Quello che verrà raccontato da Matteo Viviani e Simone Zignoli per Le Iene è, tra le altre cose, un intenso manuale sul viaggio in moto. E comincia raccontandoci che più che una destinazione serve un fine, perché è quello che divide il turista dal viaggiatore. A spingere loro, sulle moto nel freddo di gennaio, è una raccolta fondi per gli orfani di guerra in Ucraina, tra Leopoli e Ivano-Frankivs’k, dove oltre duemila bambini sono rimasti senza famiglia, al freddo e letteralmente senza luce.
Il viaggio vuole poi che ci si mescoli ai propri compagni, che più sono diversi più lo scambio è grande. In breve, si imparano più cose. Ecco perché assieme alla coppia Viviani-Zignoli sono partiti il fotografo Massimo Di Trapani e Don Michele Zanon, parroco friulano di classe 1971 che allo scoppiare della guerra ha lasciato la sua casa ad una famiglia di profughi ucraini. Don Michele, motociclista, è tra i fondatori dell’associazione Cavalieri delle Nubi, guida una Super Ténéré 1200 e organizza da anni la ‘motobenedizione’. Prima di partire, con un video sui social, Matteo Viviani racconta che negli orfanotrofi la lista delle necessità è sì lunga ma per nulla esotica: “Hanno bisogno di cibo, medicine, vestiti caldi, fornelletti da campo, generatori per l’energia elettrica”.
Così il manuale sul viaggio si arricchisce di un altro, importantissimo capitolo: in moto non ci vai per portare qualcosa, ci vai per portare te stesso. Perché più che di un fornelletto da campo in quei luoghi diventa fondamentale portare una telecamera e tutto il denaro possibile: “Perché in moto? Per catturare la vostra attenzione”, spiega Simone Zignoli. “Più persone ci seguiranno nel nostro viaggio, più la gente avrà modo di constatare con i propri occhi le reali condizioni e i reali bisogni di questi bambini. Loro fondamentalmente hanno una colpa sola: quella di essersi trovati nel posto sbagliato al momento più sbagliato. Durante questo viaggio attiveremo una raccolta fondi a favore dell’associazione ‘I Cavalieri delle Nubi’ di cui Don Michele è uno dei fondatori e tutte le somme raccolte, fino all’ultimo euro, verranno destinate a questi bambini per acquistare quello di cui hanno più bisogno”. Con Marika, la ragazza disabile portata in sella da Simone, era nata una storia forte, profonda. Sarà un'altra volta così perché quello de Le Iene è un buon manuale sulla moto. È vero, oggi per chi viaggia ci sono navigatori satellitari, Airbnb a portata di smartphone e giacche in Gore-Tex contro la pioggia, ma in Ucraina c'è anche la guerra. E ricordarlo non è mai sbagliato.