Eh già, è capitato anche a noi. Nessun bombardamento ma fuochi d'artificio. Di cosa stiamo parlando? È presto detto. Ieri sera abbiamo pubblicato sul nostro profilo Instagram un video di quel che credevamo essere un bombardamento sulla Striscia di Gaza. Un video che, prima che da noi, era stato già ripreso dal Corriere con un articolo, poi cancellato, dal titolo “Raid israeliani su Gaza, nel nord della Striscia le città sono in fiamme”. Non solo, il filmato, su X, al secolo Twitter, non faceva che rimbalzare da un profilo all’altro, finendo tra i primi in tendenza. Ed è qui che, nel maremagnum della condivisione social, abbiamo preso un abbaglio.
A segnalarci l'errore, o meglio la figura di m, i nostri follower con dei commenti che abbiamo accolto con sorriso e gratitudine: "A me sembra il Capodanno di Napoli"; "Non credo che come controaerei utilizzino i fuochi di artificio". Riportiamo i più gentili, of course. Del resto, il nostro copy, recitava così: "Massicci attacchi aerei sulla Striscia di Gaza durante la serata di oggi. Le immagini mostrano le città al nord della Striscia andare in fiamme. "Il nostro paese è in guerra". Queste le parole del primo ministro israeliano Netanyahu". Poteva capitare a tutti? Forse. Mea culpa di chi scrive e grazie ai nostri follower che sono sempre sul pezzo. Stavolta più di noi.