Ce lo insegna la tv oramai da mesi: le donne in scena devono frignare. Forte. Un’intera stagione de Le Iene ci ha mostrato, in ordine sparso, monologhi dolenti delle più belle vip italiane: la Canalis (in un break dalla "sua" losangelina Liguria) ha pianto per il cane, Belen per il sex tape pubblicato a tradimento da parte dell’ex 10 anni fa, la Fagnani per l’assenza di solidarietà femminile nel mondo del giornalismo nostrano. Non solo, al Festival di Sanremo, la cond-attrice Lorena Cesarini ha attaccato una pezza infinita sull’incompresa pigmentazione della propria epidermide che su Twitter, pare, creasse ancora grande scandalo ma, per fortuna, dopo la conduzione della nostra, sono emersi altri, ben più legittimi motivi per irriderla in pubblica piazza. La tradizione della donna piangente è così invalsa e incontrastabile che ci ha cucito su un intervento pure Michela Giraud: durante il perdibilissimo one woman show Michelle Impossible su Canale 5, ha initmato alla padrona di casa (e neo-divorziata) Hunziker di lacrimare a favor di camera per ottenere credibilità. Oggi se hai la fagiana devi dolertene, insomma. Ed ecco che le vip, soprattutto quelle che sono tristemente passate dal soubrettaggio televisivo all’influenceraggio coatto via social, su Instagram prorompono in lunghi e lamentosi sfoghi su una questione che le attanaglia mortalmente: le povere sorti dell’Ucraina in guerra. Andiamo ad analizzare la fenomenolgia di questo nuovo (memabilissimo) trend che, seppur sulla bocca di tutti, rischia di passare in sordina per la cafonata che è.
In diretta dalle Maldive, dove si è rifugiata post separazione dal decennale marito Tomaso Trussardi, Michelle Hunziker per qualche giorno dai primi bombordamenti su Kiev, in groppa a Instagram è stata tutto un tuffo dove l’acqua è più blu. Poi, deve essere intervenuto uno zelante ufficio stampa che, in ufficiostampese, immaginiamo le abbia comunicato di questa brutta storia della guerra: “Facci un post per giovedì alle 14, te lo scriviamo noi il testo contrito, non te preoccupà”. Ed eccola, all’orario stabilito, piangente peggio delle lacrime a secco delle corteggiatrici di Uomini e Donne che non stanno lì per le telecamere, pronta a condividere la propria abbronzata apprensione per questa Ucraina che le toglie il sonno, perfino il sorriso. Come lotta, la Michelle!
Gagliardissima anche Sabrina Salerno che posta uno slide di pose per il suo milione e passa di Boys Boys Boys: in accollato (ma trasparente) lupetto turchese con reggiseno in pizzo a vista, ostenta un’aria riflessiva mentre si dice, in caption, “profondamente destabilizzata” dalle “terribili immagini di guerra che passivi stiamo osservando”. Non dubitiamo che, così facendo, l’artista abbia dato un forte contributo all’osservazione attiva. Una bersagliera, non c’è che dire.
Immancabile, la soave leggerezza di Valeria Marini che manco ci prova a mostrarsi contrita e piazza direttamente una sua foto basita in total red (del ‘94) su cui, a coprirle il décolleté, è stata fotoshoppata con la cazzuola una striscia di vernice coi colori della bandiera Ucraina: “Stop the war”, dice. E, in caption, tra un bacio stellare e l’altro, invita a donare per i civili sotto le bombe perché “Tutti pensiamo quanto sia assurdo e terribile quanto sta succedendo”. Sì, lo pensiamo un po’ tutti in effetti.
La lista potrebbe continuare all’infinito. Ma, in ultimo, citiamo sicuramente una Elisabetta Gregoraci che, tramite storie Instagram, tra una corsetta in tapis roulant a Montecarlo e due care alla cagnolina Diva, si professa molto spossata dal conflitto russo-ucraino: “Mi vedete sempre sorridente e positiva” - dice con filtro guanciotte arrossate - “ma la verità è che la notte ho gli incubi”. Pausa #Adv. “Ah, se devo essere sincera, ho delle giornate di “down” perché sono molto preoccupata per l’Ucraina, tutti quei bambini… dobbiamo aiutarli”. Brava, bene, bis!
Ora la domanda è: miopia comunicativa a parte e considerato che oramai potremmo accettare ben volentieri un’invasione aliena senza fare un plissè, come mai queste pedestri uscite social ci fanno ridere invece di provocar lo sdegno che vanno cercando? In attesa di risposta, vi consigliamo di dare un occhio all’hashtag #Cinehunziker, perché un qualche tipo di Resistenza, se non altro alla scellerata stupidità delle vip sui social, è ancora possibile. Hasta la victoria (se non altro del buongusto), siempre!