Cinquantottesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto i riflettori Al Bano e la verità sul Festival di Sanremo del 1996, l’arrivo della seconda stagione di “Soy Georgina”, il motivo del grande successo di Giuseppe Cruciani, Jean Todt e la verità sulla salute di Schumy e …con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
UP
Sergio Mattarella da PizzAut. Meraviglioso: «Presidente, anche se siamo autistici, sei uno di noi»
Segnatevi questo indirizzo: PizzAut di via Philips 12 a Monza. È una pizzeria che ha aperto a Monza da poco e, se capitate da quelle parti, vi conviene andarci, primo perché la pizza è ottima e il locale è bello (vi avevo già segnalato quella di Cassina de’ Pecchi), poi perché i ragazzi che ci lavorano (anche assunti a tempo indeterminato) sono autistici e sono bravissimi, poi perché ce lo consiglia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (scusate se è poco) e, se non ci possiamo fidare di lui, possiamo andare tutti a casa e chiuderci dentro. Sergio Mattarella è stato invitato all'inaugurazione di PizzAut, a Monza, ha abbracciato e salutato tutti i ragazzi. E ha detto: «Vorrei ringraziare Nico Acampora (proprietario del locale) perché quello che ha sognato e intuito l'ha ideato mentre tutti lo ritenevano impossibile e inverosimile invece adesso è la realtà. Questo è un luogo non solo di esempio ma di normalità perché si lavora come tutti fanno. Ogni persona ha il suo modo di esprimersi, di realizzarsi, di vivere una sensibilità, nessuno è uguale a un altro, quindi significa che tutti devono avere la possibilità di potersi esprimere e realizzare». Aggiungerei quello che aveva già detto Elio di Le storie tese (papà di un ragazzo autistico che era presente): «Pizzaut trasforma con il lavoro un assistito in un contribuente». Ma per contribuente non credo si riferisse solo alle tasse che pagherà col suo lavoro, il suo contributo economico, quanto al fatto di contribuire alla società, alla sua famiglia, alla sua realizzazione emancipandosi. Con l’autismo (che colpisce un bambino su 77) un tempo c’era solo una strada: l’assistenza della famiglia, del privato o dello Stato. Tutti dovremmo indossare sul cuore il grembiule del Presidente Mattarella: siamo tutti uno di voi.
DOWN
Cristiano Ronaldo
Gli uffici stampa assicurano (e credo loro sulla parola) il successo della seconda stagione di "Soy Georgina", in cui la compagna di Cristiano Ronaldo si racconta a tutto tondo e mostra gli aspetti della propria vita privata. E ci credo che abbia successo: parla di sesso e, si sa, il pruriginoso funziona sempre: a Georgina piace essere piccante (o piace agli autori?). «La modella e influencer ha raccontato che un giorno "avevo evitato di nuotare in spiaggia, ma sono tornata a casa e Cris mi ha detto di andare alla spa. Ero super seccata con le braccia alzate nella spa per evitare di bagnarmi», credo per i capelli (sarà riccia?). Tradotto: a Ronaldo piace farlo dove gli viene in mente, come a tutti del resto, e quando gli parte la fissa (come a tutti). Georgina ci mette del suo: «L'abbiamo fatto lì, alla spa». Capirai, il coraggio sarebbe stato nel farlo in una spa pubblica, ma nella propria villona da 1500 metri quadrati, sai che paura. Un particolare, Cr7 ha 4 figli, in passato una tizia aveva pure detto di essere stata sodomizzata contro voglia da lui, poi s’era fidanzato con Irina Shaik, infine un paio di show girl (si fa per dire) l’avevano raggiunto in Portogallo per una toccata e fuga (no, non c’è un refuso) infine è arrivata Georgina, che come scoperto da Novella 2000, ha sposato con una cerimonia segreta in Marocco (e non credo mai trascritta al registro civile). E pensare che qualcuno lo voleva gay a forza, al punto che per una foto dove i due si salutavano e facevano i pirla gli hanno perfino affibbiato una relazione con il pugile Badr Hari, olandese di origini marocchine. Fake news totale. Ma ora aspettiamo le nozze ufficiali con Georgina volute e molto comode visto che se non si sposano lei e lui sono una coppia illegale, infatti, in Arabia Saudita (dove lui ora gioca) è illegale che si condivida la stessa abitazione se non si è uniti nel sacro vincolo del matrimonio.
UP
Massimo Giletti: «In Rai o rimango a La7? Quando è morto mio padre dalla Rai neanche un biglietto, Cairo invece era al funerale»»
Come anticipato da Novella 2000 Massimo Giletti è indeciso, ma non troppo su un eventuale trasferimento in Rai (dove ha lavorato 30 anni) da La7, dove Urbano Cairo gli ha permesso di lavorare tanto e bene dopo che la Rai l’ha sbattuto fuori nonostante risultati strepitosi. «Non ho ancora deciso il mio futuro, questo lo posso dire”» ha detto al “Giornale Radio, L’Attimo Fuggente” a Luca Telese e A Giuliano Guida Bardi. «Dovrò decidere tra un mesetto… io sto con un editore che in questi anni mi ha garantito la libertà; un editore che mi son trovato accanto quando è morto mio padre con le mani sulle spalle all'improvviso. Vicino». E aggiunge: «La Rai non ha mandato neanche un telegramma, neppure una telefonata, dopo trent'anni di lavoro. Sono cose di cui terrò conto nelle mie valutazioni definitive». Mio caro, visto che siamo amici, posso darti un sconsiglio? Decidi sul cuore, la mente tradisce sempre (tutti siamo fallaci) il cuore mai, o quasi.
DOWN
Vera Gemma. Fai decidere ad altri: chi si loda (o si disapprova) s’imbroda
Vera Gemma è una donna per bene, sincera, capace, intelligente, ma anche perfino ingenua, che dopo anni per un corto ha perfino vinto un Leone d’oro come miglior attrice a Venezia79 nella sezione Orizzonti. Ma poi si fa prendere la mano, anzi tutti e due, per giocare sulle provocazioni, e l’effetto bomba, sui media le riesce, ma a che prezzo? Lo dico subito: quello di farsi prendere per una esagerata in tutto, su tutto e quindi da non prendere sul serio, e questo non è giustificato, perché lei è una persona concreta e di spessore. A La Zanzara su Radio 24 a Giuseppe Cruciani ha detto: «Se mi fate scegliere tra stronza o troia preferisco troia, stronza mi offendo. Tra intellettuale e troia? Troia. Questo Leone d’oro mi fa distogliere l’attenzione dal fatto che sia troia, che è la prima cosa che conta». Va vi sembrano cose da dire di sé stessa? Ma dai. E poi, cara Gemma, fai decidere ad altri: chi si loda (o si disapprova) s’imbroda.
DOWN
Camilla. Prima che Diana morisse aveva deciso di prenderne il posto accanto a Carlo
Non ho parole: Oggi rivela che durante un pranzo segreto a Highgrove, nel maggio 1997, che la ex signora Parker Bowles aveva deciso di diventare regina. «A quella tavola sedevano il principe Carlo, il suo segretario privato Mark Bolland e Peter Mandelson, guru della comunicazione dell’allora premier laburista Tony Blair», leggo. «Voglio cambiare la mia immagine, da amante a erede di Diana». Il 6 maggio sarà compiuta la riabilitazione: da rovinafamiglie a regina con tanto di corona sul capoccione (gliel’hanno dovuta allargare, pare). Una cosa mi impressiona le parole “Erede di Diana”, se sono vere. Sette mesi prima Diana scrisse una lettera dove si legge: «Mio marito sta pianificando un guasto ai freni nella mia automobile per causarmi un gravissimo trauma cranico». Diana firmò la lettera, la mise in una busta e la sigillò prima di consegnarla al suo maggiordomo e confidente, Paul Burrell. «Voglio che tu la tenga per ogni evenienza», gli disse. Dieci mesi dopo, il tragico schianto a Parigi, aveva 36 anni e aveva predetto l’incidente. Che per qualcuno non era tale.
DOWN
Pio Amedeo e Loretta Goggi. Nella loro sfida non ha vinto nessuno, o hanno perso tutti?
Marco Zonetti su Dagospia scrive: «Gli ascolti Tv e i dati Auditel di venerdì 31 marzo 2023 vedono, in prima serata, l'ultima puntata di Benedetta Primavera condotto da Loretta Goggi su Rai1, con la partecipazione di Luca e Paolo, sfidare il secondo appuntamento con Felicissima Sera - All Inclusive presentato da Pio e Amedeo su Canale5. E in occasione della finale, lo show di Rai1 è risalito rispetto alle ultime due puntate (ma sempre in calo rispetto all'esordio) totalizzando 2.648.000 spettatori con il 17% di share (nelle tre puntate precedenti aveva segnato rispettivamente il 18.64%, il 16.46%, il 15.78% e una media di 2.942.000 spettatori al debutto). Rispetto a sette giorni fa, cala invece Felicissima sera che ha divertito 2.540.000 spettatori con il 18.1% di share (la settimana scorsa aveva debuttato al 19.50% pari a 2.794.000 spettatori). Non esattamente degli ascolti stratosferici per i due show». Son rimasto esterrefatto: ero certo che Pio e Amedeo dopo la prima edizione avrebbero fatto il botto, invece… Ceto poi ci sono quelli che Felicissima Sera conquista il 23% su quello commerciale e il 30% su quello dei giovani. Benedetta Primavera si ferma invece all'11% su quello commerciale e sprofonda al 9% su quello giovane. Certo, per qualcuno contano di più quelli che spendono, il commerciale e i giovani, ma i numeri sono numeri, e poi come mai continuiamo a leggere che sono i nonni ad aiutare economicamente i giovani?
UP
Jean Todt. Chi parla di come sta Schumy, e così via racconta solo balle?
Come si sa Jean Todt, grande top manager della Ferrari quando vinceva con Michael Schumacher, ama riamato l’attrice Michelle Yeoh da quasi vent’anni, e lei quest’anno ha vinto un Oscar con Everything Everywhere All At Once, a proposito di questo Todt ha detto a Daniele Sparisci del Corriere: «È stato come vincere un Mondiale. Arrivati a Los Angeles pensavamo di avere delle chance, ma non puoi saperlo finché non si apre la busta. Quando hanno fatto il nome, ero felicissimo. So gli sforzi di Michelle, la prima attrice asiatica poi...». Ma poi ha parlato di Michael Schumacher: «Lasciamolo tranquillo, rispettiamo la volontà di privacy di Corinna e dei figli, sappiamo che quell’incidente ha avuto delle conseguenze. Chi dice che sa qualcosa, non sa niente. Vado sempre a trovarlo. Lui e la sua famiglia sono la mia famiglia». Tradotto: tutti quelli che ultimamente parlano tanto di come sta Schumy, come si muove, se si alza, e così via raccontano solo balle?
DOWN
Al Bano. Pure lui fregato: al Sanremo 1996 gli scipparono la vittoria?
Al Bano è uno che sa trattenere le polemiche, non provoca mai, sta attento alle parole, che per lui hanno un peso. Ma ultimamente ricorda sempre più spesso il Sanremo del 1996, quello in cui presento, a mio parere, una delle canzoni più belle di sempre: È la mia vita, una canzone che ci toccò tutti, perché rivedevamo il suo dramma, anzi, la sua tragedia, legata alla scomparsa della sua primogenita Ylenia, a Saint Louis. «A Sanremo arrivai settimo: fu strano». «Dovevo vincere io. Quella canzone segnò la mia rinascita. La sera della finale (vinsero Ron e Tosca con Vorrei incontrarti fra cent'anni) non mi tornarono i conti», leggo sul Messaggero. Me lo ricordo quel Sanremo, alla finale mi sembra di ricordare che c’erano Luciano de Crescenzo insieme a Roberto D’Agostino scatenati, indignati, furenti per quella votazione e io con loro. Forse è il caso che Amadeus ci metta una pezza invitandolo in concorso per il Festival 2024, ricordando che con Morandi e Ranieri, Al Bano ha raggiunto il top degli share nell’edizione di Sanremo di quest’anno.
UP
Giuseppe Cruciani. C’è da capire la sua ira, e si può anche capire la mia ammirazione per lui
Se non ci fosse Giuseppe Cruciani bisognerebbe inventarlo. Scrive: "I giudici francesi sono dei pezzi di merda infami! I giudici francesi che hanno impedito l'estradizione di terroristi italiani sono delle merde! Come mai il PD non dice nulla? Perché la signora Schlein non dice che è una vergogna?". Perché tanta indignazione? Perché la Corte di Cassazione francese ha detto no all'estradizione di dieci terroristi italiani che si erano rifugiati nel Paese. La richiesta di estradizione era stata avanzata dal governo italiano e appoggiato da quello francese, ma non c’è stato niente da fare. Del gruppo di terroristi fa parte anche Giorgio Pietrostefani, ex dirigente di Lotta continua condannato per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi e quando vedo il figlio Mario, che è un giornalista e scrittore molto famoso, non posso non pensare di quando ha visto il sangue di suo padre sul marciapiede davanti a casa. Poi arrivarono a Pietrostefani, ma fuggì in Francia alla vigilia dell'ultimo verdetto per l'omicidio del papà. Tornando a Cruciani c’è da capire la sua ira, e si può anche capire la mia ammirazione per lui. Un’ultima cosa: ho cercato e ricercato sul web e sui giornali la posizione indignata di Elly Schlein, segretario del Pd, su questo caso, ma il silenzio sembra assordante. Spero solo di sbagliarmi.