Hadi Matar, 24 anni, è l'uomo accusato di aver aggredito lo scrittore Salman Rushdie, durante una fiera letteraria a Chautauqua, New York, vicino a Buffalo, in cui era in programma una conferenza sull'importanza degli Stati Uniti per gli scrittori esiliati. Matar aveva con sé una patente di guida falsa, con delle generalità legate alla famigerata organizzazione terroristica Hezbollah. Al momento l'attuale leader del gruppo si chiama Hassan Nasrallah. Mentre, una delle figure più famose dell’organizzazione era Imad Mughniyeh, ucciso dalla CIA in Siria nel 2008. Hadi Matar, secondo quanto riportato dai testimoni, indossava abiti e una mascherina nera quando si è alzato dalla platea per avventarsi sullo scrittore, pugnalandolo ben 15 volte, fermato solo dall'intervento di alcune persone presenti e di un ex poliziotto. Colpito dalla furia di Matar anche Ralph Henry Reese, il moderatore della conferenza, dimesso dall’ospedale qualche ora dopo.
Hadi Matar, arrestato dalla polizia, attualmente è sotto la tutela dello Stato di New York, mentre Rushdie è ricoverato nel nosocomio di Erie, in Pennsylvania, dove è stato trasportato in elicottero. Sebbene non sia in pericolo di vita, le conseguenze dell’aggressione non sono da poco: è attaccato a un ventilatore, non può parlare e molto probabilmente perderà un occhio. Tra il pubblico presente alla conferenza c'era un medico che ha aiutato lo scrittore fino all'arrivo dei soccorsi. Al momento non sono noti i motivi del gesto di Matar, nonostante la sua nota solidarietà con il regime iraniano e la Guardia rivoluzionaria islamica. Salman Rushdie, che ha vissuto per anni sotto scorta, è autore di "Versi Satanici", vietato in Iran dal 1988, poiché molti musulmani lo considerano blasfemo.