Che masturbazioni mentali si sono fatte Wanna Marchi e Stefania Nobile quando erano in carcere? “Regola numero uno: non ho guardato mai la televisione. Se vuoi farti prendere dai giornalai allora accendi la tv”, risponde Nobile che poi aggiunge: “Nella situazione in cui mi sono trovata e mi ritrovo, lo rifarei domani, perché gli errori più grossi si fanno per amore”. Insomma, Stefania rifarebbe tutto, televendite comprese. Al talkshow Perse si fa della filosofia: “I caz*i ti piacciono circoncisi?”, chiede il conduttore a Wanna. Al suo posto risponde ancora Stefania: “È meglio pensare a chi c’è attaccato al caz*o”. Le due donne e lo scioglipancia sono ormai parte della cultura pop italiane. Ma cosa pensano del bodyshaming e dei disagi che ne conseguono? Ancora Nobile: “Io ho avuto mille caz*i nella vita e non sono depressa. Non parliamo di depressione, dietro alla depressione c’è altro”. Ed è anche una questione di linguaggio. “Se uno grasso oggi si chiama diversamente magro a me non sta bene”. Wanna concorda.
“Stefania, tu di Do Nascimento eri un po’ invaghita, no?”, chiede ancora il conduttore. “A me piacciono i maschi etero, e Do Nascimento era gay”, replica la venditrice, “non c’era trippa per gatti”. Nessun aneddoto viene raccontato perché il rischio è la galera. “Tosta la galera”. Non per Wanna Marchi: “Consiglierei a tutti di andarci”. Tra l’altro per lei si prospetta una carriera da food blogger. Ed ecco subito una questione: cucina vegetariana e vegana. Cosa pensa Wanna? “Vegetariana posso anche capirlo, Vegana per carità di Dio”. Del resto lei è “la regina delle polpette”. Ma nella loro vita qualcuna di avvelenata l’hanno ricevuta: quella che ha fatto più male e che non perdonerebbero? Difficile da dire. Le persone che si sono allontanate, però, di certo non le rivorrebbero accanto. “Chi è andato stia là dov’è”, dice Stefania. Il riferimento è forse a Davide Lacerenza? Probabilmente no, ma il dubbio è lecito. A chi la darebbero loro la polpetta avvelenata? “A tutti i giornalisti”. Il vero scoop è un altro. Wanna Marchi ha un altro figlio che si chiama Maurizio, che è stato “sempre preservato”, fa l’antiquario e vive a Bologna. E, a quanto pare, è gay: “Io l’ho sempre saputo”, dice Wanna, “perché una madre sa sempre chi è il proprio figlio”.

