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La Sirenetta, Mahmood doppia Sebastian e prende un granchio. Doppiatrice infuriata: "Che presa per il c*lo" [VIDEO]

  • di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

16 maggio 2023

La Sirenetta, Mahmood doppia Sebastian e prende un granchio. Doppiatrice infuriata: "Che presa per il c*lo" [VIDEO]
Sono a piede libero sul web clip de La Sirenetta, il prossimo live action Disney, in uscita al cinema il 24 maggio. Se grandi (e pretestuose) polemiche avevano accolto la protagonista Halle Bailey, ora sta serpeggiando una nuova bagarre: Mahmood che dà la voce al granchio Sebastian sarebbe horror. La doppiatrice Lilli Manzini si sfoga contro i talent che rubano il lavoro a tutti coloro per cui il doppiaggio è una professione. Riesce difficile darle torto...

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

I live action Disney sono croce e delizia dell'industria cinematografica. Ma soprattutto croce. Ne escono almeno tre all'anno, milioni di persone si riversano in sala con prole al seguito e, puntualmente, rimpiangono il classico originale. Però, oramai, i biglietti sono stati pagati e fanno numero fino a raggiungere cifre straordinarie ai box office di tutto il globo terracqueo. Il prossimo 24 maggio sarà la volta di un nuovo classico intoccabile, almeno sulla carta: La Sirenetta sbarcherà al cinema con un codazzo di polemiche che già si protrae da mesi per via del colore della pelle della protagnista, la ventiduenne Halle Bailey.

Se la questione, già di per sé ai limiti del pretestuoso, è stata affrontata allo sfinimento dal dibattito social, ora che alcune clip-teaser del film sono a piede libero sul web, se ne pone una nuova, decisamente più preoccupante: Mahmood dà la voce a Sebastian. E la sua versione di In Fondo al Mar è a tutti gli effetti raggelante. Lo sentiamo recitare e cantare come fosse ubriaco in uno spezzone da mal di mare. Siamo troppo affezionati all'originale? Forse. Intanto, però, tra i doppiatori è piena rivolta. La più indignita è sicuramente Lilli Manzini che ha dedicato allo scempio un accesissimo reel di condanna. Ma andiamo con ordine. Prima di tutto, nel caso ve lo foste persi, vi mostriamo la delundente prova di Mahmood al doppiaggio:  

Già i commenti al video postato sulla pagina Facebook ufficiale Disney non sono incoraggianti: "Mi stanno sanguinando le orecchie, cosa abbiamo fatto di male?", si domandano in molti. Mentre altri la buttano sul sarcasmo: "Sebastian con la voce di quello che ti chiede due euro per il bus!". Non mancano, quindi, gli indignati: "Complimenti per questo doppiaggio atroce! Non vedevo l'ora di godermi il film al cinema, ma avete completamente ammazzato il mio entusiasmo". La media che ne emerge non è certo incoraggiante ma, ad alimentare il dibattito sotto lo sciagurato post, troviamo Lilli Manzini, doppiatrice e direttrice di doppiaggio. Premiata in carriera, il suo è un parere certamente più auterovele di tutti gli altri messi insieme. E cosa scrive, Lilli? "Ci stanno prendendo per il c*lo!". 

Andando a curiosare sul suo profilo, poi, troviamo un breve ma intensissimo reel in cui la nostra si mostra infuriata contro la ferale scelta compiuta da Disney nello scegliere il cantatutore sardo per il ruolo. Eccolo qui: 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da MOW MAG (@mow_mag)

L'accesa filippica di Manzini è chiarissima (e più che condivisibile): 

"Il mio intervento non servirà a niente il mio intevento perché non comanda Lilli Manzini, comanda il potere imprenditoriale. Io già i live action Disney li detesto perché sono un calcio nel c*lo alla maestria dei grandi del passato. Però vi lamentate del colore della pelle della Sirenetta - cosa di cui a me personalmente non frega nulla - e non vi lamentate di questa cosa, invece?! (Di Mahmood doppiatore, ndr). Ancora si insiste a toglierci il pane dalla bocca, ancora si insiste con sta roba. Non è possibile! Non ce l'ho con il cantante in sé, io ce l'ho con il sistema! Non si fa lavorare nel doppiaggio chi di doppiaggio non ci capisce un caz*o! A cosa porta tutto questo? Facciamolo dire dal protagonista (parte "Soldi" di Mahmood, ndr). Basta con i talent, basta!"

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