La Cina ha messo a punto un sistema di raccolta d’informazioni da istallare direttamente nelle auto. Entro i prossimi quindici anni riuscirà così a spiare il mondo. Attraverso un’integrazione di auto elettriche in un sistema di veicoli dotati di connessione intelligente, il governo di Pechino renderà ogni automobile uno strumento di sorveglianza, integrandola in sistemi di comunicazione interconnessi. Quindi, ogni auto elettrica prodotta in Cina o in circolazione nello stato, fornirà informazioni sia sul mondo circostante sia su ciò che avviene all’interno della vettura. La tecnologia cinese avanza senza sosta con database specifici, registratori di suoni collegabili alle telecamere di riconoscimento facciale, software in grado di raccogliere dati sul tipo di abbigliamento, spostamenti di soggetti privati e molto altro ancora. Anche le auto intelligenti, soprattutto se dotate della cosiddetta ‘black box’, sono in grado di raccogliere tantissimi dati e informazioni. A tal proposito Marco Comelli, rappresentante dello Studio Comelli, alla Verità ha spiegato che: “Oggi una qualunque auto dotata, per esempio di ausili alla guida e di un livello di autonomia anche basso, dispone di sensori che monitorano anche parzialmente l’ambiente esterno, per esempio telecamere e sensori di prossimità. Molte auto cominciano anche a essere dotate di sensori audio, interni ed esterni, per catturare comandi vocali ma anche per il vivavoce del telefono. L’auto inoltre dialoga con altre vetture e trasmette e riceve dati. Una telecamera come quelle presenti sulle Tesla Model 3, possono prendere fotografie ad altissima risoluzione di edifici, gruppi di persone e altro, possono memorizzarle in locale e trasmetterle quando non si trovano più in aree dove sono presenti disturbatori elettro-magnetici".
La Cina ha proibito ai militari e dipendenti di Stato l’uso delle auto di Elon Musk, fabbricate dalla Tesla, che ha accusato di possibile spionaggio a vantaggio di altre potenze straniere. Questo forse per via del sistema satellitare, Starlink, di cui è proprietario sempre Elon Musk, grazie alla quale le sue auto potranno saltare le infrastrutture locali e collegarsi direttamente alla rete in qualsiasi angolo del mondo. Del resto, Starlink, consente già al popolo ucraino di restare connesso nonostante la guerra in corso.