È venuto a mancare, all'età di 89 anni, Pippo Baudo, l'uomo che 'si è inventato tutti', perfino la tv. Tra camera ardente, funerali e social è una continua sfilata vip di ultimi addii. Molto spesso, però, i personaggi per esprimere la propria costernazione non perdono occasione di celebrare se stessi. Alba Parietti sempre in prima fila, manco fosse al Teatro Ariston, nella tetra gara alla pubblicazione della foto col morto famoso di turno più spiegone dell'affetto (e degli scazzi) che li legavano in vita - ma da quanto aveva pronto questo coccodrillo? È uscita prima dell'edizione straordinaria del Tg1! Voto: i fantasmagorici nove miliardi a cui ha rinunciato negli anni Novanta da parte di Silvio Berlusconi per passare al Biscione.

Non si contano gli articoli in memoria che stavano nel cassetto delle redazioni almeno dal 2006 e che sono andati online così, come fossero una sterile pagina Wikipedia (non faremo i nomi delle testate, si dice il peccato non il peccatore). Spicca l'onestà intellettuale di Pupo che sostiene Baudo non apprezzasse né lui ("gli stavo antipatico"), né il suo nome d'arte (e come dargli torto, al Pippo Nazionale?). L'ex moglie Katia Ricciarelli tenta la polemica a poche ore dalla scomparsa, dichiarando che il caro estinto fosse stato "isolato" anche dalla tv negli ultimi anni della sua vita - e della malattia. Giungono poi voci, da amici stretti nonché ex collaboratori di Baudo che il nostro negli ultimi tempi avesse espresso parole di grande encomio verso Stefano De Martino: "Lui sì che ha capito come si parla al popolino", avrebbe detto. Incoronandolo così, in contumacia, suo erede senza mai essersi espresso pubblicamente a riguardo. Fino a pochi giorni fa figloccio putativo di Renzo Arbore, ora l'ex marito di Belen si ritrova, et voilà, nei panni dell'erede di Pippo - titolo che, nel corso del tempo, è stato dato un po' a tutti quanti, perfino al gieffino Tommaso Zorzi, e che non ha mai portato fortuna a nessuno, comunque. Il golden boy della Rai tiene davvero... un ufficio stampa potentissimo, sussurrano le malelingue. E forse hanno ragione? Intanto, il 16 agosto, giorno della scomparsa di Baudo, Barbara d'Urso, prossima concorrente di 'Ballando con le Stelle' presidia il Tg1 in collegamento telefonico: dietro alla mezzobusto Giorgia Cardinaletti campeggia la foto di un bacio in bocca tra Carmelita e Baudo, direttamente dal suo account X. Quasi prima in tendenza su quel social, Oriana Marzoli, concorrente di qualche 'Grande Fratello' fa. L'Italia è il Paese che amiamo. Cardinaletti prova a congedare Barbarella tre volte prima di riuscire a estirparla definitivamente. Solidarietà alla milite nota che si è ritrovata, tra l'altro, a improvvisarsi in edizione straordinaria all'indomani di Ferragosto. Cavandosela alla grandissima. E poi Valeria Marini, Simone Cristicchi, una chef tv che arriva a postare il fotomontaggio col compianto famoso essendo sprovvista di uno scatto insieme. The (freak) show must go on! E MOW è qui a pagellarlo, come sempre, senza rispetto per niente e nessuno, all'infuori del nostro Pippo Baudo a cui vogliamo bene tutti, anche se non postiamo compulsivamente foto e ricordi egorifiti. Grazie al cielo.

Valeria Marini bissa il selfie postumo col Papa, condoglianze stellari? (voto 3)
L'ultima diva, per mancanza di divanza, Valeria Marini sta militarizzando i social e i talk di Rai 1 con le sue condoglianze stellari al poro Pippo. Dopo il reel di un cafonissimo Ferragosto più effettato delle ali delle Winx, sul suo account Instagram è tempo di cordoglio, sì, ma sempre stellare. Probabilmente incredula di ritrovarsi in diretta sul primo canale nel bel mezzo di agosto, eccola sfoderare selfoni postumi con chiunque, compreso l'ologramma di Baudo sul ledwall dello studio di 'Estate in Diretta'. Coinvolge nell'impresa pure Tiberio Timperi e Francesca Fialdini che hanno l'aria di due che preferirebbero sotterrarsi vivi sul posto, ma pur malvolentieri si prestano a cotanta vanità mariniana. La nostra non ha ben inteso, forse, lo tsunami di critiche ricevuto ai funerali di Papa Francesco, durante i quali si è prodotta in un défilé con la boccuccia a deretano di gallinacea per le navate di San Pietro. Eccolo qui. Disagio bissato. Congratulazioni (stellari)?
Fiorello vuole davvero riportare 'il grande varietà' in tv? (voto 9, sulla fiducia)
Tutti ci siamo innamorati (di nuovo) di 'Papaveri e Papere', lo show condotto da Baudo e Magalli negli anni Novanta e rimandato in onda in prima serata da Rai 1 per omaggiare la scomparsa dell'uomo che si è inventato, tra gli altri, pure la stessa tv. In particolare, ai microfoni del Tg del primo canale, Fiorello si lascia andare a promesse che ora pretendiamo di vedere mantenute: vorrebbe riportare il grande varietà, quello della scuola baudiana e che da tempo oramai non si vede più, in televisione. Magari sarà stato uno slancio d'emozione, ma questa ce la segniamo. Se Ciuri si decidesse davvero a tornare in prime time con uno show da mattatore unico in compagnia di tantissimi illustri ospiti, non ce ne sarebbe più per nessuno. Forse nemmeno per Temptation Island, lato ascolti. E uno spettacolo del genere esigiamo di vederlo ieri, grazie.
Nota a margine: certo, sarebbe solo da capire coi soldi di chi. Questa nostra sciagurata tv non ha i faraonici budget di una volta, proprio nemmeno se li sogna...
Cristicchi torna a ricordarci la sua canzone di Sanremo (perché è piaciuta anche a Baudo): voto 4
'Quando Sarai Piccola' di Simone Cristicchi è stata, ora si può dire, il più grande abbaglio dell'ultimo Festivàl. Finito nella cinquina della classifica finale sull'onda dell'emozione del pubblico tutto, il brano volpino è poi scomparso da ogni radar, serenamente dimenticato dalle radio, dalle chart, da tutta l'Italia eh, come non fosse mai successo. Allora, il cantautore riccioloso che un tempo voleva 'cantare come Biagio Antonacci', approfitta della baudiana scomparsa per farci sapere di aver fatto ascoltare la propria 'arte pura' (sic) allo stesso Pippo nazionale, prima di Sanremo, ma comunque a febbraio scorso, quando il nostro era già molto debilitato dalla malattia. "Con la tua voce stanca mi hai detto cose irripetibili e amorevoli, come farebbe un padre", riporta Cristicchi in pieno e consueto delirio egotico. "E mi hai insegnato che la musica può cambiare la vita delle persone", aggiunge. Peccato che con 'Quando Sarai Piccola', tale miracolo non sia proprio avvenuto. Un giorno, forse, perfino Cristicchi se ne farà una ragione...
Nota a margine: vero è anche che Baudo lo volle tra i Big di Sanremo nel 2007 con 'Ti Regalerò una Rosa'. Quella sì, una bella canzone, con un testo poetico e delicato. Che, in ogni caso, nemmeno allora, 'cambiò la vita' ad anima viva. Al massimo ce ne torna in mente ogni tanto il ritornello. Ma succede pure con quella del Piccione di Povia, si rassegnasse, il sempre umile Simone.
L'emozione non ha voce, Fabrizio Moro resta senza parole mentre canta 'Pensa': voto 8
Molti artisti che si sono esibiti sul palco di loro concerti proprio la sera della scomparsa di Pippo Baudo, hanno reso omaggio all'inventore della nostra tv, come per esempio quello molto bello e sentito di Francesco Gabbani. Tra tutti, scegliamo di preferire il silenzio in scena di Fabrizio Moro perché 'l'emozione non ha voce', cantava qualcuno. E così Moro, in concerto, si commuove su 'Pensa', brano contro le mafie, scelto proprio dal Pippo Nazionale "nonostante nessuno ci credesse" e che portò il cantautore romano a vincere il Festivàl nella Categoria Giovani di quell'anno, nonché a iniziare la propria carriera nella musica. Poi il nostro ha scritto anche qualcosa su Instagram in memoria baudiana. Ma questo momento in cui perde la voce per l'emozione e si stringe all'asta del microfono come per riuscire a rimanere in piedi, nonostante lo tsunami di ricordi e cordoglio da cui appare travolto, resta una delle immagini più belle per ricordare il Pippo Nazionale. Perché sembra sincera. E, probabilmente, lo è. Forse uno dei modi migliori per dire grazie, senza protagonismi e ciarle da cuoricioni social.
La chef tv Angelica Sepe si fotomonta col Baudo estinto: voto 0
Pare sia una chef, nonché ristoratrice, che gira in tv tra 'La Prova del Cuoco' di Antonella Clerici e i vari talk del Pubblico Servizio. Ebbene, Angelica Sepe riesce a fare, forse, l'omaggio Instagram peggiore alla memoria di Pippo Baudo. Tutto sbagliato: lo scatto che li ritrae insieme, prima di tutto, è un bieco fotomontaggio. Sì, a questo siamo arrivati, Ground Zero e scavare. Per non parlare della caption, piena di emoji cuoricino, dove la nostra sciorina il proprio cv, tangenzialmente legato a Pippo Baudo: una preistorica edizione di 'Domenica In' (90-91) dove pare lei cantasse soltanto canzoni neomelodiche napoletane (e quanto se ne dispiaceva, il Pippo Nazionale, perché costei avrebbe meritato fare di più nel mondo delle sette note, scrive. In compenso, le lanciava sorrisi paterni che Sepe non potrà mai dimenticare, annuncia alla nazione). Giusto per dare un calcio alla tv e l'altro alla cassa, eccola ricordare che proprio Baudo fosse diventato suo 'cliente abituale' quando questa donna fotomontata lasciò la musica per darsi alla ristorazione. Ma cos'é? Un tentativo di pubblicità postuma? Che orrore! Tanto orrore non passa inosservato alla sempre schietta Francesca Pascale che commenta, sarcastica: "Leggo parole davvero molto sincere, a partire dalla foto". L'ex Signora Turci, la nostra Avenger dell'Instagram. Grazie.
Un 'camerino' a nome di Pippo Baudo nel Teatro Ariston? Non sarà un po' troppo? (Voto molto MA molto meno di ZERO
Pare che la famiglia Vacchino, i proprietari dell'Ariston, vogliano intitolare addirittura un camerino (quello 'principale' però, eh?) a Pippo Baudo. Ma non sarà un po' troppo? Domandiamo in tono, ovviamente, sarcastico. Il Pippo Nazionale detiene il record di conduzioni del Festivàl (13 in totale) e mo' gli vogliamo regalare i mq di un qualunque monolocale-trappola per topi milanese? Senza parole, ma Carlo Conti ha già dichiarato che sarebbe 'un grande onore' per lui 'entrare in quel camerino'. A Baudo va intitolato l'intero Teatro, se non proprio la città di Sanremo. Così potrà essere per sempre "Il Festival di Baudo". E ci pare, a occhio, il minimo sindacale per rendere equo tributo all'uomo che ha inventato la tv, nonché, in un certo senso, la stessa kermesse della città dei fiori - senza il suo impegno negli anni Novanta, in qualità di conduttore e direttore artistico, probabilmente oggi nemmeno esisterebbe più quella caciara di febbraio. Abbiamo detto, non proseguiamo per non imprecare. Ma 'Se viene voglia di cantare, canteremo! Proviamo a crederci e poi vedremo..."