadagnare di meno di Chiara Ferragni, che con pudiche foto in mutandine e reggiseno fattura più di una pornostar. Certo, c’è un po’ di ingiustizia sociale: il Millennial, rotto a tutte le esperienze, che farebbe di tutto per un po’ di visibilità, che vuole liberare il porno da ogni giudizio moralistico immettendolo nel circuito social, sente il suo cervello esplodere ogni volta che la Ferragni posa pudica e guadagna. Il reggiseno (rosso) poi è al limite della tortura, bacchettato, imbottito, schermato, per non parlare degli slip che non presentano neanche una trasparenza. Ho visto le foto e il video della Chiara e mi sembrava mia nonna, durante le feste natalizie, prima di mettere su a bollire il ragù.
Sti giovani vogliono essere fluid, free, pentasexual, con lo scappellamento non solo a sinistra ma anche a destra, e poi alzano il ditino giudicante. Che la morale o il moralisticheggiante vadano di pari passo con i soldi è oramai cosa assodata: dalla morale del sacco di contante alla morale dell’accoglienza dei bambini profughi, ma almeno uno spera nella nuove generazioni. Voglio dire: qui abbiamo “cciofani” che se la prendono con la moglie di Fedez perché fa foto e video in normalissimo e casto reggiseno e mutandine, quando abbiamo nonne in spiaggia – beate loro – seminude. Le rimproverano l’essere mamma, ma, Millennial del mio cuore, le avete viste le vostre mamme? Io, per la mia veneranda età, le ho viste, vivaddio. E vi assicuro che la Ferragni è una monaca in confronto.
Oddio, non vorrei che mi scambiaste per una “Conchita De Gregorio con l’uccello”. Anzi. Tra la Ferragni in intimo casto che fattura e mi pare che non rubi e la Liliane Murekatete a pecora (si può dire pecora?) su una poltrona trovo molto meno pericolosa la Ferragni. Anche perché se cadi da una poltrona da quella posizione ti fai malissimo e se siete, come sono io, tra i pochi che hanno visto gli scatti della moglie del gatto con gli stivali, sapete benissimo che gli scatti della Ferragni puoi imitarli a casa senza la supervisione di un professionista, mentre per imitare gli scatti della Murekatete ci vuole la consulenza quantomeno di Bear Grylls. Minchia non faccio in tempo a scandalizzarmi per l’eccessivo lassismo morale dei Millennial che devo subito scrivere qualcosa contro il loro moralismo becero. È che non avete più una logica: ragionate per post, per commenti. Siete nell’epoca del “pensare breve” teorizzato da Manlio Sgalambro (che conoscete solo come autore dei testi di Battiato, capre). Insomma, cari Millennials: ce l’avete corto (il sillogismo).